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Itinerari e Mete

L'Altra Venezia

- insolita e magica, tra leggende e curiosità -

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3 giorni per 6 sestieri alla scoperta di una VENEZIA insolita e curiosa

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di Marzia Mazzoni

Veneto Venezia guida insolitaBella e affascinante da togliere il fiato: è Venezia, conosciuta in tutto il mondo per il suo splendore unico (riconosciuta anche dall'UNESCO come patrimonio mondiale dell'umanità). Vista e rivista in varie occasioni, dalle gite scolastiche, alla toccata e fuga per una sola giornata, ogni volta regala emozioni nuove ed inesplorate, ma questa volta l'abbiamo voluta visitare in un modo insolito. Abbiamo voluto scoprirla come una vera e propria “caccia al tesoro”, ci siamo fatti guidare da questo libro “VENEZIA insolita e segreta” di Thomas Jonglez e Paola Zoffoli (per acquistare il libro clicca QUI ora disponibile in nuova versione); abbiamo estrapolato luoghi sconosciuti che ci hanno accompagnato a scoprire angoli suggestivi e turisticamente parlando meno gettonati, ma non per questo meno belli e affascinanti. Ma soprattutto, abbiamo conosciuto la storia di Venezia diversa da quella che si studia a scuola, fatta di leggende, storie di alchimisti, fantasmi, credenze, usi e costumi.

VENEZIA è...

Qualsiasi aggettivo positivo che vi venga in mente, appartiene a VENEZIA. Non conosco nessuna persona che abbia detto o scritto che non gli sia piaciuta, di grande fascino, riduttivo pensare di visitarla soltanto una volta nella vita, soprattutto per noi italiani, perché ogni volta è una nuova scoperta, più ci si addentra nelle sue calli, nei suoi campielli e nei suoi angoli meno noti, appare sempre più affascinante ed unica.

Visitando Venezia dimentichiamoci le parole via, vicolo, piazza, corso, ma bensì iniziamo a padroneggiare con termini quali: campo e campiello, ruga, calla, salizada, sotoportego, fondamenta, rio... anche questo appartiene al fascino della città!

Sorge sulla laguna omonima, dove il Canal Grande forma una esse, tagliando in due i sestieri di nord-est (Cannaregio, San Marco e Castello) da quelli di sud-ovest (Santa Croce, San Polo e Dorsoduro). C'è chi dice che Venezia assomiglia ad un grande pesce, guardando la cartina non possiamo dargli torto.

Le isole veneziane, che purtroppo in questa occasione non abbiamo visitato, hanno un loro fascino e una loro propria identità. Avendo a disposizione 3 giorni di tempo ci siamo concentrati a raggiungere i nostri obiettivi prescelti, chiaramente facendo scelte, a volte con un po' di rimpianto, evitando di entrare in musei, pinacoteche e chiese (salvo qualche eccezione), chiaramente per motivi di tempo (e di lunghe file per accedervi).

QUALCHE CONSIGLIO

Abbiamo parcheggiato il camper nell'area Venice Camper Parking di Mestre (VE), tranquilla, custodita e videosorvegliata, a 10 minuti dalla fermata del TRAM – Favaro-Cervino, che comodamente in mezz'oretta di viaggio raggiunge il piazzale Roma di Venezia. Qui è possibile acquistare i biglietti per il tram e per i vaporetti. Vi consigliamo di valutare l'acquisto del biglietto cumulativo che vale per l'intera giornata e vi dà la possibilità di viaggiare sia sui vaporetti di navigazione interna che per il tram di rientro. È indispensabile avere una cartina alla mano, camminare per Venezia è facile se seguite i dettagli indicati, altrimenti vi ritroverete in un dedalo di calli che vi sembrerà di essere stati catapultati nel labirinto del Minotauro!

È possibile acquistare la tessera Venezia Unica City Pass che da la possibilità di visitare le principali attrazioni della Serenissima (indicate nella proposta).

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NOVITÀ: la San Marco City Pass vi da la possibilità dell'ingresso a Palazzo Ducale, ai tre musei di Piazza San Marco, a tre chiese dell'associazione Chorus e alla Fondazione Querini Stampalia. Inoltre, potrete optare per la modalità che include trasporto pubblico illimitato.

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Per i pranzi, le cene o i famosi cicheti (dal latino "ciccus", piccolissima quantità, ovvero aperitivi che si possono gustare nei famosi locali veneziani i bàcari, ovvero osterie storiche dal fascino unico), date sempre un'occhiata al menù con i prezzi esposti, vorremmo sfatare la credenza che a Venezia i ristoratori sono lì per spennare i turisti, ci sono locali onesti dove il rapporto qualità/prezzo è ancora possibile!

I vaporetti sono molto comodi per raggiungere mete più lontane, ma anche per ammirare Venezia da una diversa angolazione, suggestiva e diversa da quella che scoprirete camminando. Imperdibile è quello che transita sul Canal Grande e raggiunge piazza San Marco (vi consigliamo di scendere alla fermata San Zaccaria per ammirare la famosa piazza).

Le gondole sono uno dei fascini più caratteristici di Venezia, dal gondoliere alla struttura insolita dell'imbarcazione, ma anche dalla suggestione di navigare nei canali, se volete avventurarvi in questa esperienza, sicuramente sarà unica ed indimenticabile!

Un'esperienza unica e indimenticabile? Il GIRO IN GONDOLA LUNGO I CANALI ammirando i palazzi e gli scorci da un'altra angolazione. Scopri come prenotare...

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Scarpe comode, sembra scontato, ma non lo è, se la si vuole percorrere a piedi in lungo e in largo è necessario averle, sali e scendi sui vari ponti, camminare e camminare per viverla appieno è comunque impegnativa e “faticosa”.

Pronti a vivere una “caccia al tesoro” alla scoperta dell'ALTRA VENEZIA?

Cartina alla mano, scarpe buone e gambe in spalle si PARTE!

ATTENZIONE: dal 16 gennaio 2024 nei giorni di punta indicati sul portale ufficiale è previsto un CONTRIBUTO D'ACCESSO a Venezia. Ecco il sito ufficiale  con tutte le informazioni e le modalità di pagamento→ https://cda.ve.it/it/

 


Sestiere SANTA CROCE

venezia sestiere santa croce

Piccolo, ma di grande fascino il sestiere Santa Croce è il primo che visitiamo. La prima tappa della nostra “caccia al tesoro”, partendo da Piazzale Roma (1), è la veneto venezia san simeon piccoloChiesa di San Simeon Piccolo (2) (aperta soltanto al mattino o durante le funzioni religiose), costruita tra il 1718 ed il 1738, non passa inosservata per la sua struttura e soprattutto è la prima che appare arrivando a Venezia a Piazzale Roma. Si affaccia al Canal Grande, quasi di fronte alla stazione ferroviaria di Santa Lucia. Modeste proporzioni per il campanile, il più basso di Venezia (alto appena 3 metri), conserva al suo interno un'interessante cripta con affreschi che raffigurano temi della morte, dal Giudizio Universale, alla passione del Cristo (visita da concordare con il sagrestano!).

Lasciata la chiesa di San Simeon Piccolo, ci addentriamo nel sestiere Santa Croce per raggiungere il nostro prossimo obiettivo, Campo San Giacomo dall'Orio (3), che dista circa 600 metri da qui. Vorremmo visitare i balconi fuori asse di Palazzo Pemma (4), che però ahimè troviamo tutto “impacchettato” in quanto è in ristrutturazione... pazienza! Cogliamo l'occasione per prendere confidenza con la struttura urbanistica della città, dei campi e campielli che sono piazze/piazzette dal fascino unico e suggestivo. Nelle adiacenze si può raggiungere un piccolo gruppo di case, che un tempo era quartiere isolato (5), essendo completamente circondato da un canale, si accede tramite due piccole calli parallele (ramo dell'Isola).

Prossima meta è la Chiesa di Santa Maria Mater Domini (6) (aperta soltanto al mattino), situata in una posizione quasi nascosta in una calla buia e stretta, adiacente all'omonimo campo, conserva al suo interno un capolavoro del Tintorettoveneto venezia tintoretto scoperta della croce (Jacopo Robusti, noto come il Tintoretto - Venezia, 29 aprile 1519 – Venezia, 31 maggio 1594 - è stato un pittore italiano, cittadino della Repubblica di Venezia, uno dei più grandi esponenti della scuola veneziana e probabilmente l'ultimo grande pittore del Rinascimento italiano. Il soprannome "Tintoretto" gli derivò dal mestiere paterno, tintore di stoffe. Da Wikipedia), è un grande dipinto posto in fondo alla navata sinistra “La scoperta della Croce”.

Alcuni scorci di questo sestiere e l'Altra Venezia prosegue dopo la galleria immagini.

  01 - Venezia - sestiere Santa Croce - scorcio da piazzale Roma.jpg 02 - Venezia - sestiere Santa Croce - scorcio.jpg 03 - Venezia - sestiere Santa Croce - campo San Giacmo dall_Orio.jpg 04 - Venezia - sestiere Santa Croce.jpg 05 - Venezia - sestiere Santa Croce - scorcio.jpg

Proseguiamo il nostro itinerario raggiungendo il prossimo sestiere, che ci viene segnalato da una targa in marmo apposta a lato del Ponte delle Tette (7) e accediamo al

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Sestiere SAN POLO

venezia sestiere san polo

Prende il nome dal campo omonimo, il più grande dopo piazza San Marco. Suggestivo e di grande fascino questo sestiere, caratterizzato da veneto venezia maschere carnevalebotteghe (belle quelle che mettono in bella mostra maschere del caratteristico e famoso Carnevale) ed altri oggetti d'artigianato locali, nonché da osterie (i famosi bàcari ) che si affacciano sulle calli. Se nel vostro girovagare in questo caratteristico sestiere vi imbattete nel “ponte delle tette” (1), chiudendo gli occhi fatevi trasportare dalla fantasia ed immaginare la realtà di questo luogo nel XVI secolo dove 11.000 prostitute esercitavano la loro professione a Venezia e proprio a pochi passi da questo ponte (dove ora si trova il ristorante Antiche Carampane), le cortigiane mettevano il seno scoperto in mostra per attirare i clienti. Vi ricordiamo che Venezia è famosa anche per Giacomo Casanova, scrittore e poeta, ma anche seduttore d'eccellenza e libertino personaggio della Venezia del 1700! Questo e altri dettagli che trovate in questo sestiere vi farà capire le caratteristiche che lo rendono unico e folcloristico!

Dal Sestiere Santa Croce, ovvero dalla Chiesa di Santa Maria Mater Domini, attraversiamo Campo San Cassiano per raggiungere la nostra prima tappa della nostraveneto venezia mercato rialto capitelli “caccia al tesoro” di San Polo, ovvero il Mercato di Rialto (2) (soltanto al mattino), colorato, rumoroso e animato è un angolo di Venezia imperdibile per il folclore che ogni mercato offre. veneto venezia mercato rialto targa misure pesciNoi però andiamo alla ricerca di alcune particolarità lette sulla guida, ovvero i capitelli del mercato del pesce e altri dettagli che si trovano nell'edificio neo-gotico occupato dall'attuale pescheria. Può trarre in inganno per il suo stile, ma in realtà non è un edifico antico, risale al 1907. Ammiriamo i caratteristici capitelli, le colonne e le figure scolpite. Non perdetevi sul lato della Pescheria nuova, verso il Canal Grande, la targa che riporta le misure dei pesci permesse per la vendita, questo serviva e serve tutt'ora affinché i pesci possano riprodursi. Sulla facciata della Peschiera, guardando in alto, potete ammirare due opere di Cesare Laurenti (Mesola, 6 novembre 1854 – Venezia, 8 novembre 1936 - è stato un pittore italiano, da Wikipedia).

Curiosi sono anche il leone di San Marco e San Pietro pescatoreveneto venezia mercato rialto icona leone sanmarco.

Al civico 456 di calle Arco, in mezzo ad un dedalo di calli, si trova una porta molto curiosa, osservate con attenzione la parte bassa e noterete che è leggermente allargata: era lo scasso per far passare le botti. La ricorderete come la veneto venezia porta botteporta della botte(3), singolare...vero!?!? Si legge dalla guida, che a Venezia c'era la confraternita dei Boteri, ovvero i costruttori di botti che avevano la propria scuola di fronte alla Chiesa dei Gesuiti (vicino alla Fondamenta Nuove). Al civico 551 di San Polo – Campo Rialto Novo (adiacente ai bagni pubblici), si trova inciso sul muro il veneto venezia bassorilievo bottebassorilievo di una botte (4), emblema della confraternita dei boteri; al civico 553 invece è rappresentata una pianta di gelso, che ricorda i produttori di seta che in questa zona avevano una sede degli uffici.

Difficile restarne indifferenti alla maestosità e alla bellezza del veneto venezia ponte rialtoPonte di Rialto (5). Progetti vari di architetti famosi quali Michelangelo, Palladio, Scamozzi e Sansovino furono scartati, ma la scelta cadde su Antonio da Ponte (un nome, una garanzia!), che si aggiudicò l'opera. Un ponte ad una sola campata, che permetteva di navigare più facilmente lungo il canale più trafficato, l'opera fu conclusa nel 1591. Leggiamo della leggenda del diavolo al ponte di Rialto, sentita ormai altre volte per altri ponti di minor fama, ma quello che affascina questo di Venezia è la sua straordinaria raffinatezza ed imponenza, elegante anche per la fila di negozi che si affacciano nella parte interna e che dire? Sbizzarritevi a far foto, perché ogni angolazione del ponte di Rialto vi darà soddisfazione!

Una bella passeggiata sul Canal Grande e in Calle della Madonna 574, naso all'insù andiamo alla scoperta del veneto venezia barbacane modellobarbacane modello (6) (vicino alla trattoria della Madonna), ovvero il rinforzo architettonico o trave sporgente che serviva come sostegno per poter ampliare la casa nei piani superiori, questo era quello standard a cui dovevano attenersi per costruire gli altri in legno e per evitare abusi per il mancato rispetto delle dimensioni, costruito invece questo in pietra d'Istria appare l'incisione “PER LA IVRISDICIOM DE BARBACANI”.

Raggiungiamo Campo Sant'Aponal, uno spazio raccolto e suggestivo dove andiamo alla ricerca di alcuni “tesori” della nostra caccia alla scoperta di Venezia. Guardando la chiesa di Sant'Aponal, a sinistra della facciata, al civico 1252, in alto, quasi difficile anche da scorgere si nota un altorilievo con i Quattro Santi Coronati (7) (Claudio, Castorio, Sinforiano e Nicostrato), infatti questo edificio ospitava la sede della scuola degli scalpellini e i Santi erano i patroni. Quello che però di cui andiamo alla ricerca è l'altorilievo in legno del papa addormentato (8)veneto venezia altorilievo  papa  addormentato, posto all'inizio del sotoportego de la Madonna. Ricorda un episodio, o una leggenda (c'è chi scrive falsa), di quando papa Alessandro III si recò a Venezia per firmare il trattato di pace on l'imperatore Federico Barbarossa e fu costretto a dormire in mezzo alla strada per timore di un complotto. C'è chi scrive che non sia vero, resta di fatto che questo curioso angolo di Venezia conserva anche altre particolarità: nel sotoportego se ci si volta e si guarda verso l'alto si notano iscrizioni neo-templari, così come una piccola figura di templare nascosta dietro il mazzo di fiori dell'edicola del papa addormentato. La croce del sotoportego incisa sul muro invece è la croce di Venezia.

Una bella camminata per raggiungere il prossimo obiettivo della nostra “caccia al tesoro”, passando attraverso calli e campo San Polo (9), il secondo per grandezza di Venezia, dove in questi giorni sono allestite le casette dei mercatini di Natale e la pista di pattinaggio. Ammirando botteghe caratteristiche scorgiamo un androne di un palazzo dove è possibile sbirciarci all'interno è Palazzo Centanni (San Polo 2794) ovvero la veneto venezia scorcio casa goldonicasa in cui Carlo Goldoni (10) nacque nel 1707, ora adibita a museo, che per motivi di tempo non visitiamo.

Nostra ultima tappa di questo sestiere è la chiesa di Santa Maria Gloriosa dei Frari (11), visita a pagamento, il campanile è uno dei più alti di Venezia, costruita in stile gotico-cistercense, a tre navate e sette cappelle absidali conserva all'interno opere di pregevole valore, decidiamo di visitarla. Famoso è il cenotafio dello scultore Antonio Canovaveneto venezia cenotafio canova (Possagno, 1757 – Venezia 1822) che racchiude simboli sconosciuti che vanno dall'arte e simbolismo medievale, a quelli mitologici, ma anche massonici. Un'opera di rara bellezza, che cattura l'attenzione anche se all'interno di questa chiesa, solleticano la nostra curiosità ed il nostro interesse altri capolavori (di Donatello, Sansovino ecc.), dai dipinti, al coro ligneo, statue di pregevole valore.

Lasciare il sestiere di San Polo senza una capatina ad uno dei bàcari presenti sarebbe un sacrilegio. Fanno parte del folclore e della caratteristica di questa città, in particolar modo di questo sestiere, dove sono presenti quelli più suggestivi, antichi e tipici. A metà tra il bar, l'osteria e l'enoteca, il bàcaro è il luogo d'incontro per il famoso cicheto, una sorta di stuzzichino, ai nostri giorni si chiamerebbe “happy hour” o “apericena”, sta di fatto che si beve e si mangia, solitamente in piedi o seduti a piccoli tavoli in un ambiente molto particolare.

Noi scegliamo la veneto venezia bacaro cichetoCantina Do Mori (12), nell'omonima calla - San Polo 429. è il più antico di Venezia, caratterizzato da un'atmosfera curiosa caratterizzato da damigiane sparse un po' dappertutto e paioli in rame che pendono dal soffitto, una luce soffuse, un bancone dove appoggiarsi e si può scegliere di assaggiare i famosi “francobolli”, tramezzini di piccole dimensioni, oppure crostini con il baccalà, o altre specialità tipiche, buona l'offerta dei vini. Si legge da stampe dell'epoca che fosse frequentato da Casanova, che sorseggiando Malvasia aspettasse qui le sue amanti.

Un altro cicheto, in un'altra serata trascorsa a Venezia, ce lo siamo concessi nell'Antica Osteria del Dolo (13), in ruga Rialto 778, uno dei bàcari, più antichi di Venezia. È una piccola osteria/ristorante dal sapore antico, propone un'ottima scelta di stuzzichini accompagnati da buon vino.

Un'esperienza unica quella dei bàcari che ci fa “vivere Venezia”!

Alcuni scorci di questo sestiere e l'Altra Venezia prosegue dopo la galleria immagini.

  01 - Venezia - sestiere San Polo - mercato di Rialto.jpg 02 - Venezia - sestiere San Polo - mercato di Rialto.jpg 03 - Venezia - sestiere San Polo - ponte di Rialto.jpg 04 - Venezia - sestiere San Polo - chiesa Sant Aponal.jpg 05 - Venezia - sestiere San Polo - sotoportego de la Madona.jpg 06 - Venezia - sestiere San Polo - scorcio.jpg 07 - Venezia - sestiere San Polo - campo San Polo.jpg 08 - Venezia - sestiere San Polo - scorcio.jpg 09 - Venezia - sestiere San Polo - chiesa Santa Maria dei Frari.jpg 10 - Venezia - sestiere San Polo - chiesa Santa Maria dei Frari - interno.jpg 11 - Venezia - sestiere San Polo - chiesa Santa Maria dei Frari - interno.jpg 12 - Venezia - sestiere San Polo - chiesa Santa Maria dei Frari - interno.jpg 13 - Venezia - sestiere San Polo - chiesa Santa Maria dei Frari - interno.jpg 14 - Venezia - sestiere San Polo - chiesa Santa Maria dei Frari - coro ligneo.jpg 15 - Venezia - sestiere San Polo - chiesa Santa Maria dei Frari - interno.jpg 16 - Venezia - sestiere San Polo - chiesa Santa Maria dei Frari - interno.jpg 17 - Venezia - sestiere San Polo - al tramonto.jpg 18 - Venezia - sestiere San Polo - al tramonto.jpg 19 -Venezia - sestiere San Polo - bacaro do Mori.jpg 20 - Venezia - sestiere San Polo - Osteria Antico Dolo - cicheto.jpg 21 - Venezia - sestiere San Polo - Osteria Antico Dolo - cicheto.jpg

Ultimo nella zona sud orientale di Venezia è il

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Sestiere di DORSODURO

venezia sestiere dorsoduro

Sembra che il suo nome derivi dalla tipologia di terreno che questa zona presentava, ovvero meno paludosa delle altre, per l'appunto un “dorso duro”; sta di fatto che questo sestiere che lo raggiungiate da piazzale Roma (1) o da Santa Croce o San Polo, vi accorgerete della sua connotazione: residenziale, caratterizzato da gallerie d'arte, rigattieri, negozi di libri grazie alla presenza di studenti, qui ha sede la famosa università Ca' Foscari (interessante è l'Aula Magna Mario Baratto, un'opera sconosciuta dell'architetto veneziano Carlo Scarpa, visitabile su prenotazione scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; purtroppo noi non siamo riusciti, in quanto chiusa per vacanze natalizie!). Non meno suggestivo degli altri sestieri, offre scorci caratteristici e soprattutto angoli di interesse che andiamo a scoprire grazie alla nostra “caccia al tesoro”.

Uno punto caratteristico di veneto venezia scorcio tre pontitre ponti vicini (2) (zona Fondamenta Cossetti) cattura subito la nostra attenzione provenendo da piazzale Roma, proseguiamo la nostra camminata per raggiungere la nostra prima tappa. In Dorsoduro 2530, fondamenta Briati, di fronte a Ca' Zenobio degli Armeni, palazzo di grande fascino, si trova un edificio Ca' Briati (3) sede distaccata dell'Università Ca' Foscari, all'interno del giardino si trova un antico reperto: la colonna di Capo Sunioveneto venezia colonna capo Sunio di 2500 anni. Il leone posto sulla colonna è di recente fattura, ma la colonna di Capo Sunio, così chiamata perché apparteneva al tempio di Poseidone nell'omonima località a cui è stato il nome.

Duecento metri poco più avanti si trova la Chiesa dei Carmini (4), dalla caratteristica facciata, in stile barocco, conserva nella facciata laterale verso campo Santa Margherita, veneto venezia chiesa dei carmini simboli medievalisimboli medioevali della lotta tra il bene e il male. Cinque patere in marmo greco del XII secolo che rappresentano animali; Venezia, si legge dalla guida, custodisce quasi 1.000 patere o sculture esterne realizzate tra l'XI e il XIII secolo.

Per ammirare questo curioso “negozio” dovrete organizzarvi per recarvi al mattino e non di domenica, ormeggiata alla Fondamenta Gherardini (5) (campo San Barnaba), nelle adiacenze di campo Santa Margherita, dove si trova il banco di frutta e verdura allestito all'interno di una barcaveneto venezia campo san barnaba barca negozio .

Prosegue la nostra passeggiata nel sestiere Dorsoduro raggiungendo la galleria dell'Accademia (6) (un museo statale, che raccoglie la migliore collezione di arte veneziana e veneta), dal cui ponte si può godere di una fantastica vista verso la punta estrema dove sorge la Chiesa di Santa Maria della Salute, nostra prossima tappa.

La veneto venezia Chiesa  Santa  Maria  della  SaluteChiesa di Santa Maria della Salute (7) considerata un capolavoro del barocco di Baldassarre Longhena (Venezia, fine del 1596 o inizio 1597 – Venezia, 18 febbraio 1682) è stato un architetto e scultore italiano della Repubblica di Venezia fra i più celebri e rappresentativi del suo tempo. La mia opinione è che la basilica straordinariamente bella da qualsiasi angolazione la si possa osservare. Anche da Piazza San Marco, vi accorgerete che questo edificio non passerà inosservato guardando verso la punta di Dorsoduro, chiamata punta della Dogana. Ma torniamo a questa chiesa, perché l'abbiamo inserita nel nostro itinerario insolito? Leggendo la guida, ci ha affascinato il progetto cabalistico della chiesa, costruita per rendere grazie alla Vergine Maria per aver allontanato l'epidemia di peste del 1630, questa basilica è stata costruita adottando accorgimenti riconducibili ai numeri 8 (utilizzato nella geometria sacra perché simbolo della Salvezza e della Speranza) e l'11 (che simboleggia la forza). Da studi fatti, si evincerebbe che utilizzando il piede veneziano (unità di misura che corrisponde a 35,09 cm) la basilica di Santa Maria della Salute fu costruita effettivamente intorno a questi due numeri, per l'appunto 8 e 11.

Alcuni scorci di questo sestiere e l'Altra Venezia prosegue dopo la galleria immagini.

Foto 1 e 2 credits Università Ca' Foscari (Andrea Avezzù)

  01a - Venezia - sestiere Dorsoduro - Ca Foscari.jpg 02a - Venezia - sestiere Dorsoduro - Ca Foscari - aula magna Mario Baratto.jpg 03 - Venezia - sestiere Dorsoduro - scorcio.jpg 04 - Venezia - sestiere Dorsoduro - scorcio.jpg 05 - Venezia - sestiere Dorsoduro - ca Zenobio degli Armeni.jpg 06 - Venezia - sestiere Dorsoduro - chiesa dei Carmini.jpg 07 - Venezia - sestiere Dorsoduro - scorcio.jpg 08 - Venezia - sestiere Dorsoduro - scorcio.jpg 09 - Venezia - sestiere Dorsoduro - scorcio.jpg 10 - Venezia - sestiere Dorsoduro - scorcio da ponte dell Accademia.jpg 11 - Venezia - sestiere Dorsoduro - scorcio da ponte dell Accademia.jpg 12 - Venezia - sestiere Dorsoduro - scorcio da ponte dell Accademia.jpg 13 - Venezia - sestiere Dorsoduro - Accademia delle Belle arti.jpg 14 - Venezia - sestiere Dorsoduro - scorcio.jpg 15 - Venezia - sestiere Dorsoduro - chiesa Santa Maria della Salute.jpg 16 - Venezia - sestiere Dorsoduro - chiesa Santa Maria della Salute - interno.jpg 17 - Venezia - sestiere Dorsoduro - chiesa Santa Maria della Salute - interno.jpg

A nord-est del Canal Grande si trovano gli altri 3 sestieri: Cannaregio, San Marco e Castello. Da piazzale Roma, il primo da raggiungere è il

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Sestiere CANNAREGIO

venezia sestiere cannaregio

Il nome di questo sestiere sembra attribuito al fatto che la zona fosse ricca di canneti, per alcuni deriverebbe dalla parola Canal Regio, che lo attraversa, qualunque sia l'origine del nome, è quello più poliedrico dei 6 sestieri. Presenta una parte turistica quella caratterizzata da bancarelle, negozi e ristoranti, affollata e rumorosa, ben diversa da quella unica e tipica del Ghetto ebraico, ma anche da angoli invece silenziosi e suggestivi.

Partendo dal piazzale Roma (1) e oltrepassando la stazione ferroviaria di Santa Lucia, una piccola deviazione, lasciando il Canal Grande, per raggiungere il canale di Cannaregio, attraversando il ponte delle Guglie si accede al veneto venezia mappa comunita ebraicaGhetto (2), una zona molto caratteristica di questo sestiere. Si entra oltrepassando il sotoportego adiacente al ristorante Gam Gam, che propone piatti kosher fantasiosi. veneto venezia ghetto Chanukah festa luci Un'atmosfera d'altri tempi e molto particolare è quella che caratterizza il Ghetto vecchio e nuovo, non sembra di essere a Venezia, scritte, negozi, prodotti tipici raccontano di un popolo straniero relegato a vivere in disparte, una comunità con proprie tradizioni e una cultura diversa. Ci incuriosiscono i dolci ebraici quali impade, azzime dolci e altre specialità che ci appaiono in bella mostra nelle vetrine delle pasticcerie del ghetto. Libri antichi e nuovi scritti in ebraico, sinagoghe e targhe commemorative di un passato storico legato al popolo ebraico e all'olocausto vissuto si possono scorgere all'interno del Ghetto.
Un'enorme candela nella piazza del Ghetto nuovo, simboleggia una festività ebraica, il Chanukah (o Hanukkah), festa delle luci o festa dei lumi della durata di 8 giorni, quest'anno iniziata il 24 dicembre. Sulla medesima piazza, in un lato si trova il veneto venezia ghetto monumento olocaustomonumento dell'Olocausto (3) datato 1980.

Lasciamo il Ghetto per proseguire alla scoperta di angoli curiosi di questo sestiere, la nostra “caccia al tesoro” deve continuare! Prossimo obiettivo è l'altorilievo di Ercole con la clava (4)veneto venezia ercole con clava in Fondamenta dei Mori 3399, a circa 500 metri dall'uscita del Ghetto. Questo altorilievo è posto sopra la facciata della casa dove il Tintoretto visse gli ultimi anni di vita (1594). Ercole con la clava narra di una leggenda legata al Tintoretto, ad una strega che trasse in inganno la prima figlia del pittore, Marietta. Un curioso aneddoto dove il Tintoretto si difese dando randellate a questa malefica donna. Nel buco che rimase sul muro dove scappò la strega tramutata in gatto, unica via di fuga, il Tintoretto lo coprì scolpendo Ercole con la clava.

Consigli utili

Se volete scoprire come viveva la comunità ebraica a Venezia, PRENOTATE la vostra VISITA GUIDATA e vivrete un'esperienza unica!

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Ci addentriamo nella parte meno turistica di Cannaregio, silenziosa e tranquilla. Prossima tappa è la Chiesa della Misericordia, dove nella fondamenta omonima si possono notare, visibili dal ponte, una 

veneto venezia cornice facciatacornice di facciata (6) e non una semplice riva, molto probabilmente era destinata ad un altro edificio! A pochi passi da qui, al civico 3598, si trova il palazzo Lezze (5), un edificio datato inizi 1600, attribuito all'architetto Baldassarre Longhera (già ritrovato nella Chiesa di Santa Maria della Salute del sestiere Dorsoduro, ricordate?). Questo palazzo considerato la “dimora filosofale” di Venezia conserva dei bassorilievi con simboli alchemici,veneto venezia simboli alchemici soffermatevi a guardarli bene, sono curiosi ed insoliti. Non a caso, sembra accertata la presenza a Venezia di una società segreta di alchimisti, detta Voarchadumia, attiva già tra il 1450 e il 1490 e pratiche proseguite nei secoli successivi. Questo di Palazzo Lezze è uno dei tanti simboli di un passato legato a questa pratica segreta legata alla “Venezia alchemica”.

Prossima tappa è calle Diedo, civico 2386/A, sul palazzo omonimo, sede degli uffici del Tribunale, si trova un veneto venezia leone mefistofelicoleone mefistofelico (7) che dispiega le sue ali di pipistrello posto su uno dei portoni laterali.

Il ponte che attraversa il Rio Santa Fosca è singolare ed insolito, osservando attentamente sulla sommità potrete notare quattro impronte, vengono chiamate le “sampe al ponte di Santa Fosca(8),veneto venezia Sampe  ponte Santa  Fosca dove “sampe” sta per impronte (in passato conosciuto anche come Ponte de la Guerra) ricordano tracce di antiche lotte tra squadre avversarie e il ponte era teatro di violente battaglie dove i malcapitati finivano in acqua dopo averle prese pugni, calci e botte.

A circa 300 metri da qui si trova il famoso veneto venezia casinoCasinò di Venezia (9), se trovate il cancello aperto, una sbirciata e potrete ammirare la facciata del palazzo, suggestiva e affascinante.

Raggiungiamo poi la Chiesa della Maddalena (19), nell'omonimo campo, l'ultimo edificio religioso costruito a Venezia durante la Serenissima, quando era ancora indipendente. Di pianta circolare, sopra alla porta d'ingresso si notano i simboli massoniciveneto venezia chiesa maddalena simboli massonici del curioso occhio inserito in un triangolo. La chiesa che conserva le spoglie di Tommaso Temanza (Venezia, 9 marzo 1705 – Venezia, 14 giugno 1789 - architetto, scrittore e ingegnere italiano) fu influenzato da uno dei primi massoni di Venezia Andrea Memmo. Altri indizi massonici sono presenti in questa chiesa, custoditi all'interno che purtroppo non possiamo vedere in quanto chiusa!

Strada Nova è una delle arterie commerciali più importanti di Venezia, su cui si affacciano negozi di alto livello. Uno di questi è tappa della nostra “caccia al tesoro” è la veneto venezia spezieria ercole orospezieria all'Ercole d'Oro (11). Alla gentile commessa del negozio “The Merchant of Venice” (strada Nova 2233), che propone una linea di alta profumeria ispirata all’arte profumatoria veneziana, chiediamo di poter entrare per ammirare il mobilio originale, i vecchi vasi e tutto ciò che rimane di questo fantastico luogo. Era un'importante spezieria tre secoli fa, arricchita da mobili in stile barocco realizzati con legni pregiati e da sculture che ne facevano un prezioso locale, destinato non solo allo svolgimento dell'attività di un farmacista, ma anche dove patrizi eruditi, ecclesiastici e persone colte si riunivano, come in un salotto per scambi intellettuali. Qui si preparavano rimedi galenici e farmaci ricercati, uno conosciuto come le pillole miracolose di Santa Fosca. Un ambiente singolare reso ancora più suggestivo dagli aromi dei profumi, ci fa sognare un passato legato a Venezia, ai mercanti di spezie, alla storia della farmacia veneziana.... ma ritorniamo alla realtà, dobbiamo proseguire a scoprire l'Altra Venezia, per il nostro itinerario e raggiungere la prossima tappa. Ringraziamo la disponibilissima commessa del negozio e ci dirigiamo verso la prossima meta, meno “poetica” di questa, ma altrettanto vera nella realtà di Venezia. Raggiungiamo Calle d'Oro (12), dove si trova l'omonimo palazzo storico. A metà della calla, vi consigliamo di ammirare l'eleganza delle grondaie artisticheveneto venezia grondaie artistiche di questo palazzo, una raffinatezza urbana con capitelli e decorazioni. La facciata di Ca' d'Oro rivolta verso il Canal Grande in Fondamenta del Tragheto, bella ed elegante, custodisce un curioso graffito: su una delle colonne è stato inciso veneto venezia graffite rattoun ratto (pantegana) per ricordare che a Venezia ci sono 5 topi per ogni veneziano (come si legge sulla guida!). Purtroppo, una realtà con cui deve fare i conti Venezia, causa la conformazione del territorio e la scomparsa delle colonie feline.

Ogni passo in questa splendida Venezia, regala scorci unici degni di essere osservati, ammirati, ricordati, fotografati. Percorrendo Strada Nova notiamo bizzarri camini che catturano la nostra attenzione e questa Venezia non finisce mai di stupirci...

A pochi passi da qui, nelle adiacenze della Chiesa di San Canciano nel sotoportego del Traghetto (13) si trova inciso in una colonna un veneto venezia graffite grande gelograffito che ricorda il grande gelo del 1864, Questa incisione spiega che i veneziani camminando sul ghiaccio riuscirono a raggiungere in processione fino all'isola di San Cristoforo (oggi unita all'isola di San Michele). Nell'angolo del sotoportego, non fatevi sfuggire le ancorete (piccole ancore) portafortuna;veneto venezia ancorete portafortuna sembra che per superstizione o per tradizione “coloro che sono in grado di toccare le ancore con le proprie mani non hanno ancora bisogno di essere traghettate al di là del canale che porta al cimitero, vale a dire non sono ancora morte. Toccare al passaggio sarebbe una forma di scaramanzia che allontana il momento del trapasso.” (da Venicewiki).

Una breve deviazione verso est del sestiere per raggiungere Calle della Testa, dove al civico 6216 ci aspetta il nostro prossimo obiettivo di questa “caccia al tesoro”: è la veneto venezia testa del boiatesta sulla casa del boia (14). Secondo la tradizione questa testa indicava l'abitazione dove viveva uno dei boia attivi nel XV secolo. Nella bocca aperta venivano inseriti i messaggi che riguardavano le pene di morte.

Vicino alla chiesa di San Canciano, proprio davanti alla farmacia, un osservatore attento (o come noi che stiamo andando alla ricerca di cose insolite) potrà notare un buco nel selciato (15),veneto venezia buco  selciato Teriaca questo era il punto dove si appoggiava il mortaio per la frantumazione degli ingredienti necessari per preparare la Theriaca* Fina, il famoso farmaco prodotto qui a Venezia.

Approfondimento:

* La theriaca o teriaca era un preparato farmaceutico, considerato un antidoto contro i veleni (o pozione miracolosa) quali i morsi degli animali selvatici, in particolar modo le vipere e i serpenti. Nel XVII secolo, Venezia era famosa in tutto il mondo per la preparazione della Teriaca, non a caso era rinominata per i suoi medicinali, un vantaggio datole grazie al commercio monopolistico dettato dalla Serenissima utilizzando le spezie importate dall'Oriente. Un periodo ricco e glorioso quello della produzione farmaceutica tutelato da leggi severe che dovevano garantire la qualità e l'esportazione. Un lavoro prestigioso quello dei farmacisti, le preparazioni erano considerate “nobil arte” e nei periodi fiorenti di questa produzione si potevano contare a Venezia 90 farmacie. Si legge anche che il Gran Khan della Cina volesse ampolle di questo antiveleno!

Prossima tappa è campiello Santa Maria Nova, al civico 5999 si trova un palazzo di raffinata bellezza, è veneto venezia homo selvaticus Ca' Bembo-Boldù (16) dove si trova la scultura dell'Homo Selvaticus, che ricorda il dio delle foreste dell'antica Roma. Viene chiamato “el vecio pien de peo” (il vecchio tutto peloso), una statua voluta dal nobiluomo Gianmatteo Bembo. Diverse le interpretazioni di questa statua, qualcuno ipotizza anche un enigmatico riferimento all'alchimia.

Alcuni scorci di questo sestiere e l'Altra Venezia prosegue dopo la galleria immagini.

  01 - Venezia - sestiere Cannaregio - Ghetto - scorcio.jpg 02 - Venezia - sestiere Cannaregio - Ghetto - dettagli.jpg 03 - Venezia - sestiere Cannaregio - Ghetto - dolci ebraicii.jpg 04 - Venezia - sestiere Cannaregio - scorcio.jpg 05 - Venezia - sestiere Cannaregio - casa Tintoretto.jpg 06 - Venezia - sestiere Cannaregio - scorcio.jpg 07 - Venezia - sestiere Cannaregio - campo de L Abazia.jpg 08 - Venezia - sestiere Cannaregio - Chiesa misericordia e Palazzo Lezze.jpg 09 - Venezia - sestiere Cannaregio - sampe ponte Santa Fosca.jpg 10 - Venezia - sestiere Cannaregio - Chiesa della Maddalena.jpg 11 - Venezia - sestiere Cannaregio - scorcio.jpg 12 - Venezia - sestiere Cannaregio - spezieria Ercole d Oro.jpg 13 - Venezia - sestiere Cannaregio - scorcio.jpg 14 - Venezia - sestiere Cannaregio - scorcio.jpg 15 - Venezia - sestiere Cannaregio - scorcio.jpg 16 - Venezia - sestiere Cannaregio - scorcio.jpg 17 - Venezia - sestiere Cannaregio - Ca d Oro.jpg 18 - Venezia - sestiere Cannaregio -campo SS. Apostoli.jpg 19 - Venezia - sestiere Cannaregio - Ca Bembo Boldu.jpg 20 - Venezia - sestiere Cannaregio - ponte S. Maria Nova.jpg 21 - Venezia - sestiere Cannaregio - sotoportego - tragheto - ancoreta.jpg

Il nostro itinerario prosegue e andiamo alla scoperta del

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Sestiere SAN MARCO

venezia sestiere san marco

È quello istituzionale dove hanno sede i palazzi del potere, è il più famoso, il più turistico e il più chic.

La visita di questo sestiere dipende da dove la vorrete iniziare, se proseguite da Cannaregio attraverso il Ponte Fondego dei Tedeschi (1) ve la raccontiamo qui di seguito, altrimenti se raggiungerete Piazza San Marco con il vaporetto (fermata San Zaccaria!) dovrete seguire questo itinerario al contrario!

Dal sestiere Cannaregio passiamo a quello di San Marco raggiungendo il ponte di Rialto, dove nella Salizada Pio X (2) (dalla parte di S. Bartolomeo) si trova il custode dei segreti della “droga divina”, ovvero una testa d'oroveneto venezia testa oro che altro non era che l'insegna della Spezieria alla “Testa d'Oro”, utile per chi non sapeva leggere e poterla così facilmente identificare, poco sotto si leggono frammenti di una scritta che cita la theriaca o teriaca, spiegata nel sestiere precedente.

A nemmeno 200 metri da qui si trova la veneto venezia chiesa san salvador pala argento Chiesa di San Salvador (3), affacciata all'omonimo campo. Vale una visita non solo per i pregevoli dipinti in essa conservati ma per una particolarità che succede soltanto 3 volte all'anno (dal 25 dicembre al 1° gennaio compresi, dalla domenica di Pasqua a quella successiva e dal 6 agosto – Trasfigurazione di Cristo – fino al 13 agosto compresi), quando il cambio di scena, come a teatro, un pregevole quadro del Tiziano lascia spazio all'esposizione di una pala d'argento, risalente al alla fine del XIV secolo composta da 5 elementi orizzontali, un capolavoro di rara bellezza. All'uscita della Chiesa di San Salvador vi consigliamo di notare sulla facciata, a sinistra, è conficcato un proiettileveneto venezia chiesa san salvador proiettile 6 agosto sparato dagli Austriaci, il 6 agosto 1849, durante il bombardamento contro la Repubblica di San Marco.

Una camminata verso Riva del Carbon, che si affaccia al Canal Grande, dove Ca' Loredan (4) (sede del Municipio di Venezia) custodisce due curiose particolarità: sulla seconda colonna da sinistra si trova veneto venezia uomo dalla pipa l'incisione dell'uomo con la pipa, che ricorda una curiosa leggenda di un pescatore di nome Biagio; invece sul muro a lato del palazzo, verso calle del Carbon si trova la targa che ricorda la prima donna laureata nella storia,veneto venezia targa  prima  donna  laureata qui nata nel 1646 era Elena Lucrezia Cornaro Piscopia, donna di grande erudizione, che purtroppo, con mio grosso rammarico, dimenticata o mai citata nei libri di storia!

Raggiungiamo poi campo Santo Stefano, ammirando scorci di questa parte di Venezia, bella ed affascinante (come Campo Manin, già Campo San Paternian). Campo Santo Stefano (5) è uno dei più vasti della città lagunare, tranquillo e suggestivo, ma quello che noi stiamo cercando si trova di fronte ad un negozio (civico 2800), ovvero le tracce della già menzionata teriaca, sulla pavimentazione noterete tre rinforzi circolariveneto venezia segni teriaca dove venivano appoggiati i calderoni per la preparazione della droga divina.

Prossima tappa è la Chiesa di Santa Maria del Giglio (6), visita a pagamento, di grande bellezza la facciata, vi consigliamo di prestare attenzione all'entrata della chiesa, si trovano sei mappe stilizzate in pietra, rappresentanti le località dove Antonio Barbaro (uomo di grande importanza nel 1600) svolse le sue attività principali a favore della Repubblica di Venezia: Candia, Corfù, Padova, Roma, Spalato, Zara. Custodisce al suo interno interessanti importanti reliquie (anche un pezzetto del velo della Beata Vergine) e altri pregevoli capolavori. Ma la cosa curiosa, che si aggiunge alla nostra “caccia al tesoro” è il suo veneto venezia campanile mozzato campanile mozzato, staccato dalla chiesa, altro non è che attualmente un negozio di souvenir, fu distrutto nel 1775 causa la sua pendenza considerata pericolosa, furono avviati lavori di ricostruzione ma i lavori si fermarono alla base.

Poco lontano si trova il famoso teatro La Fenice (7), bello ed affascinante da ogni angolazione lo si voglia guardare.

CONSIGLI UTILI

È possibile visitare il teatro all'interno e ammirare il Foyer, la Sala Teatrale, il Palco Reale e le Sale Apollinee. Prenotare questa esperienza è facile, basta un CLICK!

bottone mi interessa

Poi ci catapultiamo in un dedalo di calle dove si affacciano negozi di gran lusso o dove vengono messi in mostra abiti teatrali, nonché gioiellerie con oggetti di pregiata realizzazione, ma quello che cattura la nostra attenzione è quello che vende le divise originali dei gondolieri (8)veneto venezia negozio divise gondolieri (Merceria dell'Orologio o come scritto sulla targa “Marzaria de L'Orologio, 257 – vicino a Piazza San Marco) per circa 400 gondolieri presenti a Venezia, icona della città lagunare nel suo aspetto turistico e folcloristico, una scelta fashion che abbiamo apprezzato (siamo talmente curiosi che siamo entrati e chiesto alla commessa di fotografare queste divise dal fascino unico!).

Raggiungiamo poi piazza San Marco (9), famosa in tutto il mondo, bella, con un fascino senza tempo. Non staremo a raccontarvi di questa piazza gli aspetti turistici che troverete in qualsiasi guida, ma bensì vi indicheremo alcuni dettagli che abbiamo inserito nella nostra “caccia al tesoro”. Eccoli:

veneto venezia piazza san marco pili portabandiera - i pili portabandiera davanti alla Basilica di San Marco (che purtroppo non abbiamo visitato, causa code interminabili) simboleggiano i tre regni conquistati dai Dogi, ossia Cipro, Candia (l'attuale Creta) e la Morea (il Peloponneso dei nostri giorni), in epoca napoleonica si propose di abbatterli, in quanto venivano considerati simboli della tirannia, ma si decise di mantenerli e farli diventare il simbolo della Libertà, della Virtù e dell'Uguaglianza;

veneto venezia Palazzo Ducale libro pietra - osservate il Palazzo ducale (10) con un occhio diverso, al di là del suo fascino, uno splendore che sembra uscito dalle mani esperte di una merlettaia di Burano, ma invece è un libro in pietra, capitelli, sculture, altorilievi, sono stati concepiti come una pagina aperta di un libro da leggere. Il palazzo Ducale quale centro del potere contiene ben 600 immagini scolpite che rappresentano il Creato come specchio della grandezza divina, tra storia, mito, sacro e profano, allegorie ma anche lezioni morali;

veneto venezia palazzo ducale colonne rosa - uno sguardo alle colonne del Palazzo Ducale e noterete che soltanto due sono di colore rosa, la leggenda narra che il Doge apparisse qui, dove, oltre a celebrare le cerimonie, annunciasse anche le sentenze di morte (il rosa ricorderebbe il sangue dei condannati);

Uno sguardo al famoso ponte dei Sospiri (11),veneto venezia ponte sospiri uno degli scorci più fotografati di Venezia Dal Ponte della Paglia, anche se in molti non sanno perché è così chiamato. La tradizione popolare dice che il suo nome è attribuito al fatto che qui transitavano i condannati in attesa di giudizio e qui potevano dare un “ultimo sospiro” prima di essere rinchiusi nelle severe prigioni della Serenissima.

Alcuni scorci di questo sestiere e l'Altra Venezia prosegue dopo la galleria immagini.

Consigli utili

Volete vivere un'esperienza unica partecipando alla visita guidata a Palazzo Ducale e ammirare le sale che raccontano la storia dell'epoca d'oro della Serenissima? 

Prenotando il tour guidato di Palazzo Ducale, avrete incluso il biglietto con ACCESSO PRORITARIO e vi permetterà di saltare le interminabili code in biglietteria.

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  01 - Venezia - sestiere San Marco - salizada Pio X.jpg 02 - Venezia - sestiere San Marco - chiesa San Salvador.jpg 03 - Venezia - sestiere San Marco - scorcio verso il ponte di Rialto.jpg 04 - Venezia - sestiere San Marco - campo santo Stefano.jpg 05 - Venezia - sestiere San Marco - chiesa Santa Maria del Giglio.jpg 06 - Venezia - sestiere San Marco - chiesa Santa Maria del Giglio - dettaglio facciata.jpg 07 - Venezia - sestiere San Marco - scorcio.jpg 08 - Venezia - sestiere San Marco - teatro la Fenice.jpg 09 - Venezia - sestiere San Marco - chiesa San Moise.jpg 10 - Venezia - sestiere San Marco - abiti teatrali.jpg 11 - Venezia - sestiere San Marco - piazza San Marco.jpg 12 - Venezia - sestiere San Marco - i Mori.jpg 13 - Venezia - sestiere San Marco - Palazzo Ducale - dettagli.jpg 14 - Venezia - sestiere San Marco - Palazzo Ducale.jpg 15 - Venezia - sestiere San Marco - basilica San Marco.jpg

In questo nostro girovagare ci rimane da visitare l'ultima parte di Venezia, è il

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Sestiere CASTELLO

venezia sestiere castello

Una lingua di terra, una penisola protesa verso il mare, se è vero che Venezia viene rappresentata come un grande pesce, come scritto all'inizio, il sestiere Castello né è la coda.

Caratterizzano questo sestiere gli spazi più ampi, con zone residenziali dove i panni stesi su calle e campi hanno un loro appeal fotografico. Un fascino sobrio, dove vi accorgerete che lasciando il sestiere San Marco, molto frequentato e per l'appunto rumoroso e caotico, qui troverete silenzio e pace.

Andiamo alla scoperta del nostro primo obiettivo della “caccia al tesoro”, che si trova in campo Santi Giovanni e Paolo (2), dove sorgono la bellissima chiesa dedicata agli omonimi santi, è un grandioso esempio di architettura gotica veneziana, adiacente si trova l'ospedale civile di Venezia – la Scuola Grande di San Marco – un edificio rinascimentale che conserva il ricordo di un drammatico matricidio, se notate attentamente sulla parte del muro tra la porta d'ingresso dell'ospedale e la parte destra della facciata, a circa 30 cm da terra si nota una strana incisione, è la figura di un uomo con il cuore in manoveneto venezia uomo cuore in mano. Storia vera o leggenda, questa incisione ricorda questo tragico omicidio qui ricordato da un vecchio scalpellino. Non siamo impazziti ad avervi portati fino a qui, per un'incisione anche poco evidente, vale sicuramente una visita questa zona, poco conosciuta, ma che sicuramente merita di essere scoperta.

Prossima tappa qui al sestiere Castello è veneto venezia campiello santa giustina Campiello Santa Giustina detto de Barbaria (3), uno spazio raccolto e tranquillo, ci è piaciuto molto, suggestivo e pittoresco scorcio della fontana con adiacente il pozzo coperto e nel lato corto, l'oratorio, una costruzione dall'aspetto semplice, ma in questo contesto assume un suo particolare fascino.

Raggiungiamo poi San Francesco dalla Vigna (4), dove dalla guida leggiamo che si trova la cappella della visione di S. Marco, che purtroppo non riusciamo a vedere in quanto la chiesa è chiusa (visita su richiesta nell'orario di apertura). Nel caso riuscite ad entrarvi, dalle indicazioni lette, ci sono tantissime cose da vedere: lo straordinario orto del convento, la chiesa, una cabala musicale pitagorica... se riuscite a visitarla, fatecelo sapere!

Nei pressi di Calle Zorzi, nel sotoportego di Corte Nova (5),veneto venezia sotoportego corte nova pietra rossa è posta all'ingresso una lunetta con un'iscrizione che ricorda alcuni fatti prodigiosi legati alla Madonna, ma la cosa più curiosa è una pietra rossa, a ricordo del punto dove, durante l'epidemia di peste del 1630, fu posto un dipinto della Vergine con San Rocco (patrono degli appestati), San Sebastiano e San Lorenzo Giustiniani (protettori delle epidemie), qui nel sotoportego gli abitanti si radunavano per pregare. Quando l'epidemia cessò, fu messa appunto questa pietra rossa a ricordo.

Ammiriamo dall'esterno la veneto venezia Sede Gran Priorato  ordine di Malta sede del Gran Priorato dell'ordine di Malta a Venezia (6) (lo sapevate che è l'unica organizzazione al mondo con i privilegi di uno stato extraterritoriale?).

Una tappa romantica è quella che vi porterà in sotoportego dei Preti (7),veneto venezia sotoportego dei preti cuore verso la salizada del Pignater noterete sotto alla trave in legno un cuore di mattoni, a ricordo di un amore tra un pescatore ed una sirena, una leggenda che viene tramandata in questo luogo, c'è chi dice che toccandolo si vedrà realizzato il proprio desiderio entro l'anno.... tentar non nuoce!!!

Poco distante si trova la Pasticceria Alla Bragora (8) (Salizada Sant'Antonin, 3604), ambiente tranquillo che noi abbiamo scelto per una “dolce pausa”. Seduti nei tavolini interni, ci siamo gustati alcuni dolcetti tipici veneziani: zaeti (o xaeti, come si dice da queste parti), i bussolai buranelli e tanti altri. Buon rapporto qualità/prezzo!veneto venezia sosta  golosa  alla  Bragora

Ammiriamo dall'esterno la chiesa di San Martino, ma il nostro prossimo obiettivo è raggiungere l'arsenale (9), che ci appare maestoso ed imponente grazie alle mura di cinta, torri, un portale d'ingresso ornato da statue. Stiamo andando alla ricerca delle veneto venezia leone iscrizioni runiche iscrizioni runiche (caratteri grafici che comparvero già dal 300 d.C.) che sono poste su uno dei quattro leoni, le troviamo grazie ad una ragazza che le stava mostrando ad un amico. Guardano la facciata dell'arsenale, è il leone di sinistra che riporta iscrizioni runiche su entrambi i lati, questo a ricordo delle sue origini, che riconducono al porto del Pireo in Grecia e le scritte racconterebbero la sua storia legata a battaglie, conquiste, vincitori e vinti. Ammiriamo anche la bella meridiana posta su una torre dell'arsenale, ne siamo appassionati e quindi ogni occasione è buona per cercarle ovunque!

La statua di Giuseppe Zolli,veneto venezia statua giuseppe zolli in viale Garibaldi, è il nostro prossimo obiettivo. Posta all'interno dei giardini della Biennale (10), vi consigliamo di farci un giro attorno e vi accorgerete che da un lato si trova la statua di Garibaldi, ma alle sue spalle, si trova quella di un uomo, per l'appunto Giuseppe Zolli, una leggenda (una delle tante presenti qui a Venezia!), sta di fatto che questo fu posto come eterna guardia del corpo contro un dispettoso fantasma con la camicia rossa che molestava i passanti. Il fantasma altro non era che l'animo inquieto di Giuseppe Zolli, seguace dell'eroe dei due Mondi, che si sera prefissato di seguirlo e proteggerlo.

In campo de Ruga si trova il sotoportego veneto venezia sotoportego zurlin più basso della città: è sotoportego Zurlin (11), attraversandolo si raggiunge la corte omonima, un luogo leggendario dove si raccontano storie misteriose di fantasmi (a quanto pare, un classico ricorrente la presenza di storie di fantasmi e leggende in questa Venezia, vero!?!?).

La nostra ultima tappa qui a Castello è la pietra bianca di Campo San Pietro (12),veneto venezia pietra bianca campo san pietro posta dove il doge ed il Patriarca di Venezia si incontravano, questo perché fino al 1807 la Chiesa di San Pietro di Castello, che sorge nelle adiacenze del vialetto con la pietra bianca, era la Cattedrale di Venezia (la basilica di San Marco era la cappella privata dei Dogi). Perché fu posta questa pietra? Un punto di compromesso, per evitare al Doge l'umiliazione di recarsi fino alla soglia di questa chiesa e dall'altra parte, di ricevere il Doge all'arrivo in barca, la salvaguardia del potere temporale e spirituale!

Un vaporetto preso alla fermata San Pietro ci riporterà indietro, è una fresca serata di dicembre, il sole sta tramontando. Il vaporetto stracolmo di persone, ci obbliga a viaggiare all'esterno, con il vento fresco in volto, il profumo di salsedine che sale alle narici ci ricorda che Venezia ed il mare hanno un legame millenario, scorci unici che ammiriamo in questo tragitto, uno mozzafiato è quello che ci appare guardando verso Piazza San Marco e la chiesa di Santa Maria della Salute impreziosite soltanto dalla luce crepuscolare e dai lampioni.  

veneto venezia tramonto

Alcuni scorci di questo sestiere e l'Altra Venezia prosegue dopo la galleria immagini.

  01 - Venezia - sestiere Castello - scorcio.jpg 02 - Venezia - sestiere Castello - chiesa santi Giovanni e Paolo e Ospedale.jpg 03 - Venezia - sestiere Castello - scorcio.jpg 04 - Venezia - sestiere Castello - scorcio.jpg 05 - Venezia - sestiere Castello - sotoportego Corte Nova.jpg 06 - Venezia - sestiere Castello - scorcio.jpg 07 - Venezia - sestiere Castello - sotoportego dei Preti.jpg 08 - Venezia - sestiere Castello - Arsenale.jpg 09 - Venezia - sestiere Castello - Arsenale.jpg 10 - Venezia - sestiere Castello - Arsenale - meridiana.jpg 11- Venezia - sestiere Castello - scorcio.jpg 12 - Venezia - sestiere Castello - scorcio.jpg 13 - Venezia - sestiere Castello - scorcio.jpg 14 - Venezia - sestiere Castello - chiesa San Pietro in Castello - facciata.jpg 15 - Venezia - sestiere Castello - chiesa San Pietro in Castello - campanile.jpg 16 - Venezia - sestiere Castello - chiesa San Pietro in Castello.jpg

Insolita e magica Venezia! Ancora una volta non ci hai delusi....

  01 - ponte di Rialto dal Canal Grande.jpg 02 - palazzi storici dal Canal Grande.jpg 03 - palazzi storici dal Canal Grande.jpg 04 - palazzi storici dal Canal Grande.jpg 05 - scorcio dal Canal Grande.jpg 06 - Ponte dell Accademia dal Canal Grande.jpg 07 - chiesa Santa Maria della Salute dal Canal Grande.jpg 09 - palazzi storici dal Canal Grande.jpg 10 - palazzi storici dal Canal Grande.jpg 11 - palazzo storico dal Canal Grande.jpg 12 - palazzi storici dal Canal Grande.jpg 13 - piazza San Marco dal mare.jpg 14 - sestiere Castello dal mare.jpg 15 - sestiere Castello dal mare.jpg 16 - punta Dogana e piazza San Marco dal mare.jpg

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Dove sostare

nome località tipo sosta indirizzo note

VENEZIA

Area attrezzata camper VENICE CAMPER PARKING*

Via del Sorgo, 19 - Mestre (VE)

Custodita, videosorvegliata, allacci elettrici, carico e scarico

 *l'area camper ora è chiusa, vi consigliamo di sostare al Parcheggio Tronchetto situato all'ingresso di Venezia oppure:

Per altre soluzioni di sosta, potete consultare la nostra Web App camp.vacanzelandia.com

 

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