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La borgogne.......è veramente un luogo?

- seconda parte -

segue da pagina precedente

francia_abbazia_FontenayL'esatta metà del viaggio la "festeggiamo" con un giro ricco e a lungo raggio: raggiungiamo Fontenay (F), un'antica e florida abbazia (sempre cistercense) che fu smantellata in seguito alla Rivoluzione Francese e poi venduta ad un privato che ne fece una cartiera; fortunatamente un secolo fa un discendente, molto più illuminato dei suoi predecessori, ne colse il potenziale artistico e culturale e smantellò la fabbrica restaurando l'abbazia. Il luogo è molto bello, nella valletta di un torrente in mezzo a prati e boschi, il sito è curatissimo e scopriamo anche che l'abbazia vantava un primato nella meccanizzazione della metallurgia, insomma una specie di CNR medievale.

 

Lasciamo Fontenay in direzione di quello che dovrebbe essere il sito della gallica Alesia. Brevemente la storia è questa: Cesare batte Vercingetorige e lo costringe a rinchiudersi nella città di Alesia, i romani stringono l'assedio costruendo un anello fortificato: le tribù galliche si riuniscono a Bibracte e partono in soccorso di Vercingetorige, sicure di stritolare le poche legioni di Cesare che a questo punto sono tra due fuochi e in forte inferiorità numerica. Graziefrancia_Flavigny-sur-Ozerain all'addestramento, alle opere fortificate ed alla loro volontà di ferro, i romani invece sbaraglieranno i galli dopo giorni di lotta e questo episodio di fatto chiude le guerre galliche.

A tutt'oggi non si sa con certezza dove fosse Alesia, ma i francesi avevano bisogno di un sito per quest'evento fondamentale della loro storia nazionale e l'hanno definito, costruendoci il consueto Ludopark; io, che di nome faccio Cesare, arrivato nel parcheggio non me la sono sentita di entrare, sentivo forte puzzo di fregatura. Se avessi avuto i figli con me avrei sicuramente provato ma essendo solo noi due non ci abbiamo investito tempo.

Lì vicino, invece, c'è un bellissimo paesino, Flavigny-sur-Ozerain (F), famoso per le sue caramelline all'anice prodotte da una storica azienda artigianale: il paese vale sicuramente la pena di essere visitato, ricorda molto certi paesi minori del centro Italia. Semplicemente da vedere.

 

Sulla strada del ritorno ci fermiamo a Semur-en-Auxois (F), cittadina con fama d'essere imprendibile e chiave di accesso a gran parte della Borgogna. A parte la bella Collegiale gotica, vale la pena girare per le strade del centro, godendo dei paesaggi che si hanno dalle mura; molto bella anche la passeggiata sulle rive del fiume, nella zona del lavatoi e dei vecchi ponti, con vista sugli imponenti torrioni.

 

francia_Semur-en-Auxois

francia_saint_pere_scorcioIl ferragosto, dopo la Messa a Vézelay, visitiamo il villaggio di Saint-Père (F) che, a dispetto dei pochi abitanti che lo abitano, è molto frequentato dai turisti e buona ragione perché è veramente bello, un piccolo gioiello di pietra che sembra rimasto fermo a secoli fa.francia_Corbigny

 

Dopo questo decidiamo di vagabondare senza meta nel Morvan: seguendo a caso le stradine che lo attraversano si passa in tunnel di alberi rigogliosi, si scoprono minuscoli villaggi, fattorie e torrenti. Si ha veramente la sensazione di perdersi, ma poi alla fine l'area non è immensa e quindi da qualche parte si sbuca; noi sbuchiamo a Corbigny (F), a sud di Clamecy e sinceramente se ne poteva fare a meno: un bel paese ma nulla più, negli ultimi giorni ci siamo abituati a ben altro!

 

Per il giorno successivo ci siamo riservati una cittadina con un nome forse tra i più intriganti: Avallon (F). In effetti non ha nulla a che vedere con la Avalon di Re Artù, ma il posto vale sicuramente la visita: anche qui una bella chiesa, dedicata a San Lazzaro (proprio quello risorto da Gesù) e poi un centro interessante e pieno di vita. Da non perdere anche la vista dagli imponenti bastioni.

 

francia_avallon

francia_Chateau-ChinonVogliamo completare la conoscenza del Morvan e quindi ci dirigiamo verso Château-Chinon (F), descritto su molte guide in termini entusiastici: cittadina di montagna, la troviamo francamente senza attrattive di rilievo, anzi un po' troppo pretenziosa con il suo municipio ridondante e fuori luogo, certamente sogno di grandezza di un suo sindaco. Chissà se l'incongruo edificio fu commissionato da François Mitterrand, primo cittadino per svariati lustri prima di diventare Presidente della Repubblica.

 

Attraversiamo bei paesaggi, foreste e laghi e infine arriviamo a Saulieu (F) che, contrariamente alla precedente cittadina, conserva un bel centro ancora vivo e molto piacevole (da vedere soprattutto i capitelli romanici della chiesa, uno spettacolo!).

 

francia_Saulieu_capitello

È nuovamente domenica, non rimane che l'ultima settimana davanti: l'indomani lasceremo il campeggio per le ultime visite e quindi decidiamo di farci una lunga, rilassante passeggiata sull'alzaia del Canal du Nivernais: pur in presenza di una nuvolosità diffusa che appiattisce tutto, godiamo davvero di questa camminata che attraversa paesaggi dolci e affascinanti. Siamo portati a pensare di aver sbagliato tutto prendendo il nostro barchino, la Borgogna si fa godere sicuramente di più dal sellino di una bici: facciamo tesoro per una prossima volta e … per chi si lascerà consigliare da noi!

 

francia_Canal du Nivernaisfrancia_Noyers

Il lunedì ci vede uscire dal campeggio (che bello che era!) con la nostra roulotte per far rotta su Ancy-le-Franc; strada facendo facciamo tappa a Noyers (F), carinissimo villaggio che sembra rimasto fermo a due secoli fa: non ci sono particolari monumenti, è semplicemente tutto molto armonico mancando elementi di rottura. Oddio, la rottura c'è: in effetti il centro è apertissimo ai veicoli e l'andare e venire di automobili e furgoncini rompe parecchio, forse la chiusura del centro avrebbe più senso qui che in altri contesti. Comunque il luogo vale una sosta, veramente molto bello.

francia_Ancy-le-Franc_castello

Ad Ancy-le-Franc (F) l'attrazione invece è il castello con il suo parco: si tratta di un complesso in ottimo stato di conservazione e gestito da una società finanziaria (si diceva che con la cultura ci si può guadagnare, vero?). L'edificio è famoso per essere espressione fisica dei concetti di perfezione architettonica rinascimentale di stampo italiano. L'autore è l'architetto bolognese Sebastiano Serlio, pochissimo noto ai più ma autore di una corposa opera in sette volumi sull'architettura, edita nella prima metà dal XVI° secolo; Ancy-le-Franc fu il capolavoro dell'artista ed è effettivamente una cosa bella da ammirare a lungo, assolutamente consigliabile!

francia_scorcioA questo punto abbiamo Digione nel mirino e ci buttiamo a sud, anche se decidiamo di accamparci presso la città di Dole (F), giusto al di là del confine della Borgogna: siamo nella Franca Contea, dipartimento del Giura! E, visto che ci siamo, ci prendiamo un po' di tempo anche per visitare la città che fu la patria di Pasteur. Niente di fenomenale ma gradevole, soprattutto passeggiando alla sera tra i numerosi canali e fiumi che qui si incrociano: salendo in battello qui potremmo sbucare nel Reno, nel Rodano … emozionante!

Ed infine (non proprio infine ma quasi) eccoci nella capitale Digione (F) o, come si ostinano a chiamarla i locali in spregio all'italico idioma, Dijon. Approfittando dell'auto arriviamo in un parcheggio sotterraneo adiacente al Palazzo Ducale e quindi uscendo dalla caverna siamo già pronti, Olympus al collo, per vedere le cose più interessanti. E qui ce ne sono parecchie! Non volendo scrivere una guida alternativa di Digione, ci limitiamo a dare qualche spunto di monumenti che ci hanno particolarmente colpito.

Sicuramente il Palazzo Ducale, con l'antistante piazza semicircolare, è uno spettacolo di simmetria e perfezione, ma anche addentrandosi e camminando nella parte più antica del palazzo si possono vedere cose eccelse come le cucine, la torre Filippo il Bello … insomma quello che una guida vi suggerisce, visitatelo, ne vale sicuramente la pena.

 

francia_digione_scorcio

Anche la chiesa di Notre-Dame è veramente particolare: la facciata è assolutamente anomala, si fatica a capire che sia una chiesa; meno interessante è il meccanismo dell'orologio, se non fosse per la sua storia che vi invito a leggere nelle guide turistiche.

 

francia_Tournus A noi ha molto colpito anche la cripta alto-medioevale della Cattedrale: l'atmosfera è, come spesso nelle cripte, molto suggestiva ma non perdetevi i capitelli, soprattutto quello con la simbologia della preghiera … qualcosa di particolare! Insomma, vedete cosa vi ispira: Digione era la capitale del grande Ducato di Borgogna, mica un paesino bau-bau/micio-micio!

L'indomani altra partenza, questa volta con meta Grenoble: strada facendo visitiamo – davvero – l'ultimo luogo in Borgogna, Tournus (F). Questa era un'altra sede abbaziale, adagiata sulle sponde della Saône: del nucleo antico rimangono parecchie testimonianze e consiglio la visita della chiesa principale perché qui si può toccare con mano come molti di questi edifici assolvessero anche al compito di torri di avvistamento e difesa; a Tournus si può visitare tutto l'avancorpo della costruzione e quindi vedere l'interno della navata da aperture poste al livello della volta, e poi far spaziare lo sguardo tutto all'intorno dalle feritoie delle mura, molto bello!

 

Come detto, ripartendo ci dirigiamo a sud perché l'ultima tappa sarà al santuario di Notre Dame de la Salette, nell'Isère, ma questo non c'entra con la Borgogna.

 

francia_scorcio_caravan

Mi scuso se da un diario di viaggio è uscito un romanzo d'appendice: posso assicurare che ho fatto comunque un grosso lavoro di sintesi, quindi la morale è che la Borgogna è sì un vino, ha a che fare con le lumache, addirittura vanta una senape ottima e ma è soprattutto una bellissima regione che vale assolutamente la pena d'essere visitata.

 

Buon viaggio.

Angela e Cesare

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