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Splendidamente essenziale: la Tenda

tenda da campeggio

Scoprire e riscoprire questo modo di "far campeggio" con questo strumento così versatile 

di Cesare Tomasini

In questo periodo di incertezza, nel quale il mercato dei veicoli per il plein air è in preda ad una bolla dei prezzi e contestualmente il mercato automobilistico è alle prese con variazioni epocali delle normative di omologazione, negli appassionati di campeggio riprende forza l’opzione TENDA. Vediamo di fare un po’ il punto su questo spettacolare strumento per il turismo all’aria aperta.

L’antichità del mondo e … la mia

1972 prima uscita tenda a casetta

In realtà la tenda è il modo più antico di praticare il plein air, esistendo praticamente da sempre visto che ha accompagnato gli spostamenti delle popolazioni nomadi; anche ai nostri giorni, per milioni di persone costrette a migrare la tenda è la casa. Messa in questo modo la cosa risulta poco attraente perché legata ad uno stato di necessità, ma il senso di questo richiamo è l’evidenziarne la versatilità.
Per parlare di vacanze, invece, preferisco legarmi ai ricordi personali. Era il 1972, io avevo 6 anni mentre mio fratello nemmeno 2, allorché i nostri genitori decisero di acquistare una tenda e passare alle ferie in campeggio; se ci fate caso era un periodo di transizione (come l’attuale) tra i frizzanti anni ‘60 dl boom economico e i problematici anni ‘70 segnati da crisi petrolifera, inflazione alle stelle, instabilità sociale.

1972 Tenda a casetta

L’entusiasta era papà, una vita negli scout, mentre la mamma vedeva più l’aspetto economico della scelta: a primavera andammo a Modena e tornammo a casa con una tenda Raclet a casetta a 6 posti (a noi piaceva star comodi !) in pesantissimo cotone, anche perché altri materiali non se ne trovavano. Decidemmo di fare qualche giorno di prova sulle rive del Lago di Garda, per Pasqua: piovve sempre, non fu un inizio facile, diciamo che fu un vero test!
Di seguito andammo quasi sempre in montagna, dove mediamente ogni anno capitava qualche temporale a volte memorabile, magari accompagnato da una bella grandinata: la tenda ne uscì sempre benissimo, però alla fine la mamma riuscì a convincere il babbo e acquistammo una roulotte, archiviando l’esperienza della tenda.

1973 tenda canadese
Ma questo formidabile strumento riapparì nella mia storia personale sotto altra forma: come per tanti giovani, passai dalla casetta ad una tenda canadese e poi a igloo, utilizzate principalmente nel corso dei miei giretti in moto. Questo per iniziare a mettere i puntini sulle “i”: se camper e caravan sono un mondo, la tenda è un universo!

L’universo tenda

1986 Il Tarp della naja telo tenda

Come sempre, cerchiamo di fare ordine. Potremmo classificare le varie tende per materiali: tela in cotone o in sintetico, struttura in acciaio, alluminio, vetroresina o tubi gonfiati ad alta pressione; oppure potremmo andare per forma: a casetta, a igloo, a cupola, a tunnel.

Classificazioni di questi tipo però ci portano poco lontano, la vera chiave di interpretazione a mio parere è l’utilizzo che si fa della tenda: quindi avremo tende da trekking o cicloturismo, tende da vacanza leggera (mototurismo, vacanze itineranti, weekend o brevi soggiorni in posti caldi), tende residenziali più o meno strutturate, tende tecniche da alpinismo. Un discorso a parte è da dedicare alle tende da tetto, che presentano peculiarità proprie; dei carrelli tenda, invece, per una volta non parliamo perché abbiamo ampiamente trattato l’argomento a più riprese.

Cosa ci possiamo fare con i vari tipi di tende

Tenda trekking pexels cliford mervil 2398220

Tende da trekking o cicloturismo

Si tratta di tende molto piccole, di solito uno o massimo due posti, in materiale sintetico e con paleria spesso in vetroresina, molto leggere, a volte ad un solo telo. Per inciso, le tende sono costituite solitamente da una camera interna e da un telo esterno, più pesante ed impermeabile: in questo caso si parla di “doppio telo”; qualora la camera interna non sia presente, si parla di tenda a telo singolo. Capita anche che il randonneur (termine francese per indicare chi fa trekking: elegante, vero?) utilizzi il Tarp: in sostanza si tratta di un telo singolo predisposto per essere usato in svariati modi, uno dei quali è fare da tenda picchettando i bordi a terra, tendendo corde alla vegetazione e impiegando i bastoncini come paleria. All’estremo opposto troviamo le tende ultraleggere fatte con materiali all’avanguardia e con prezzi … conseguenti, che permettono al camminatore di trovare rifugio la notte anche in climi molto sfidanti ma al contempo consentono di ridurre peso e ingombro dello zaino.

2004 Tenda igloo Moto

Tende da vacanza leggera

Come dicevamo prima, per vacanza leggera intendo il mototurismo, le vacanze itineranti, i weekend o i soggiorni di pochi giorni, preferibilmente in posti caldi. Nel primo caso, l’ingombro è un elemento determinante per la scelta perché lo spazio a disposizione a bordo di una moto raramente raggiunge quello della più piccola auto che possiate immaginare; nelle vacanze itineranti, magari con l’utilitaria (situazione classica da giovani aspiranti viaggiatori), il discrimine è invece la velocità nell’allestimento dl campo alla sera e nel levare le tende (appunto) al mattino, per quanto anche in quel caso l’aspetto dimensionale non è secondario. Parlare poi di weekend o brevi soggiorni in luoghi caldi equivale a pensare alla classica scappata estiva al mare, dove la comodità non è assolutamente un elemento fondamentale paragonato al rimanere da soli a bollire in città.

2001 Tenda igloo Vespa
Le reginette di questa tipologia sono tende a due o tre posti, in materiale sintetico e paleria in vetroresina, spesso abbastanza (talvolta molto) economiche anche se a doppio telo: in queste tende ci si rintana giusto per dormire, spesso talmente stanchi (viaggio o disco) che si dormirebbe anche sulla prima panca disponibile. Sono la tipologia più diffusa e, a ben vedere, quella che ha diffamato l’intera categoria delle tende: quando parlate di campeggio con qualcuno che non lo pratica, o parlate di tende con un caravanista o camperista, salta fuori immancabilmente la frase “per carità, no! Ho già dato” detta con scandalizzato disprezzo. Questo perché queste tipologie (igloo, canadesi) offrono praticamente solo un rifugio per dormire – nascono appunto per quello! - per cui costringono a cucinare all’aperto, forzano all’uso dei servizi del campeggio, che spesso nei luoghi di mare non sono al top, obbligano a contorsioni assurde per cambiarsi d’abito, diventano forni crematori quando finiscono sotto i raggi del sole.
Quindi sono così terribili? No, semplicemente scegliendole dobbiamo sapere che svantaggi ci danno a fronte dei vantaggi di ingombro, velocità, economicità: purtroppo molti giovani le acquistano semplicemente per quest’ultimo aspetto e quindi ne rimangono profondamente delusi.

2012 Tende igloo terremoto Emilia
Tende residenziali

Qui si apre un mondo! Le tende residenziali vanno da misure medie a misure anche molto grandi, ma costruttivamente abbiamo forme a tunnel, a serie di igloo, a casetta classica, a piramide. La struttura può essere in tubi gonfiati ad alta pressione, oppure in vetroresina magari accoppiata a tubolari in metallo, oppure completamente in tubolare metallico, soluzione sempre meno diffusa; la tela sarà sintetica leggera o media, oppure in cotone o ancora in misto cotone/sintetico pesante. Il tempo di allestimento è in genere abbastanza lungo e richiede almeno due persone: l’abitabilità va di pari passo, però, consentendo anche di soggiornare stando in piedi, cucinare e mangiare e quindi trascorrere al sicuro e protetti da freddo e pioggia anche le giornate di cattivo tempo o le serate un po’ rigide.
L’uso che si fa di queste tende, pertanto, è quello tipico delle vacanze in campeggio, magari anche in luoghi freschi e piovosi; l’abitabilità può essere molto abbondante e quindi la tipologia è molto indicata per le famiglie anche numerose. Sempre l’abitabilità e il tempo a disposizione per allestire e togliere il campo, fanno sì che si possa attrezzare l’interno con cucina, tavoli, comode brande per la notte e, eventualmente, anche un porta potti per quello che gli inglesi definiscono “your own business”.

2019 cucina minimalista
Purtroppo questa tipologia in Italia è molto sottovalutata, nonostante noi si abbia un clima generalmente molto adatto a questo approccio economico e di vero contatto con la natura: poi, girando per i campeggi, si vede che i centro-nordeuropei invece lo praticano molto più di noi quindi penso che alla fine sia un blocco più che altro culturale. Generalmente chi non ha problemi economici non ha remore a fare una vacanza low cost; al contrario, chi è in ristrettezze spesso riduce (o annulla) i tempi delle ferie, ma non vuole rinunce per non sembrare “povero”.

Tenda da alpinismo theplaidzebra comcredits theplaidzebra com
Tende tecniche da alpinismo

Un brevissimo accenno a questa tipologia specialistica, che personalmente non conosco se non per sentito dire: si tratta di veri e propri ricoveri utilizzati dai rocciatori, che vengono agganciati ai chiodi da arrampicata e permettono di riposare dalla fatica e dormire rimanendo in parete. Francamente non ho la più pallida idea di come siano fatte e di come sia possibile allestirle stando appesi alla roccia, ma soprattutto non riesco ad immaginare come uno faccia a prendere sonno in una situazione del genere!

2012 Tenda da tetto a gusci rigidi
Tende da tetto

Qui si esce un po’ dal seminato, sia per l’uso che se ne può fare e sia per la classe di prezzo, che è già di un ordine di grandezza superiore. Oltre a me, Monica Liverani ha parlato diffusamente su Vacanzelandia di questi strumenti per il plein air (approfondimenti sezione tende da tetto - clicca QUI), per cui non mi addentro troppo nella descrizione: diciamo che si dividono tra tende vere e proprie che si aprono a partire da una base rigida (un modello iconico è l’Air Camping) e tende costituite da due gusci rigidi che si espandono lasciando alla tela la funzione di riempire lo spazio che si viene a creare (una tipologia è la classica Maggiolina). Vorrei puntualizzare è che questi versatili oggetti si definiscono “da tetto” (dell’auto, ovvio), ma si possono usare tranquillamente su furgoni, carrelli, imbarcazioni e – persino – a terra. Magari ne riparleremo ancora in futuro.

Basta la tenda?

accessori camper

Per fare vacanze in tenda ovviamente non basta … la tenda! La scelta dei complementi è vastissima ed è molto influenzata dalle preferenze personali, ma anche dal tipo di tenda utilizzata e dalle condizioni ambientali e di trasporto che si andranno ad incontrare. Proviamo a fare un giro d’orizzonte basandoci sulle funzioni.

Dormire

Come s’è detto, questa è la funzione base della tenda, in qualsiasi condizione d’uso: se non ci si dorme, non è una tenda ma piuttosto un gazebo, un cucinotto, una veranda. Il fatto che la funzione sia “obbligatoria” però non significa che venga espletata nello stesso modo. Coricarsi bisogna, ma su cosa ci coricheremo? Nel caso del camminatore o in quelli del motociclista o del cicloturista, avremo o uno schiumato (tipo quelli in uso in palestra) o un materassino tecnico di basso peso, magari autogonfiabile; lo stesso materassino, invece, sarà superaccogliente e pesante nel caso il peso lo porti l’auto e la tenda sia il classico igloo estivo. Quando si passa alle tende residenziali, però, la scelta si allarga alle brande (lettini) da campo: sicuramente più pesanti ed ingombranti, offrono per contro un comfort decisamente superiore, oltre a staccare di parecchio il dorso dell’occupante dal suolo.
Oltre al “supporto” occorre però anche una coperta: se al mare d’estate ve la potreste cavare con un grosso asciugamano di spugna, in altre condizioni è necessario far ricorso ad un sacco letto; la forma può essere la classica ad astuccio oppure, per climi molto rigidi, la cosiddetta “mummia”, ovvero un involucro sagomato sulla forma approssimativa del corpo umano e corredato di un cappuccio in modo che rimanga esposto il solo viso. I materiali dei sacchi letto possono essere i più vari, ma quello che guida è la temperatura indicata d’utilizzo che, se non è da prendere alla lettera, però viene definita con prove normate e quindi è molto indicativa. La tela può essere sintetica, mista o in cotone: personalmente preferisco avere il cotone a contatto con il corpo, ma sono gusti personali: d’altronde sono disponibili lenzuoli appositi, in cotone, sintetico o seta, da utilizzare all’interno del sacco letto.

Vestirsi

Più la tenda è minuscola, più è difficile vestirsi e svestirsi, soprattutto quando non si può uscire per farlo in comodità. E questo potevo risparmiarmelo, direte! È ovvio. Sicuramente lo è però è bene dirselo perché sulla possibilità di vestirsi comodamente la tenda si gioca una bella fetta di reputazione e, diciamocelo, di impopolarità. Quindi, se si soggiorna per periodi più lunghi, non è da scartare l’idea di tribolare un po’ di più nel montare una tenda residenziale – anche non necessariamente grandissima – per poi godere del privilegio di vestirsi e svestirsi comodamente. Tra l’altro esistono armadi in tela pieghevoli che consentono di gestire molto bene anche il vestiario vero e proprio: noi ne abbiamo uno e possiamo garantirvi che è un buon acquisto. Un’altra possibilità è quella di studiare la disposizione dei capi in sacche e valigie in modo che siano come cassetti di un comò: poi questi “cassetti” verranno stivati in tenda o in auto (se non la si usa diversamente). A tal proposito, un consiglio sempre valide è di prendere una tenda di capienza leggermente superiore all’effettivo equipaggio: quindi una coppia pendendo una tenda a 3 posti avrà lo spazio per riporre un po’ di materiale all’interno, anche durante la notte.

Sedersi

Vi sembra strano? Eppure la possibilità di sedersi e rilassarsi leggendo un bel libro o bevendo una bibita, cose che sembrano normali, sarà un duro rimpianto se non l’avete considerato in anticipo. Sedersi in terra, stravaccarsi … fa molto “country”, ma non troverete facilmente un tronco tagliato dove sentirvi un pioniere del vecchio West e allora una bella poltroncina da campeggio CE VÓ! Anche qui tanti modelli, a seguire le preferenze dei deretani e delle schiene dei campeggiatori: noi utilizziamo normali poltroncine, “da regista” in camper per questioni di stivaggio ma “classiche” in tenda, a cui affianchiamo un paio di sgabellini dove mettere i piedi per il relax, appoggiare oggetti da tenere a portata di mano o sedersi se il posto nella tenda è poco (tipo quando piove).

Mangiare

Se si tratta di un week end non ci sono problemi, un panino e poi bar, pizzeria ecc. Ma se il periodo è più lungo, è necessario pensare anche alla cucina e qui, in caso di tenda residenziale, l’accessoristica non ci fa rimpiangere nemmeno il più blasonato dei motorhome: sono disponibili mobiletti pieghevoli di tutti i tipi, a cui potete accoppiare tradizionali fornelli a bombola di gas o fornelli con bombolina usa e getta o ancora piastre ad induzione o fornelli elettrici, colonnina di corrente permettendo. Alcuni mobili cucina permettono anche di usare una sorta di lavabo, sempre utile in tenda nonostante i servizi del camping: l’alimentazione di questi lavabi al giorno d’oggi non è più un grosso problema grazie a pompette ricaricabili con USB e rubinetto integrato. Quindi, se con un igloo dovrete adattarvi a prepararvi i pasti davvero “all’aria aperta”, in una tenda residenziale potrete ricavarvi un ambiente adeguato. Piccolo aneddoto personale: mia mamma, vera “razdora” emiliana, negli anni ‘70 in una tenda a casetta riusciva ad allestire pranzi pantagruelici a cui partecipavano sempre compagnie numerose! E le chiamavano vacanze.

Toilette

Argomento molto scottante per chi pratica la tenda! Sicuramente è importante essere sufficientemente rustici da utilizzare al massimo i servizi del camping, però se uno non è “rustico” che fa? Se si ha una tenda residenziale si fa come me, ovvero si attrezza una zona della tenda, opportunamente oscurabile agli sguardi altrui, dove installare un porta potti, come accennato anche nella descrizione delle tende residenziali. Se invece come toilette si intendono le lunghe ed elaborate lavorazioni a cui si sottopongono le campeggiatrici per far colpo sui rudi campeggiatori, beh basta un beauty case ed uno specchio ed anche una tenda igloo può diventare un laboratorio di trucco e parrucco.

Concludendo! (come diceva il vecchio Mike ...)

campeggio tende

La tenda, questo strumento così bistrattato che praticamente solo Vacanzelandi@ si ostina a proporre come valida possibilità per praticare il plein air, ancora non convince la maggioranza degli italiani. É necessaria una grande dose di onestà intellettuale, senso della misura e fiducia in se stessi per prenderla in considerazione come alternativa alla caravan, figuriamoci rispetto a quel feticcio che è diventato il camper.
Non è il primo intervento qui su Vacanzelandi@, spero che a forza di parlarne qualcuno prenda coraggio perché adesso ve lo dico chiaro e tondo: il vero campeggiatore è quello in tenda!

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