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Diario di viaggio in camper: Bretagna 2014

dal Mediterraneo all'Oceano Atlantico

bretagna2014

Ecco la vacanza di Mauro G., un amico di Vacanzelandi@, che, in compagnia dell'amico Pino ognuno col proprio camper e famiglie, ci porta alla scoperta della Bretagna.

Attraverseranno innumerevoli città e paesini caratteristici francesi: Tolosa, Bordeaux, Blaye, Ile d'Oleron, la Rochelle, Noirmoutier, Vannes, Nevez, Quimper, Penmarc'h, Punte du Van, Ekmul, Locronan, Pleyben, Roscoff, Treguier, St Malo, Mont Saint Michel; per un totale di 4597 km.

61 percorsoPercorso totale 

- prima parte -

Formato del GPS 0° 0' 0" (abbreviato: in questo diario per praticità sono stati tolti gli apici, prima viene la latitudine nord poi la longitudine est oppure west)

1 ago - Partenza da Lucca alle 10,30 con Pino. Tutta autostrada fino a Diano Marina (IM). Arrivo alle 15. Mettiamo giù le bici e andiamo in paese a fare un giro sulla passeggiata a mare. Tempo bello e tiepido. Cena e alle 23 arriva Paolo da Lucca.

Sosta: P in AA "Oasi Park" a pagamento (43 54 25n - 8 4 16,4e). km. 280

2 ago - Partenza da Diano alle 9. Tutta autoroute con lunghe file alle tre barriere francesi. Un'ora per fare 30 km! Pranzo in una assolata area di servizio autostradale. Usciamo a Aix en Provence facendo la bella strada che attraversa la Camargue. La nostra meta è la chiesa di Maguelonne nella laguna poco prima di Sete (F). La strada finisce in un grande parcheggio con la sbarra per sole auto. Niente camper. Il camping vicino è completo ed anche l'AA di Cournon lì vicino. Gli stalli di sosta per auto sono troppo stretti e corti quindi, a malincuore, non ci resta che rinunciare. Si prosegue. La logica del navigatore prevede l'attraversamento del centro storico di Sete fino a raggiungere la sommità del promontorio, sotto le mura del castello, per poi ridiscendere sulla circonvallazione che abbiamo lasciato poco prima in basso e riprendere la direzione Beziers. Pazzesco (regola primaria: non seguire ciecamente il navigatore, ma orientarsi prevalentemente con i cartelli stradali!). Percorriamo la stretta striscia di terra che separa il mare dalla laguna interna (Bassin de Thau) per arrivare alla AA sul mare (43 22 1,1n - 3 36 55e). Ci sono pochi posti e poi è tutto pieno. Proseguiamo di 10 km per arrivare alla AA di Marseillan-Plage (43 19 6,2n - 3 25 51,6e), dietro l'Ufficio Turistico, vicinissimo al centro. Cena e dopo facciamo una bella passeggiata nel centro affollatissimo di giovani e pieno di negozi sfavillanti. Arriviamo fino sulla spiaggia a vedere il mare nero che riflette il cielo stellato e poi andiamo a nanna perché siamo stanchi morti.

Sosta: P a Marseillan-Plage in AA (43 19 6,2n - 3 25 51,6e) con sbarra automatica. Rilascia il ticket per uscire dopo aver pagato (esclusivamente con carta bancomat, niente carte di credito senza PIN). Tempo bello tutto il giorno, nella nottata breve pioggerella che dura poco. km. 476

3 ago - Stamani sveglia con tutta calma. Prepariamo le bici e facciamo di nuovo in giro in centro. Molto diverso da ieri sera, adesso c'è poca gente e la maggior parte dei negozietti è ancora chiusa. Qui si vive di sera! Andiamo fino alla bella spiaggia e troviamo qui tutta la gente che ieri sera era in passeggiata. Bell'arenile con sabbia fine e libera da infrastrutture e stabilimenti balneari. Solo un piccolo chiosco per bibite e pedalò a noleggio. Le dune che separano la spiaggia dalle case sono protette dall'invasione della gente e si attraversano solo con percorsi obbligati così da mantenere intatta la flora riparia. Arriviamo con le bici fino al porticciolo, lindo e ordinato e poi dopo un breve passaggio dal market ritorniamo ai camper. Apriamo i tendalini e pranziamo tutti insieme riparati dal sole. Chiacchiere e pennichella e poi alle 17 partenza per Tolosa (F) via autostrada. Breve sosta al punto del belvedere di fronte alla cittadina di Carcassonne per ammirare le possenti mura merlate e le numerosi torri con tetto a cono luccicanti al sole. Arriviamo a Tolosa percorrendo la "periferique" ovest fino al quartiere di Blagnac e poi a Beauzelle usciamo per andare al punto sosta in paese. Siamo molto vicini al Centro Visite Aerospaziale dove domani andremo a vedere l'Air Bus 380. Sono le 20 e comincia a piovere. Siamo in un parcheggio molto tranquillo di fronte ai campi sportivi a margine di Beauzelle. Passa la "Gendarmerie", dà uno sguardo e se ne va. Bene. Ceniamo nei camper, poi un po’ di TV e quindi a nanna.

Sosta: P a Beauzelle, piccolo villaggio poco a nord di Tolosa, in parcheggio libero, alberato, illuminato, con abitazioni vicine, senza servizi, ma vicinissimo al Centro Visite Aerospaziale A380, stasera piove (43 39 42,3n - 1 22 55,4e). km. 232

4 ago - Ha piovuto tutta la notte, ma è stata molto tranquilla, controllata dalla gendarmeria un paio di volte. Partiamo da questo tranquillo villaggio alle 9 per recarci al parcheggio dell'Airbus A380 distante solo 3 km. Abbiamo la prenotazione per la visita alla linea di montaggio ed alle officine di allestimento degli interni per le ore 14. Cerchiamo di anticiparla, ma niente da fare, tutto completo.

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Le Dune di Pilat

Andiamo allo shopping-center a guardare un po’ di roba che riguarda la linea dei vari aerei. Facciamo un po’ di spesa acquistando alcuni gadget esposti al centro aerospaziale, poi torniamo ai camper a fare due chiacchierare, a leggere un po’ e poi alle 12,30 il pranzo. Relax fino alle 13,30. Ci rechiamo all'ingresso con la prenotazione fatta per tempo dall'Italia e alle 14, con precisione svizzera si forma il gruppo per la visita. Solo in francese! Ci danno due foglietti con qualche notizia in italiano e niente più. Comunque il percorso è molto interessante.

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Le Dune di Pilat

Le dimensioni dell'AirBus 380 sono impressionanti ed il sistema di assemblaggio dei vari tronconi che vengono da mezza Europa (escluso l'Italia!) è altamente tecnologico. Proibito qualsiasi foto o ripresa!. Merita la visita, questa dura 90 minuti e quindi verso le ore 16 partiamo in direzione Bordeaux (F) via autoroute, fermandoci un paio di volte a riposare lo spirito. Da Bordeaux proseguiamo in superstrada fino alle Dune di Pilat. I parcheggi sono tutti pieni. I campeggi vicini e l'area di sosta di Petit Nice stracolma.

Sono ormai le ore 20. Prendiamo la strada in direzione sud e dopo alcuni km ci fermiamo in uno spiazzo assai grande dove sono sistemati già alcuni camper per la notte. Ci dicono che non ci sono problemi. Ceniamo e poi dopo un po’ di chiacchiere andiamo a nanna. Speriamo che la gendarmeria sia tollerante questa notte.

Sosta: P a sud delle Dune di Pilat in uno spiazzo a lato strada D218 (44 30 51,1n - 1 14 9,1w). Il tempo si è rimesso al bello dopo le 16. Km. 310

5 ago - Ci spostiamo da questo sito per andare al parcheggio a pagamento delle Dune (44 35 53,6n - 1 11 50,7w). Alle 9,30 siamo con i piedi sulla sabbia e saliamo fino alla sommità. C'è il sole. Siamo in contemplazione di questa fenomeno della natura che si innalza fino a 110 metri sul mare per una lunghezza di oltre due km ed ogni anno spostandosi verso l'interno ingoia metri di pineta.

Una montagna di sabbia dorata con vista sull'Oceano da una parte e dall'altra sul mare verde del bosco. Dopo un bel po’ discendiamo e ci rilassiamo all'ombra degli alberi nel parcheggio dei camper (no pernottamento perché alle 22 chiude la sbarra). Pranzo e ancora relax ombreggiato, poi alle 17 prendiamo la strada per Bordeaux. Troviamo un po’ di traffico, ma raggiungiamo facilmente il campeggio sul lago. Sistemazione in piazzola (un po’ cara a 32€). Docce calde e lavaggi vari. Cena sotto il tendalino, chiacchiere e poi alle 23,30 tutti a nanna.

Sosta: P a Bordeaux al camping "Bordeaux du Lac" (44 53 51,,1n-0 34 58,2w). Tempo bello. Km. 85

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Bordeaux

6 ago - Spostiamo i camper nel parcheggio di attesa all'ingresso del camping in previsione di partire nel tardo pomeriggio e per non pagare un giorno in più la direzione ci consiglia di fare così. Mettiamo giù le bici e con 6 km di pista ciclabile tutta pianeggiante raggiungiamo il centro di Bordeaux. Mentre ammiriamo il lungofiume della Garonne passa in lungo battello da carico con sopra un'ala dell'Airbus 380 diretto via fiume a Tolosa. Bella coincidenza! Con le bici non ci si stanca mai di pedalare per tutta la città.

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Blaye

La porta de la Grosse Cloche, la Piazza della Borsa con la sua fontana ad acqua nebulizzata per rinfrescarci passandoci in mezzo, la chiesa di Notre Dame, l'immensa Place des Quinconces e la Cattedrale di St André immensa chiesa del XIII secolo. Molto bella la chiesa di St Croix con una ammirevole facciata in puro stile romanico per nulla rimaneggiato e con la patina suggestiva del tempo. Consumiamo un discreto pasto in uno dei numerosi ristorantini della parte bassa gestito da marocchini che ci danno un assaggio gratuito dell'ottimo vino rosso di Bordeaux. Rientriamo alla base facendo a ritroso il percorso in bici. Il tempo è sempre stato discreto, non caldo, ma temperatura tiepida.

Partenza direzione nord sul bordo dx dell'estuario della Gironda. Breve deviazione per andare a vedere la bella cappella dei Templari di Magrigne (45 3 13,9n - 0 28 46,2w) sulla D 137 semplice ed austera. Riprendiamo strada per arrivare a Blaye (F). Antica cittadina posta a protezione del grande fiume che cambia nome quando la Dordogna e la Garonne incontrandosi dopo Bordeaux si uniscono formando così l'estuario della Gironda. Fortificata dal grande ingegnere militare Vouban alla fine del '600, con una cittadella munita di cannoni e piazzeforti si protende sull'acqua a proteggere la navigazione fluviale. Il posto camper si trova proprio sotto le mura seicentesche. Sono ormai le 17,30 e ci rimane il tempo di parcheggiare ed entrare nel fortilizio per visitarlo comodamente. Ingresso libero perché all'interno ci sono abitazioni, botteghe ed anche un piccolo Camping Municipale con pochi posti. Bel sito panoramico dove lo sguardo arriva fino alla foce e Blaye quindi al mare. Rientriamo ai camper per la cena. Il giorno si fa sempre più lungo, adesso alle 21,30 è ancora giorno. La bassa marea è al minimo lasciando le barche adagiate sulla melma del fondo nel porticciolo.

Sosta: P a Baye in punto sosta riservato ai camper ma senza servizi (45 7 31,6n - 0 39 57,5w). Tempo nuvoloso, ma senza pioggia. Km.50

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Chateau d'Oleron

7 ago - Partenza da Blaye alle 9 per inoltrarci nell'Ile d'Oleron (F). Assai traffico sulla strada. Percorriamo il lungo ponte di collegamento alla terraferma e ci fermiamo a Chateau d'Oleron, la cittadina più grande dell'isola.

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Faro di Chassiron

Park al Market Super U dove sono alcuni camper, scendiamo le bici e andiamo nel centro storico fino alla cittadella fortificata dal solito Vouban con grandi e possenti bastioni con fossato e ponte levatoio. L'interno però è chiuso in preparazione di una grande scenografia per la festa di sabato prossimo. Bei baluardi con fortificazioni attive (cannoni) e passive con profondi fossati che all'occorrenza si riempivano con acqua di mare. Adesso i terrapieni sono dei meravigliosi prati d'erba perfettamente rasata con alberelli che danno ombra e tanta tranquillità. Rientriamo ai camper per il pranzo, poi prendiamo l'unica strada che percorre l'isola fino a raggiungere il faro sulla Pointe de Chassiron, alto, nero e bianco a strisce orizzontali che punta verso il cielo. Grandi parcheggi, ma c'è il mondo intero a visitare questo sito che fronteggia l'Oceano. Non riusciamo a salire alla lanterna per la fila chilometrica in attesa. Dopo aver gironzolato intorno riprendiamo strada per uscire dall'isola dirigendo verso La Rochelle dove c'è la AA per la notte. Sono le 19,30 e ci sono già numerosi camper sul manto erboso. Ci sistemiamo anche noi, apriamo i tendalini come fanno tanti altri e ceniamo fuori tutti insieme riparati dalla rugiada che qui si fa sentire. Sempre più tardi arriva la notte.

Sosta: P a La Rochelle in AA con ingresso a sbarra automatica ed erogatore di ticket (46 9 10,24n 1 8 23,9w). Tempo tra il bello e il variabile con temperatura piacevole tutto il giorno. Km. 110

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Chateau de Guignardiere parch

8 ago - Partenza dalla Rochelle alle 9 senza visitarla perché già vista recentemente. Percorriamo la strada costiera D10 per immetterci sulla D949 e parcheggiare davanti allo Chateau de Guignardiere (46 28 29,3n - 1 30 32,3w) per una visita lampo. Bel parco verde con alberi secolari, ma piove! Proseguiamo oltrepassando il lungo ponte a schiena d'asino che immette sull'isola di Noirmoutier. Deviazione a dx subito dopo per andare a Le Gois (F) dove parte la strada D948, che attraversa la Baie de Bourgneuf (passage du Gois) che per due volte al giorno viene sommersa dall'alta marea (46 56 1,3n - 2 8 53,1w). Il parcheggio per assistere allo spettacolo è già pieno. Un'auto dei gendarmi impedisce la prosecuzione perché adesso l'acqua è già alta, la marea montante nasconde la strada e lascia intravedere sole le piccole isole artificiali lungo il percorso che anticamente servivano a coloro che venivano sorpresi da questo fenomeno e l'unico scampo era quello di salire su queste piattaforme in attesa della bassa marea (sei ore!) o di qualcuno che li prelevasse con la barca. Ripartiamo che l'acqua è a poche decine di centimetri dal piano del parcheggio. Arriviamo a Noirmoutier (F), grande traffico incolonnato, ma le chiare indicazioni stradali (oltre al GPS) ci portano brevemente alla AA a pagamento vicinissima al centro. La sosta a pagamento è dalle 22 alle 9 di mattina il giorno è gratis. Ci sistemiamo e poi andiamo a fare una bella passeggiata in centro. E' molto turistico e vivo di gente che passeggia tra mille negozietti, ma l'ambiente è socievole e marinaresco. C'è anche il sole e a tratti è anche caldo. Rientriamo per la cena. Ceniamo dentro perché adesso si è alzata una brezza gelida. Un po’ di notiziario italiano, un filmetto e poi a nanna con la coperta tirata sotto il mento.

Sosta: P a Noirmoutier in AA a pagamento dalle 22 alle 9 (47 0 1,6n - 2 15 4,3w). Vicinissima al paese, illuminata e in parte asfaltata. Km. 193

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Noirmoutier: strada in alta e bassa marea

9 ago - Partenza rapida alle 9 per andare a vedere la bassa marea che lascia vedere adesso la strada che attraversa la baia. Adesso il mare è lontano e centinaia di persone usano questo passaggio per arrivare sulla terraferma. Altrettante sono indaffarate nella ricerca dei crostacei nella sabbia che il mare ha scoperto. Le isolette di salvataggio adesso si vedono bene e si notano anche le scalette che servivano per risalirle all'arrivo della marea. Con un certo timore ci avventuriamo con i camper su questa striscia d'asfalto che corre sulla sabbia.

Gli scambi con gli altri mezzi avvengono sempre con qualche apprensione, perché basterebbe una foratura o un altro piccolo accidente per rimanere intrappolati e sommersi dall'acqua, ma fino alle 11 questa non comincerà a risalire. E poi davanti e dietro di noi tante altre auto e camper provano questa "avventura". Arriviamo sulla sponda opposta e tiriamo un sospiro di sollievo. Ci fermiamo nel piccolo parcheggio a vedere la scena da posizione sicura, perché i gendarmi cominciano a chiudere il passaggio, la marea monta! Alle 11 ripartiamo verso nord. Arriviamo alla AA di Le Croisic (F), dietro la stazione. Siamo di nuovo sul mare. Ci sistemiamo, mettiamo giù le bici e facciamo un giro. Paese turistico e vivo senza però essere stravolto da ciò. Architettura tipica con case a graticcio, porto di pescatori da una parte e da turismo dall'altra, ambiente un po’ retrò. Lungo molo a proteggere dalle violente mareggiate invernali. Il tempo è buono quindi proseguiamo il giro in bici fino alle 19 poi torniamo ai camper per un meritato riposo. Il fresco serale però ci obbliga a cenare nei camper.

Sosta: P a Le Croisic in AA a pagamento dalle 22 alle 9, il giorno gratis (47 17 23,8n - 2 30 20w). Pochi posti, adiacente al deposito bus e dietro la stazione ferroviaria. Tempo discreto tutto il giorno. Km.112

10 ago - Ha piovuto tutta la notte e anche stamani alle 8 piove fitto fitto. Partiamo alle 9 verso nord e ci fermiamo a La Roche Bernard, "Village de Caractere". Piove ancora. Parcheggiamo in piazza (47 31 3,2n - 2 17 50,8w) e ci rifugiamo in un caffè di artisti, molto francese, in ambiente suggestivo, gestito da una anziana signora che si fa aiutare dai clienti a servire ai tavoli. Un enorme gatto soriano sembra essere il re del locale, dorme da padrone su una sedia e nessuno lo sposta. Anche le tazzine del caffè sono d'epoca, alcune sbeccate e i piattini pure. Comunque smette di piovere e quindi cominciamo a girare a piedi. Il cielo si allarga e spunta anche il sole. Arriviamo fino al punto della famosa "roche" che domina dall'alto le case ed il porto sul fiume Vilaine. A cavalcioni dei due antichi cannoni ci facciamo le foto di rito. Il sole ha preso il sopravvento sulle nubi … per ora. Partiamo da questo bel villaggio per fermarci poco dopo a Suscinio, piccolissimo borgo a sud-ovest di Vannes dove si erge il possente castello dei Duchi di Bretagna. Parcheggio difficoltoso a causa delle auto e dei bus (47 30 53,1n - 2 43 44,2w).

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Suscinio castello dei Duchi di Bretagna

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Suscinio castello dei Duchi di Bretagna

Il maniero è circondato dall'acqua di un laghetto e vi si accede da un antico ponte, parte in pietra e parte in legno. Ben restaurato una trentina di anni fa e aperto al pubblico dopo varie vicissitudini di abbandono adesso è perfettamente fruibile. Ingresso a pagamento. Entriamo e giriamo tutte le stanze e i remparts facendo foto e ammirando il paesaggio, poi alle 14, morti di fame, usciamo e andiamo a pranzo. Partiamo alla volta di Vannes. Arriviamo facilmente alla AA adiacente al Camping Municipale. Bizantinismi per far alzare la sbarra di ingresso. Solo con bancomat e PIN, nome, cognome e numero di telefono e E-Mail!. Alla fine spunta fuori una carta magnetica che però deve essere convalidata inserendola in un'altra fessura del congegno. A questo punto basta sfiorare una fotocellula per far alzare la sbarra. Ci sentiamo eroi! Sistemati finalmente, prendiamo il bus gratuito per il centro. Vannes (F) è sempre bella, con le sue case a graticcio, le stradine e i mille negozi, i remparts e i giardini sotto le mura pieni di fiori. Arriviamo fino ai vecchi lavatoi medievali lungo il fiume che costeggia la città. Il porticciolo fa parte della piazza principale alla fine dello stretto fiordo che si apre in mare. Le barche adesso sono adagiate sul fondo per la bassa marea. Alla fine Vannes del giro quando ripassiamo da questa insenatura le barche galleggiano per l'ingresso dell'acqua marina. Verso le 19,30 riprendiamo il bus gratuito che ci riporta alla AA. Sole pieno tutto il giorno.

Sosta: P a Vannes in AA (47 37 58,8n - 2 46 48,8w) adiacente al Camping Municipale, ingresso un po’ difficoltoso perché stretto e confondibile con l'ingresso al campeggio. Elettricità, asfaltato, pulito e illuminato. Km. 132

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Vannes

 

11 ago - Partiamo da Vannes in direzione nord. Qualche km sosta caffè e supermarket per rifornimenti, poi siamo subito a Carnac (F) a vedere gli allineamenti megalitici (parcheggio gratuito al centro visite 47 35 26,1n - 3 5 3,1w). Prendiamo il trenino turistico su gomma che conduce a fare un giro ai numerosi siti con i megaliti sparsi nella campagna poi ci conduce fino alla famosa spiaggia bianca di Carnac, lungomare pieno di gente. Sole splendente e mare che luccica. Bella giornata. Dopo un'ora di percorso siamo di nuovo ai camper. Sono le 12,30 partiamo anche per liberare posti perché adesso il parcheggio è pieno di auto e camper. Pranzo lungo la strada in una comoda area. Arriviamo a Nevez (F) sul mare. Alta marea. Il punto sosta è su una falesia prospiciente il mare.

Ci sono altri camper e auto, ma c'è posto per tutti. Molte auto arrivano e poi ripartono lasciando spazio a noi. Ci sono 10 posti esclusivamente riservati ai camper. Davanti a noi un'isoletta distante poche centinaia di metri con due abitazioni. Mare agitato con forte vento. Facciamo un giro a piedi sulla falesia e poi assistiamo in diretta al recupero di un ferito finito in mare da un catamarano scuffiato (due ambulanze con medico, un fuoristrada della protezione civile, tre gommoni dei pompieri - che organizzazione! -). Prepariamo cena ammirando un tramonto fantastico con la marea che adesso scende. Scende talmente in fretta che dopo cena, verso le 21,30, l'isola che era separata da un braccio di mare adesso è raggiungibile a piedi. Così in cinque minuti siamo alla porta delle due casette che prima vedevamo isolate dalle terraferma.

Escono alcune persone con valige, sacchetti ed altre cose e insieme a loro ritorniamo sulla costa. Due volte al giorno è possibile fare questo passaggio a piedi altrimenti ci vuole la barca. Sono le 22,30 e non è ancora notte. Anche se c'è vento teso rimaniamo a osservare il mare che continua ad allontanarsi.

Sosta: P a Nevez in posto camper gratuito ma senza servizi. Sulla falesia fronte mare (47 47 19,4n - 3 48 3,6w). Tempo bello tutto il giorno. Vento teso in serata e temperatura piuttosto bassa. Ci vuole la coperta. Km. 130

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Nevez

Il diario di viaggio continua nella pagina seguente

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