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TURCHIA 2010

INIZIO SECONDA PARTE

Il diario di viaggio continua dalla pagina precedente

Venerdì 02 Luglio 2010
Alle 9 del mattino ci preleva il pulmino dal campeggio.
La guida ci spiega come si è formato il paesaggio caratteristico della Cappadocia:
1. Eruzioni dei vulcani
2. Consolidamento delle rocce di tufo
3. Erosione dei camini, conseguenza anche della glaciazione che ha spaccato la roccia.
4. Distruzione
per cui la formazione dei camini è in continua evoluzione.
Ci spiega che "camini delle fate" è un nome generico dato a tutte le formazioni, delle fate perchè l'uomo non avrebbe saputo realizzarle così.
Si possono così raggruppare in 4 formazioni:
1. A colonna
2. A cono
3. A fungo
4. A cappello.

turchiaCappadocia – Valle dell'amore

a prossima tappa del nostro tour è la valle dell'amore, dove ci sono formazioni a colonna molto rassomiglianti a simboli fallici.

La seconda tappa è PASABAGI, dove ci sono i camini a fungo, uno dei quali a tre cime, e una cappella scavata nella roccia di San Simeone.
Terza tappa il Caravan Serraglio di Sarihan, 2 lire Turche per adulto l'ingresso, è il Caravanserraglio più antico, costruito nel 1249 e meglio conservato.

turchia_pasabagi_camini_fungoCappadocia – Valle dell'amore

Quarta tappa andiamo ad Avanos dove ci fa visitare una scuola pubblica, dove le ragazze imparano a fare i tappeti a mano con il telaio.
I tappeti sono tutti certificati e sono talmente belli che noi e la famiglia Reggiani facciamo acquisti.
Firmiamo il tappeto e lasciamo un acconto, ci verrà spedito a casa.
La guida ci porta a mangiare al ristorante Sofra, dove mangiamo molto bene spendendo 18 lire turche a testa.

Dopo pranzo andiamo a visitare una fabbrica di ceramiche. Quinta tappa, andiamo a vedere la valle di Devrent, o valle dell'immaginazione, perché i camini delle fate hanno delle forme particolari che lasciano spazio all'immaginazione.
Sesta tappa andiamo a Urgup, dove ci sono delle formazioni con la forma a cappello.
Infine ultima tappa andiamo a visitare il museo all'aperto di Goreme.

Molto bello, consiste in gruppi di chiese e cappelle Bizantine scavate nella roccia, che la nostra guida ci illustra esaurientemente.

turchia_cappadocia_museo_all_apertoCappadocia – Museo all'aperto

La visita al museo è la più impegnativa, circa 2 ore.
Ingresso 10 lire turche a persona.
Stanchi ma soddisfatti rientriamo in campeggio alle 19 circa dove ci aspetta un tuffo in piscina.

Sabato 03 Luglio 2010
La mattina con calma lasciamo il campeggio e andiamo a visitare il castello di Uchisar, 4 lire turche gli adulti e due lire i bambini.
Bello soprattutto per il panorama che si ammira dalla sommità.
Ci dirigiamo ora alle città sotterranee di Derinkuyu. Arriviamo per l'ora di pranzo, per cui prima mangiamo.
La visita è molto interessante. Ingresso 15 lire turche per gli adulti.
Dopo la visita ci dirigiamo verso Konya, rifacendo la strada dell'andata vale a dire Nevsehir- Aksaray, la via lunga.
Proseguiamo in direzione Konya percorrendo la strada n° 300. Arrivati a Konya torniamo indietro per la strada n° 330 perché mia figlia ha Elisa ha studiato a scuola Catalhoyuk, e quindi vogliamo andarla a visitare.
Arriviamo al parcheggio del sito archeologico per l'ora di cena dopo aver attraversato un pezzo di Turchia dove il tempo sembra essersi fermato. Nella zona del sito archeologico c'è un piccolo museo e un edificio dove sono alloggiati gli archeologi che stanno continuando gli scavi.

Domenica 04 Luglio 2010
A visitare i resti di questo insediamento neolitico di ben 9000 anni fa ci accompagna uno studente turco.
Ci spiega che gli insediamenti erano costruiti su vari livelli, quando le abitazioni venivano danneggiate o non più in condizioni di essere usate, venivano distrutte e sopra ne costruivano altre. Si accedeva all'abitazione dal tetto e al tetto ci si arrivava tramite una scala.
I morti venivano sepolti sotto le abitazioni in posizione fetale in tombe circolari.
La principale Dea venerata era la Dea Madre, la donna infatti era considerata santa.
Ringraziamo e salutiamo il nostro amico e ritorniamo a Konya, dove riprendiamo la strada n° 330, questa volta in direzione opposta verso Antalyia.
Dopo Antalyia arriviamo fino alla deviazione del cartello Chimera Cirali che imbocchiamo. Una strada tortuosa di 7 Km porta al paesino di Cirali, passato il ponticello ci manteniamo a sinistra e dopo circa 3 km, attraverso una stradina abbastanza stretta, arriviamo al Camping Cirali, a due passi dalla spiaggia.
Il camping è molto spartano e ruspante, ci sono i galli e le galline che girano tra i camper, siamo gli unici turisti stranieri, ci sono dei turisti di Ankara in tenda, con i nostri 3 camper occupiamo metà campeggio.
I gestori sono gentilissimi, e comunque l'atmosfera è molto caratteristica.
E' la prima notte che abbiamo un gran caldo.

Lunedì 05 Luglio 2010

La spiaggia è bellissima e semideserta, una lunga distesa di ciotoli, circondata dalle montagne. L'acqua è bellissima e calda.
Passiamo una bellissima giornata rilassante di mare.
La sera dopo cena andiamo a piedi alla Chimera. Dal campeggio ci vuole circa mezz' ora per arrivare al punto di partenza della salita.

turchia_spiaggia_cirali_sSpiaggia di Cirali

Poi un'altra mezz'ora di salita lungo una strada sterrata che passa in mezzo al bosco. Necessario: scarpe buone, acqua e torcia. Ingresso di 3,50 lire a testa.
La Chimera è un insieme di fiamme (metano) perenni che eruttano spontaneamente dalle pendici del monte Olimpo. Lo scenario è molto affascinante.

Martedì 06 Luglio 2010
La mattina lasciamo il campeggio dopo aver salutato i gentili e simpatici gestori.
Abbiamo speso 50 lire turche a equipaggio.
Riprendiamo la strada lungo la costa fino all'indicazione Ucagiz-kekova che prendiamo.
Percorriamo una stradina un po' tortuosa ma fattibile di 15 Km, e arriviamo al porto di Ucagiz.
Ucagiz è un delizioso paesino di pescatori da dove partono le gite in barca. L'atmosfera qui è diversa, le donne sono un po' meno coperte, è diventato un posto turistico ma nel periodo in cui ci siamo noi non c'è assolutamente confusione e si sta benissimo.
Dopo pranzo nel pomeriggio andiamo a fare un giro in barca. Per 100 euro per tre ore abbiamo una barca tutta per noi.
Il capitano ci porta a fare un giro intorno all'isola di Kekova, dove facciamo il bagno in una bella baia. Poi ci mostra i resti della città sommersa. Sul fondo vediamo solo alcune anfore e sulla costa i resti dell'antico porto e altre rovine.
Dopo andiamo di nuovo verso la terraferma al paesino di Simena, un delizioso paesino arroccato sul mare dove c'è un castello–fortezza. Nei dintorni di Simena lungo la costa e anche nell'acqua ci sono molte tombe Licie.

Facciamo una sosta per il tè in un bar sul porto e poi partiamo, ci fermiamo in un'altra bella baia a fare il bagno e poi è già l'ora del rientro.

turchia_simenaSimena

Siamo soddisfatti del giro, anche perché avendolo fatto nel pomeriggio non abbiamo trovato confusione.
La sera ceniamo discretamente in un ristorantino sul porto di un amico del capitano. Per 10 lire turche possiamo dormire nel parcheggio del porto. A pochi passi c'è la guardia costiera con il fucile in mano, per cui ci sentiamo molto tranquilli, l'atmosfera è molto bella e caratteristica, peccato che di notte il porto sia molto rumoroso.

Mercoledì 07 Luglio 2010
La mattina con calma torniamo sulla strada principale seguendo l'indicazione Kas. Arriviamo a Patara per l'ora di pranzo.
L'ingresso alle rovine e alla spiaggia di Patara costa 5 lire turche per adulto, il sito e la spiaggia sono aperti dalla mattina fino alle 19,30.
Col camper passiamo prima in mezzo alle rovine, si vede benissimo la porta trionfale a triplo arco, poichè il parcheggio di fronte all'ingresso della spiaggia è pieno, ci fermiamo a pranzare nei pressi delle rovine del teatro, molto bello.
Nel primo pomeriggio andiamo in spiaggia. La spiaggia è bellissima, una distesa di sabbia bianca profonda 50 m e lunga 20 Km.
Verso le 19 lasciamo Patara per dirigerci a Oludeniz.
Avevamo visto alcune foto della bellissima laguna di Oludeniz, una lunga spiaggia bianca di ciotoli con una lingua di sabbia che si protende nel mare e alle spalle una ricca vegetazione.
Ormai sono già le 21, passiamo il paesino alquanto turistico di Oludeniz, subito alla fine del paese c'è l'ingresso del parco della laguna (aperta dalle 8 alle 20 ).
Poco dopo c'è il Sugar beach Camping dove ci fermiamo.
Il campeggio è bello e bene organizzato, l'atmosfera è decisamente cambiata, la struttura è quelle delle zone dove c'è molto turismo. E' il primo campeggio dove veniamo registrati. Costa 32 lire turche a equipaggio.

Giovedì 08 Luglio 2010
La mattina diamo un'occhiata alla spiaggia, è in un punto della laguna non particolarmente bello.
Per cui decidiamo di lasciare il campeggio. Parcheggiamo sulla strada vicino all'ingresso del parco pubblico, il parcheggiatore ci dice che se vogliamo possiamo dormire lì.
L'ingresso al parco costa 4 lire gli adulti e 2 i bambini.
All'ingresso ci accoglie la bellissima foto che avevamo visto sulle guide. La delusione è grande perché la lingua di sabbia bianca è diventata rossa e gialla, vale a dire ha preso il colore degli ombrelloni che la ricoprono completamente senza lasciare neanche un piccolo spazio vuoto.
Meglio fermarsi prima sulla spiaggia di ciotoli che, tranne una piccola zona attrezzata, è libera e non affollata.

turchia_baia_di_OludenizBaia di Oludeniz

La laguna è comunque molto bella, il mare ha delle sfumature incredibili, dal bianco al blu brillante. Per pranzare all'interno ci sono dei chioschi un po' cari e che propongono solo Hamburger, diversamente si può uscire e andare in paese. Tutto sommato non so quanto sia valsa la pena fermarsi. Verso le 18 lasciamo Oludeniz in direzione Marmaris. Ci fermiamo la notte a Koycegiz una cittadina appollaiata sull'omonimo lago. Dormiamo al Camping Comunale per 16 Lire turche ad equipaggio.

Venerdì 09 Luglio 2010
Riprendiamo il nostro viaggio in direzione Marmaris.
Dopo Marmaris proseguiamo lungo la penisola di Resadiye e ci fermiamo all'Aktur Camping, nell' omonima località. Il camping è posizionato in una sorta di complesso turstico, bello ma un po' caro, noi spendiamo 45 lire turche.
In questo punto la penisola si stringe molto per cui si può andare in spiaggia sia da una parte che dall'altra. La spiaggia è bella ma con la sabbia scura. L'acqua è bella ma gelida.

Sabato 10 Luglio 2010
La mattina di buon'ora lasciamo il campeggio e andiamo in cima alla punta, a Knidos.
Il panorama è bellissimo. Knidos è un' antica città Dorica, dove ci sono i resti di un teatro e di alcuni templi. L'ingresso al sito è di 8 lire tuche a persona , molto bello il contesto di queste rovine circondate dal blu del mare

turchia_penisola_resadiyePenisola di Resadiye

C'è anche un molo con delle barche e una piccola spiaggetta che però non è un gran che.
Lasciamo il sito verso le 11,00 in direzione Marmaris.
All'inizio di Marmaris troviamo un grande market, il Kipa dove facciamo la spesa e prendiamo nella rosticceria all'interno del market del cibo da asporto da mangiare in camper.
Ripartiamo alla volta di Pamukkale seguendo la direzione Mugla e poi Denizli.
Arriviamo a Pamukkale verso le 19. Il paesaggio che si apre d'avanti a noi è meraviglioso, sembrano montagne di cotone. Vicino all'ingresso delle vasche di travertino ci sono molti alberghi con piscine che fanno anche da camping, ti danno la corrente e l'uso delle docce.
Noi andiamo allo Dolphin Yunus Hotel perché, non appena fermato un attimo il camper per decidere, veniamo circondati da 2 ragazzini in scooter che ci propongono questa sistemazione al prezzo di 23 lire turche ad equipaggio.

Domenica 11 Luglio 2010
La mattina andiamo a visitare il sito Pamukkale- Hierapolis. Entriamo dall'ingresso delle vasche di travertino, 20 lire turche ad adulto per l'intero sito.
Anche se sulle vasche naturali non è possibile accedere lo spettacolo è comunque fantastico, è possibile comunque camminare a piedi nudi e fare il bagno in una serie di vasche che sembrano artificiali, ma dove scorre l'acqua tiepida ricca di carbonato di calcio.
In cima alle vasche c'è l'antico centro termale romano di Hierapolis.
Particolare attenzione merita il teatro romano, è bellissimo. In alternativa si può raggiungere Hierapolis percorrendo con i mezzi la strada normale, ed entrando da uno dei due ingressi quello nord o quello sud, senza passare dalle vasche. Penso comunque sia meglio arrivarci facendo prima la passeggiata attraverso le vasche.
A Hierapolis è ancora possibile fare il bagno nell'antica piscina pubblica, nuotando in mezzo ai resti dell'antica città.
Sembra infatti che a causa di un terremoto i resti che tuttora giacciano sul fondo della piscina fossero caduti nella vasca. L'acqua è a 36° quindi è molto piacevole fare il bagno.

turchia_pammukkalePammukkale

Il costo dell'ingresso della piscina è di 25 lire turche per gli adulti e 10 per i bambini.
Nel primo pomeriggio ripartiamo in direzione Efeso. Passiamo l'ingresso nord e l'ingresso sud e ci dirigiamo verso Pamukak, sul mare.
Poco prima di arrivarci troviamo sulla strada un restaurant Caravan camping e ci fermiamo.
Il posto è alquanto spartano, dopo le galline, le oche, le pecore, questa volta siamo in mezzo ai cavalli.
C'è una bella TV grande, così gli uomini hanno la possibilità di vedere la finale dei campionati del Mondo di calcio.
Per 20 lire turche abbiamo la corrente e le docce, peccato che il posto sia pieno di zanzare, con le quali litighiamo abbastanza tutta la notte.

Lunedì 12 Luglio 2010
La mattina andiamo con i camper all'ingresso sud del sito archeologico di Efeso, 5 lire turche per il parcheggio.
Prendiamo due calessi che ci conducono all'ingresso nord, ogni calesse costa 30 lire turche.
Il tragitto è molto divertente .
L'ingresso al sito costa 20 lire turche per gli adulti. Così partendo dall'alto e andando verso il basso la visita è più facilitata.
Inutile dire che è bellissimo, in particolare la biblioteca di Celso.
Peccato faccia un gran caldo e le orde di turisti.

turchia_efeso_biblioteca_celsoEfeso – Biblioteca di Celso

La visita di Efeso era l'ultima tappa in programma del nostro viaggio in Turchia. Si comincia a pensare al rientro.Dopo la visita cominciamo a dirigerci verso Canakkale, pranziamo per strada. Per la cena e per la notte facciamo sosta ad Ayvalik.

Un grazioso paesino sul mare specializzato nella produzione di olio di oliva. Si respira una bella atmosfera perché il paesino è allegro e animato, non è invaso dal turismo di massa piuttosto c'è turismo locale. Per la sosta troviamo l'Arman Otopark ( Ataturk cad n°248).

Bisogna seguire la strada sul lungomare, dopo la rotonda ci si addentra nel paesino e poco dopo sulla destra c'è l'Otopark. Per 10 lire a equipaggio possiamo sostare per la notte. Il gestore è molto gentile c'è anche la possibilità di caricare l'acqua e l'uso del WC.
La sera ceniamo bene in un ristorante molto semplice, non di quelli sul mare , spacialità Kebap. La notte fa molto caldo.

Martedì 13 Luglio 2010
La mattina ripartiamo direzione Canakkale.
Prima di Canakale c'è l'indicazione Ferryboat Ecebat e la prendiamo.
Il traghetto che attraversa lo stretto dei "Dardanelli" e arriva a Eceabat parte alle 14,30 e costa 35 lire turche .
Si può pagare anche in Euro. Se dai 20 euro ti danno 3 lire di resto.
Giusto il tempo di mangiare e poi ci imbarchiamo.
Arriviamo a Eceabat circa dopo un' oretta.
Possiamo la dogana senza problemi e senza coda.
Ed ora direzione Alexandroupolis (GR), dove arriviamo verso le 19. Sostiamo per la notte in un grande parcheggio di fianco alla stadio e di fronte all'Hotel Egnatia proprio all'inizio del lungomare.
La sera il parcheggio si riempie di macchine, la gente va a fare la passeggiata sul lungomare.
La sera c'è un po' di confusione ma la notte la passiamo bene, a parte il caldo.
Alexandroupolis è un paesone con turismo locale, niente di speciale, va giusto bene per una sosta.

Mercoledì 14 Luglio 2010
La mattina con calma riprendiamo la strada di rientro. Per pranzo ci fermiamo a mangiare sul mare, usciamo dall'autostrada prima della penisola Calcidica in un punto dove c'è una specie di foce del fiume.
La sera invece usciamo dall'autostrada a Kiola-Kozani, sulla strada normale per Kozani (GR) troviamo sulla destra la taverna TO KAIORKI con un bel parcheggio.
Ceniamo molto bene a base di souvlaki e spendiamo 10€ a testa.
Il proprietario ci permette di dormire nel parcheggio.
Finalmente c'è un poco di fresco.

Giovedì 15 Luglio 2010
Riprendiamo la via del rientro. Verso le 13 siamo a Plataria (GR) vicino a Igoumenitza, ci parcheggiamo in riva al mare in attesa di imbarcarci.

Considerazioni generali:

L'itinerario è stato preparato seguendo le indicazioni della guida Lonely Planet e di alcuni diari di bordo. Siamo partiti non sapendo come ci saremmo trovati con la popolazione e le abitudini locali, soprattutto per quanto riguarda la Turchia asiatica eravamo timorosi di trovarci in luoghi fuori dal mondo. L'impatto invece è stato alquanto positivo, sia nei luoghi turistici che in quelli meno frequentati. I turchi sono estremamente cordiali e gentili, non abbiamo mai avuto nessun tipo di problema, Istanbul in particolare è una città molto tranquilla e pulita. Basta avere l'accortezza di rispettare le loro abitudini, in particolare per noi donne quando si entra in una moschea bisogna avere la gonna e il capo coperto, nelle zone a est poco turistiche bisogna girare più coperte, ma non abbiamo mai avuto la sensazione di sentirci a disagio, tutti poi nelle moschee devono entrare senza scarpe.

FINE SECONDA PARTE

Baia di Oludeniz

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