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Vivere la MONTAGNA con i bambini e i ragazzi

montagna misura famiglie def

La montagna è un grande palcoscenico naturale sul quale tutti possiamo diventare attori a seconda delle capacità e competenze.

di Daniela Scerri di duepertrefacinque.it

Le cime, imponenti e severe, dominano sulle valli e si mostrano agli escursionisti abbracciandoli simbolicamente dall’alto delle loro vette. È affascinante osservare dal punto in cui parte il sentiero quella che sarà la nostra destinazione. Ci è capitato molte volte di mostrare alle nostre ragazze un puntino che si staglia nel cielo: è quello il rifugio dove dobbiamo arrivare! All’apparenza una impresa che sembra impossibile, quel puntino diventa invece sempre più definito passo dopo passo. Più si cammina e più ci si avvicina. Più ci si avvicina, più è possibile coglierne i dettagli. Con l’aumento della fatica, corrisponde un avvicinamento sempre maggiore finché, con grande soddisfazione, si arriva alla meta. Per un bambino una grandissima soddisfazione, per i genitori la consapevolezza di aver dato ai figli la possibilità di confrontarsi con la fatica e con la capacità di raggiungere un obiettivo.
La montagna racchiude dentro di sé un forte valore pedagogico che tutti i bambini dovrebbero avere la possibilità di vivere in prima persona.

Ma esiste una montagna a misura di famiglia
oppure andare per sentieri è una attività per pochi impavidi eletti?

Certo che esiste!

Bisogna solo fare.. i giusti passi! Ecco per voi alcuni consigli per muovervi con la famiglia in sicurezza. Siamo reduci da un importante corso che, dopo 6 mesi di studio, ci ha conferito la qualifica di accompagnatori di Alpinismo Giovanile CAI e, la prima cosa che abbiamo imparato è che la montagna ci è amica solo se sappiamo conoscerla e se ci muoviamo in totale sicurezza.
Come posso sapere se il sentiero è adatto ai miei bambini? Quali pericoli nasconde? Insomma, come facciamo, se non abbiamo mai intrapreso escursioni, a sapere se la montagna in cui ci troviamo è a misura di famiglia?

Ecco 5 domande e 5 risposte per cominciare ad avere un approccio alla montagna che sia family friendly e in totale sicurezza!

1. Qual è il dislivello che un bambino può affrontare?
Questa è una delle domande che bisognerebbe sempre porsi ogni volta che si va in montagna con i bambini. Ed è anche la domanda più difficile perché non esiste una regola fissa per rispondere. È molto soggettivo valutare la capacità e la resistenza di un bambino che affronta la montagna. Sono tanti i fattori che vanno presi in considerazione. In primis l’attitudine alla montagna vostra e dei vostri figli. È la prima volta che camminate su sentieri oppure siete già abituati? Quanti anni hanno i vostri bambini? La regola che in genere si applica per avere una idea di massima di quello che ci aspetta prendendo un sentiero è che matematicamente parlando si calcolano circa 300 metri di dislivello ogni ora. Questo per una gamba adulta e abituata a camminare. Con i bambini dovrete sicuramente aggiungere più tempo considerato anche le soste merenda e pipì. Se vi trovate pertanto davanti ad un sentiero la cui meta sta a 600 metri di dislivello più su ed è pomeriggio, con i calcoli che farete in virtù di queste considerazioni, potrete facilmente capire che non è il caso di affrontare questo tipo di escursione. Con i bambini, comunque, se siete alle prime armi, potete iniziare affrontando percorsi di circa 200 metri di dislivello in modo da cominciare ad abituare il fiato e le gambine dei vostri piccoli camminatori

2. Devo conoscere solo l’entità del dislivello per capire se il sentiero è a misura di bambini?
Nell’affrontare un sentiero con bambini dovrete non solo considerare il dislivello ma anche per quanti km si snoda il percorso. Perché è vero che si fa fatica a salire, ma è anche vero che se la strada da percorrere è lunga, i vostri bambini si potrebbero stancare prima di arrivare alla meta e potreste essere costretti a tonare indietro. Ecco dunque che nel valutare se il vostro sentiero è a misura di famiglia, avete già due elementi fondamentali da cui partire: dislivello e sviluppo.

3. Dove recupero le informazioni relative al sentiero, ai tempi di percorrenza e alla sua difficoltà se non sono un'escursionista esperto e non ho cartine a disposizione?
Quando ci si muove in montagna bisognerebbe sempre aver studiato il percorso prima e sapere già che tipo di escursione ci attende. Se siamo con i bambini questa regola vale ancora di più. Quando però ci si appresta a percorre semplici sentieri chenon presentano nulla di particolarmente difficile, ci basterà sapere leggere le segnaletica escursionistica che già da sé costituisce un ottimo riferimento. Si tratta di quei “pali” che contengono le indicazioni necessarie a capire che tipo di escursione stiamo affrontando.

  1. La freccia rossa vi indica la direzione che dovete prendere.
  2. Sulla segnaletica trovate il nome del sentiero con il relativo tempo di percorrenza (dal quale, secondo la regola che vi ho detto ricavate indicativamente anche il dislivello) 
  3. Un numero vi indicherà il numero del sentiero che, lungo il percorso troverete anche pitturato sui sassi o sui tronchi degli alberi e che vi indicherà che siete sulla strada giusta.

4. Quali sono gli elementi a cui devo fare attenzione quando vado in montagna con i bambini?

  • Il meteo. Valutate molto bene le previsioni del tempo prima di partire per non farvi sorprendere da situazioni spiacevoli durante il cammino e che potrebbero mettere in pericolo voi e la vostra famiglia. Tenete presente che il tempo atmosferico in montagna cambia molto in fretta e che non è rara la possibilità in cui si parte col sole la mattina e nel pomeriggio ci si ritrovi nel mezzo di un brutto temporale.
  • L’acqua sul sentiero. Sapere se lungo il sentiero avrete la possibilità di rifornirvi di acqua gioca molto a vostro favore. Il sole, in montagna rappresenta un altro fattore di rischio perché il pericolo di incappare in un colpo di calore è subito dietro l’angolo. Partite sempre con le borracce piene e considerate circa 1 litro di acqua per ogni componente della famiglia. Di più non avrebbe senso perché potrebbe appesantire troppo lo zaino.
  • Le ore di luce a disposizione (soprattutto in inverno, ma anche in estate). Valutate molto bene il tempo di percorrenza considerando eventuali rallentamenti lungo il sentiero dovuti alle normale esigenze dei bambini e poi regolatevi di conseguenza. Trovarsi nel bosco da soli al calare della sera non è per niente piacevole.

5. Come devo vestire i miei bambini affinché siano adeguati e in grado di affrontare una escursione in montagna?
Quando si va in montagna, che si tratti di adulti o di bambini, vige una regola: pronti a tutto! Ecco dunque che dobbiamo essere in grado di far fronte al caldo come al freddo, al vento o alla pioggia. Sembra complicato ed invece con pochi, essenziali indumenti, riuscirete a garantire a tutta la famiglia una montagna amica Ecco qui una lista che vi può aiutare:

  • Calze e scarponcini
  • Maglioncino di pile
  • Maglietta maniche corte
  • Una maglia termica
  • Pantaloni lunghi con cerniera sulle gambe per farli diventare corti
  • Uno Soft shell (giacca impermeabile pesante con interno in pile) se fa molto freddo
  • Un kway che, abbinato al pile, protegge dal vento e dal freddo
  • Cappellino da sole, berretta e guantini (anche in estate, sì!!)
  • Occhiali da sole e crema solare.

Partite a questo punto sereni sul sentiero e regalatevi una montagna a misura di famiglia che vi sia amica ed alleata e ricordatevi che la vera magia sta nel fatto che quando uomini e montagne si incontrano, grandi cose accadono.

Condividiamo con gli Amici di Vacanzelandia alcune foto delle nostre esperienze "family style".

  1 - montagna_family_style.jpg 2 - montagna_family_style.jpg 3 - montagna_family_style.jpg 4 - montagna_family_style.jpg 5 - montagna_family_style.jpg 6 - montagna_family_style.jpg 7 - montagna_family_style.jpg 8 - montagna_family_style.jpg 9  - montagna_family_style.jpg

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