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Cascata delle Marmore:
l'amore senza fine tra due fiumi

cascata marmore piediluco copertina

 C'è una leggenda che vuole che a causare la nascita della Cascata delle Marmore sia stato l'intervento stesso degli dei, per l'esattezza della dea Giunone. Una nascita, per di più, legata a un grande amore. C'era una volta una ninfa bellissima che si chiamava Nera ed era la figlia del dio Appennino. Nera si innamorò di un giovane pastore di nome Velino. Durante un banchetto però la dea Giunone venne a conoscenza di questo amore profano e decise che la ninfa meritava una punizione. La portò così in cima al Monte Vettore dove Nera fu trasformata in un fiume, che prese il suo nome. Disperata Nera cominciò a scorrere come un fiume di lacrime sino a raggiungere il punto esatto dove aveva incontrato Velino per la prima volta. Il suo amato, intanto, non sapendo dove fosse finita Nera chiedeva sue notizie. Interrogando una sibilla questa gli svelò quanto era accaduto. Velino si gettò allora dalla rupe per potersi ricongiungere con Nera, la sua amata. Quel salto (la Cascata delle Marmore) è il simbolo del loro amore senza fine. [da http://www.lacascatadellemarmore.net/]


di Marzia Mazzoni

Sono sentimentale e romantica, cosa non meno trascurabile anche molto curiosa e quando lessi questa spiegazione mitologica e leggendaria della nascita della CASCATA DELLE MARMORE, mi feci coinvolgere da questa idilliaca visione e dalla curiosità, così mi posi l'obiettivo, prima di andarla ad ammirare, di capire le sue origini.

Indice regione

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 Il nostro itinerario in camper inizia quindi dal 

LAGO DI PIEDILUCO (TR – m 375 s.l.m.) 

che si trova ad una quindicina di chilometri da Terni che è il punto di partenza per capire la cascata. Lo raggiungiamo cercando di destreggiarci nei vari svincoli, ovviamente ignorando il satellitare che scegliendo la via più breve ci farebbe percorrere strettoie e vie larghe meno di 2,5 metri, quindi diamo più importanza alla segnaletica che alla tecnologia, finalmente quando raggiungiamo questo delizioso paesino abbiamo la percezione che sarà una piacevole scoperta.

PIEDILUCO insignito come uno dei “Borghi più Belli d'Italia” è un pugno di case che si affacciano sull'omonimo lago, è attorniato da scenografici monti dove spicca il Terminillo, in questo periodo con le cima innevata... siamo a fine marzo e la natura purtroppo non è ancora rigogliosa e colorata, visto il maltempo che ha imperversato i giorni scorsi. Lasciamo un camper ad inizio paese e ci avviamo a piedi a scoprire Piediluco. 

Il lago è dorato, stasera: pescherò un raggio di sole per te... (Armeno Armeni 1870-1950)

La romantica passeggiata sul lungolago, che porta l'omonimo nome del poeta e pittore dei versi sopra citati apposti su una lapide, è piacevolmente intiepidita da questo timido sole. Lorenzo ed io ci fermiamo ad ammirare i tanti scorci di questo sonnacchioso lago che si sta preparando per accogliere la stagione turistica. Un'altra targa annovera tra gli illustri frequentatori del lago di Piediluco anche Galileo Galilei che nel 1624 mostrò all'amico Francesco Stelluti il principio della relatività del moto con il lancio di una chiave.

Raggiungiamo il Baraonda Caffè – via Noceta 4 – un luogo di ritrovo per eventi, aperitivi, snack bar, caffetteria, spiaggetta ma soprattutto servizio di battello. Silvana e David sono indaffarati per l'imminente apertura da lì a due giorni, ci accordiamo però per le ore 12.00 per un giro in battello. In attesa dell'orario stabilito, Lorenzo ed io andiamo in perlustrazione di Piediluco, un borgo di pescatori molto caratteristico e pittoresco, con un saliscendi di viuzze dove spesso si aprono spazi vista lago. Raggiungiamo la chiesa del paese, riconosciuta come Santuario di San Francesco, in quanto posta sulla via Francigena, tappa intermedia che il Santo percorse da Assisi fino a raggiungere la vicina Greggio, fu edificata tra la fine del XIII e il 1338 a ricordo della sua visita avvenuta nel 1217. L'edificio religioso posto in cima ad una gradinata offre dettagli interessanti, come la vecchia entrata con il portale decorato e dipinto, anche all'interno sono conservati dipinti murali di pregio. Ma la cosa che attira maggiormente lo sguardo e la nostra curiosità è la prospettiva che si osserva dalla cima della gradinata, ovvero un selciato dove con un mosaico di pietre sono raffigurati un sole e un pesce... indagheremo su questi simboli. All'ora stabilita ritorniamo al Baraonda Caffè dove David ci attende per il giro in battello. Siamo curiosi di conoscere vita, morte e miracoli di questo lago che genera la Cascata delle Marmore e così siamo tutt'orecchi ad ascoltare David che ci porta a scoprire questo delizioso luogo. Scopriamo che il lago grazie alle condizioni favorevoli dei venti e all'assenza di correnti, è stato scelto dalla Federazione Nazionale Canottaggio come “campo regata”, infatti  le boe che galleggiano ne testimoniano la presenza di queste corsie “preferenziali”, apprendiamo inoltre che qui si svolgono gare internazionali di questo sport.

David è una miniera di conoscenze su Piediluco, lui che è nato e vissuto qui, ha visto e conosciuti i vari sviluppi di questo luogo di villeggiatura, che come dice lui “negli anni '60 era una piccola Montecarlo” dove venivano qui nomi noti come Vittorio Gassman e anche Brigitte Bardot. Ma la cosa più straordinaria è che ci porta in un punto del lago dove ci fa ascoltare l'eco, molto suggestivo questo suono che si ripete da monte a monte, infatti uno di questi viene chiamato Monte dell'Eco dove sulla sommità si trova la Madonna dell'Eco.
David prosegue le sue spiegazioni in questo tour sul lago, aneddoti e curiosità (gli chiediamo anche delucidazioni del sole e pesce che appaiono di fronte alla chiesa!!), ma la cosa più interessante è la spiegazione di come si forma la cascata delle Marmore, partendo dalla storia antica, vengono menzionati anche nomi noti che hanno contribuito alla sua esistenza, come il console romano Curio Dentato, ma anche nomi più recenti come Mussolini... ma gira e rigira, leggenda e realtà, sono i fiumi Nera e Velino, gli emissari del lago di Piediluco, che alimentano la cascata in misura e proporzioni diverse.

Apprendiamo inoltre che qui a Piediluco ci sono tanti appuntamenti di richiamo per i turisti, come:

Ci menziona anche il piatto tipico di Piediluco: i carbonaretti, ovvero i filetti di persico reale, che vengono fatti rosolare sul fuoco in modo che la fiamma bruci le squame e la parte della pelle esterna. Dopo cotti, i carbonaretti vengono puliti dalla pelle bruciata e divisi in due filetti, eliminate le lische e semplicemente conditi con olio, sale, pepe, aglio e prezzemolo tritato. Una pietanza semplice che raccoglie i sapori essenziali del lago e del pesce di qualità. Oltre a questo il lago regala altri pesci noti come il luccio reale (pesca regolamentata, noterete delle tabelle che lo indicano!), il coregone conosciuto anche con il nome di lavarello e i gamberi.
L'orario e i discorsi di questi piatti tipici ci fanno percepire un certo languorino... In effetti sono ormai le 13.00, il giro in battello è durato un'oretta e noi presi ad ascoltare i discorsi di David non ce ne siamo neppure accorti che ormai è ora di pranzo! Finito il giro del lago ci accomiatiamo da David e Silvana che continuano i loro preparativi per l'apertura e continuiamo il nostro tour. Ah, proposito... ecco i loro riferimenti (chiamateli per tour in battello anche per comitive con aperitivo a bordo) e fermatevi a salutarli... il posticino merita: parola di Vacanzelandia!

BARAONDA CAFFÈ
Via Noceta 4
PIEDILUCO
DAVID 339 8999047 SILVANA 348 7756600

A pochi metri dal Baraonda Caffè c'è un altro parcheggio dove notiamo in sosta altri camper, sicuramente è un altro punto sosta da tenere in considerazione per fermarsi! Per ritornare al camper scegliamo la strada “alta” così possiamo ammirare scorci da altre angolazioni. 

  01 - Lago di Piedluco - lungolago Armeno Armeni.jpg 02 - Lago di Piediluco - scorcio lago.jpg 03 - Lago di Piediluco - scorcio lago.jpg 04 - Lago di Piediluco - scorcio lago.jpg 05 - Lago di Piediluco - scorcio lago.jpg 06 - Lago di Piediluco - borgo - scorcio.jpg 07 - Pieiluco - terrazza panoramica.jpg 08 - Piediluco - Santuario San Francesco.jpg 09 - Piediluco - Santuario San Francesco - dettaglio.jpg 10 - Piediluco - Santuario San Francesco - interno - affresco.jpg 11 - Piediluco - Santuario San Francesco - scorcio selciato.jpg 12 - Piediluco - borgo - scorcio.jpg 13 - Piediluco - Baraonda Caffe - battelli.jpg 14 - Piedilugo - Baraonda Caffe - battello.jpg 15 - Lago di Piediluco - gita in battello - sguardo verso Terminillo.jpg 16 - Lago di Piediluco - gita in battello - scorcio borgo.jpg 17 - Lago di Piediluco - gita in battello - scorcio borgo.jpg 18 - Lago di Piediluco - gita in battello - scorcio Labro.jpg 19 - Lago di Piediluco - gita in battello - il borgo.jpg 20 - Lago di Piediluco - gita in battello - vista panoramica.jpg 21 - Lago di Piediluco - gita in battello - i colori del lago.jpg 22 - Lago di Piediluco - gita in battello - tribuna gare cannottaggio.jpg 23 - Lago di Piediluco - gita in battello - sede federazione nazionale canottaggio .jpg 23 - Piediluco - panoramica lago.jpg 25 - Lago di Piediluco - gita in battello - Madonna del Eco.jpg 25 - Lago di Piediluco - gita in battello - ingresso fiume Nera.jpg

I pesci di lago in tavola

Ci spostiamo di poco e raggiungiamo la Trattoria Teresa Via del Porto, 27.

Saranno stati i discorsi di David sul patrimonio ittico di questo lago, sarà la curiosità, Lorenzo ed io ci facciamo tentare dal menù degustazione dei pesci di lago... anche se ahimè oggi non sono disponibili i carbonaretti... pazienza! Antipasti misti, bis di primi e un secondo tutti a base di luccio, coregone, gambero di lago, persico, trota e trotasalmonata serviti in varie preparazioni che ci lasciano piacevolmente appagati e soddisfatti, nonostante noi siamo abituati ai pesci di mare, dobbiamo ricrederci che sono davvero una piacevole scoperta. Ah, dimenticavo! Un Grechetto umbro ha accompagnato questi gustosi piatti creando un connubio armonioso di sapori.

  01 - Piediluco - Trattoria Teresa - cin cin con Grechetto.jpg 02 - Piediluco - Trattoria Teresa - pesci di lago - antipasto.jpg 03 - Piediluco - Trattoria Teresa - pesci di lago - primi piatti.jpg 04 - Piediluco - Trattoria Teresa - pesci di lago - secondo piatto.jpg 05 - Piediluco - Trattoria Teresa - dessert.jpg

 


Dopo questa piacevole sosta gastronomica il nostro viaggio prosegue verso quella che è l'attrazione principale di questo itinerario:

LA CASCATA DELLE MARMORE (non solo acqua!)

La cascata viene aperta ad orari stabiliti perché tra le tante cose che girano attorno a questa “risorsa idrica” c'è quella della vocazione produttiva ovvero la centrale idroelettrica che sfrutta la sua potenzialità per creare “energia pulita”.
Fermiamo il camper nell'ampio parcheggio del Belvedere Inferiore, paghiamo il biglietto d'entrata e raggiungiamo il punto di ritrovo dove partono le visite guidate (facoltative). 


Accesso ai disabili 
Al Belvedere inferiore il percorso per persone con disabilità motoria permette di arrivare agevolmente al punto di osservazione principale, sito a Piazzale Byron. Proseguendo, si può raggiungere facilmente l’area pic-nic del Parco e il Centro di educazione ambientale, oltre non è più possibile in quanto da qui partono i sentieri.

Suoni di sirena annunciano l'apertura delle acque delle cascate, il fragore dell'acqua che scende e lo spettacolo può iniziare! Perché questi tre salti per un'altezza di 165 metri sono un vero e proprio “spettacolo naturale” da vedere, immortalare e contemplare. La bellezza della natura di questo posto, come apprendiamo dalla guida, non è soltanto data dalla cascata ma da tutto il parco, ricco di sentieri e vegetazioni molto particolari tanto da essere classificata come ZPS ovvero Zona Protezione Speciale, grazie a specie vegetali rare. Qui cresce la lingua cervina (una bella felce), il farfaraccio maggiore, la lunularia cruciata... tabelle informative vi raccontano di loro!

Volgiti ancora e guarda! Ella s’avanza
come un’eternità, per ingoiare
tutto che incontra, di spavento l’occhio
beando, impareggiabil cateratta
orribilmente bella!

Sono i versi che scrisse Lord Byron, che nel IV canto de "Il pellegrinaggio del giovane Aroldo", per esaltarne la sua bellezza e l'impetuosità delle acque, a ricordo il piazzale del Belvedere inferiore è a lui dedicato. Ma la guida ci fa notare che altri nomi noti sono legati alla cascata come Leonardo da Vinci (nel 1473 passò da qui e immortalò il paesaggio in un disegno). I sentieri del parco sono percorribili con scarpe da trekking, ma soprattutto con giacche parapioggia (le vendono anche nei negozi adiacenti all'entrata!) perché gli spruzzi della cascata hanno un raggio d'azione bello ampio. Che cosa raggiungono questi sentieri? Il Balcone degli Innamorati che sta di fronte al primo salto della cascata, la Specola nella parte superiore dove è possibile vedere l'arcobaleno della cascata e tanti altri scorci, ma soprattutto una vegetazione rigogliosa e di grande interesse. Dopo un'ora lo spettacolo termina (in questo periodo è la durata che avviene due volte al giorno – consigliamo di consultare gli orari che variano da stagione a stagione e dal giorno della settimana) cessa il fragoroso scrosciare, la cascata viene chiusa, lentamente e gradualmente, ma purtroppo chiusa... per riprendere la sua funzione operativa di utilità alla centrale. Noi proseguiamo a girovagare all'interno del parco alla scoperta di questo luogo così di grande fascino!

  01 - Cascata Marmore - Belvedere inferiore.jpg 02 - Cascata Marmore - Belvedere inferiore - visita guidata.jpg 03 - Cascata Marmore - Belvedere inferiore.jpg 04 - Cascata Marmore - Belvedere inferiore.jpg 05 - Cascata Marmore - il parco.jpg 06 - Cascata Marmore - il parco.jpg 07 - Cascata Marmore - il parco.jpg 08 - Cascata Marmore - il parco.jpg 09 - Cascata Marmore - il parco.jpg 10 - Cascata Marmore - il parco.jpg 11 - Cascata Marmore - il parco.jpg 12 - Cascata Marmore - il parco - farfaraccio maggiore.jpg 13 - Cascata Marmore - il parco.jpg 14 - Cascata Marmore - il parco - lingua cervina.jpg 15 - Cascata Marmore - il parco.jpg 16 - Cascata Marmore - il parco - lunularia cruciata.jpg

Proseguiamo il nostro girovagare, raggiungendo la località di MARMORE (una frazione del Comune di Terni – m 376 s.l.m.), posta sul lato superiore della Cascata omonima, ci piazziamo nel parcheggio del Parco Libero Liberati (Campacci), dove sono presenti altri camper. Vorremmo assistere alla rievocazione della Passione di Cristo del Venerdì Santo, ma una pioggia battente che non da tregua, costringe la Pro Loco ad annullare l'evento... Notte da lupi, ma del resto come si dice da noi “comanda Barabba” e quindi sembra sia normale che il Venerdì sera e Sabato Santo NON possa mai essere sereno.

Approfondimenti:
il paese di Marmore è il punto di passaggio di importanti infrastrutture come la SS79, collegamento storico tra Terni e della stazione di Marmore, prima stazione della Terni-Rieti-L’Aquila-Sulmona ancora in funzione nel territorio umbro dopo il confine laziale e patria del campione mondiale di motociclismo Libero Liberati (monumento posto all'interno del Parco omonimo) e dell'Arch. Mario Ridolfi noto a livello mondiale. Sul magnifico Sentiero 5 del Belvedere Superiore della Cascata delle Marmore si svolge ogni anno “Archeologia industriale e vernacolo: il teatro delle nostre tradizioni” (info e dettagli sul sito ufficiale https://www.prolocomarmore.it/marmore/il-paese-di-marmore/).

Le foto sono state gentilmente concesse dalla Pro Loco di Marmore.

  parco_argheologia_industriale_campacci_1.jpg parco_argheologia_industriale_campacci_2.jpg parco_argheologia_industriale_campacci_3.jpg parco_argheologia_industriale_campacci_4.jpg parco_argheologia_industriale_campacci_5.jpg


A metà mattinata, una tregua del maltempo ci da la possibilità di visitare un paesino molto delizioso che avevamo avvistato il giorno precedente durante la gita in battello sul lago di Piediluco. Dista una quindicina di chilometri da qui, nonostante sia in un'altra regione, ma comunque lo sentiamo parte integrante di questo viaggio, perché siamo certi che sia un balcone panoramico sul lago. [segue dopo galleria fotografica]


 Stiamo parlando di 

LABRO (RI – m 628 s.l.m.)

inserito tra le “Bandiere Arancioni del TCI”, lo si ammira già ancora prima di raggiungerlo. Posto sulla sommità di un colle boscoso, lo si guarda e riguarda ad ogni curva o tornante perché è veramente delizioso. Lasciamo il camper nell'unico parcheggio all'inizio paese ed entriamo attraverso una porta d'accesso al borgo. Silenzioso, solitario e affascinante si presenta Labro, tutto in pietra, dal selciato ai muri delle case, della chiesa, ai gradini di questo saliscendi di viuzze che regalano scorci di grande fascino. Peccato per il maltempo che non ci regala una eccezionale vista panoramica sul lago di Piediluco, ma crediamo che nelle giornate di sole e bel tempo lo spettacolo sia assicurato, così come la visione verso la parte orientale dove si trova il Terminillo. Al centro del paese si trova il Castello  Nobil Vitelleschi, visitabile solo con guide ad orari stabiliti. Restiamo delusi perché attendiamo invano la guida, ma ahimè, purtroppo non si è presentato nessuno per accompagnarci alla scoperta dell'interno del castello... Pazienza!

Gustatevi le immagini della galleria sottostante che vi trasportano negli angoli suggestivi e di grande fascino di Labro. [segue dopo galleria fotografica]

  01 - vista verso Labro.jpg 02 - Labro - vista paese.jpg 03 - Labro - sosta camper.jpg 04 - Labro - accesso al paese.jpg 05 - Labro - borgo - scorcio.jpg 06 - Labro - borgo - scorcio.jpg 07 - Labro - borgo - scorcio.jpg 08 - Labro - vista panoramica Lago di Piediluco.jpg 09 - Labro - vista panoramica Lago di Piediluco.jpg 10 - Labro - vista panoramica Lago di Piediluco.jpg 11 - Labro - chiesa Santa Maria Maggiore.jpg 12 - Labro - borgo - scorcio.jpg 13 - Labro - borgo - castello - ingresso.jpg 14 - Labro - scorcio.jpg 15 - Labro - borgo - scorcio.jpg 16 - Labro - borgo - scorcio.jpg 17 - Labro - borgo - scorcio.jpg 18 - Labro - borgo - scorcio.jpg 19 - Labro - borgo - scorcio.jpg 20 - Labro - borgo - scorcio.jpg 21 - Labro - borgo - scorcio.jpg 22 - Labro - borgo - scorcio castello.jpg 23 - Labro - borgo - scorcio.jpg 24 - Labro - borgo - scorcio.jpg 25 - Labro - borgo - dettagli.jpg 26 - Labro - borgo - dettagli.jpg 27 - Labro - borgo - villino Silvia.jpg 28 - Labro - borgo - scorcio.jpg

Lasciamo questo incantevole borgo e il nostro itinerario termina qui... un ultimo sguardo al Lago di Piediluco, un piccolo gioiello che da vita ad una grande cascata!


INFO e CONSIGLI (anche per raduni camper):

PRO LOCO MARMORE
Via Pietro Montesi, 87
 05100 Marmore (Terni)
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
http://www.prolocomarmore.it/ 


 

DOVE SOSTARE

nome località  tipo sosta  indirizzo  contatti   note
PIEDILUCO (TR) Parcheggi Uno ad inizio paese vicino al Baraonda Caffè e l'altro presso il campo da calcio   Solo parcheggio
CASCATA MARMORE (TR) Belvedere Inferiore – loc. Collestatte Piano Parcheggio   Piazzale Felice Fatati e Piazzale Vasi   Sosta gratuita
MARMORE (TR) Belvedere Superiore Parcheggio Vocabolo Cascata   Sosta gratuita
TERNI Area comunale attrezzata Via Lombardo Radice   Nei pressi del cimitero – piazzale asfaltato, acqua, pozzetto – Pagamento automatizzato
LABRO (RI) Parcheggio     Ad inizio paese

Presso il Belvedere Superiore della Cascata delle Marmore è presente un campeggio.

È presente un campeggio anche al Lago di Piediluco.

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