A Tu per Tu con gli Amici di Vacanzelandi@
Vacanze in Slovenia? No, grazie!
La polizia slovena si è presa gioco di noi
Enzo N,. amico storico di Vacanzelandi@, camperista da tempo, condivide con la community dei viaggiatori questa disavventura avvenuta durante le ultime vacanze natalizie. Ecco la lettera che ha inviato all'Ufficio del Turismo Sloveno.
"Ufficio del Turismo Sloveno
Galleria Buenos Aires 1
20124 Milano
mail: Milano[@]spiritslovenia.si
e P.C.:
Organizzazione Nazionale Turistica Slovena
Dimičeva 13
1000 Ljubljana
mail: info[@]slovenia.info
- Signora Klaudija Volovec (klaudija.volovec[@]terme-catez.si) (Ufficio Marketing Terme Čatež)
- Signor Andrea Muzio (andrea.muzio[@]camperlife.it) (Direttore Responsabile rivista Camperlife)
- Signora Marzia Mazzoni (info[@]vacanzelandia.com) (Responsabile portale “Vacanzelandia”)
- Signor Stefano Borali (stefano.borali[@]gmail.com)
OGGETTO: controllo camper polizia slovena in autostrada presso Novo Mesto direzione Ljubljana – Brežice.
Spettabile Ufficio del Turismo Sloveno,
mi chiamo Enzo Notarnicola, sono un campeggiatore itinerante e con piacere, assieme alla mia famiglia, ho visitato ormai diverse volte la Slovenia, sia nel periodo estivo che in quello invernale, trovando sempre nuove opportunità di scoperta e di relax.
Proprio per questo, ho pensato allora di proporre anche ad un amico, alla prima esperienza in territorio Sloveno, di trascorrere qualche giorno di inizio nuovo anno alle terme di Čatež.
In data 2 Gennaio, in mattinata, siamo partiti quindi con i nostri camper, ma in autostrada slovena direzione Ljubljana-Brežice all’altezza della cittadina di Novo Mesto è iniziato l’incubo.
Eravamo in fila a distanza di sicurezza e procedevamo sereni verso la destinazione, quando una pattuglia della polizia slovena si è affiancata nella corsia di sorpasso e ci ha intimato di seguirla; abbiamo quindi proseguito per qualche chilometro fino ad un’area di sosta dove nel parcheggio adibito ai camion c’era un furgone attrezzato da dove è uscito un’altra persona che non abbiamo identificato come agente di polizia.
Con modi bruschi e non propriamente adatti a gestori delle forze dell’ordine, gli agenti ci hanno chiesto i documenti (patente, libretto e identità dell’equipaggio) dicendoci da subito a gesti e con parole non proprio chiare che secondo loro c’erano problemi di peso ai mezzi.
Nel frattempo l’altra persona aveva già posizionato sull’asfalto a fronte dei camper delle bilance mobili: gli agenti ci hanno quindi intimato di salire a turno con le ruote dei mezzi e per entrambi gli assali su queste bilance.
Effettuato i rilievi e senza avere la possibilità di verificare noi stessi le modalità di pesata ed i risultati del dispositivo di pesatura, abbiamo forzatamente dovuto firmare preventivamente il verbale redatto dalla persona addetta al controllo: la tensione era tanta data dal clima intimidatorio verbale degli agenti, dalla difficoltà di comprensione della lingua (inglese stentato da parte loro…) e dal non sapere come comportarci visto che di situazioni simili e direi così surreali non ne avevamo mai avute in precedenza…
Ci hanno allora fatto aprire il cofano dei camper da dove hanno trovato l’etichetta identificativa con i pesi massimi ammessi per entrambi gli assali. La vignette è risultata regolare così come la dotazione degli pneumatici invernali, catene, luci, pala e kit pronto soccorso.
Abbiamo aperto poi i gavoni posteriori dei camper risultati praticamente vuoti.
Mentre la persona addetta alle bilance le smontava e se ne andava via, gli altri due agenti sono quindi tornati nella loro auto dicendoci di attendere.
Dopo circa un quarto d’ora rimanendo all’interno della loro auto ci hanno richiamato e con stupide ironie verbali su noi italiani circa il bere ed il mangiare ci hanno sottoposto anche all’alcol test risultato negativo.
Sempre dalla loro auto, col finestrino abbassato, ci hanno imposto di firmare i verbali.
Dai risultati è emerso un sovrappeso identico per entrambi i mezzi di 200 kg. rispetto ai limiti dei 3500 Kg.
Il corrispettivo della multa richiesto è stato di 400,00 € decurtata a 200,00 € se pagata subito in contanti.
Con il cuore in gola dalla tensione visto l’esosità della richiesta, non sapendo le conseguenze di rivalsa nei nostri confronti per un eventuale rifiuto o per nostre richieste ulteriori di chiarimenti, pensando anche ai nostri familiari in attesa sui camper, abbiamo allora pagato in contanti 200,00 € ciascuno.
Se ci rechiamo all’estero, prima di partire ovviamente ci informiamo sempre circa le leggi vigenti proprio per rispetto verso il paese che ci accoglierà e per muoverci sempre in sicurezza.
Conosciamo bene le difficoltà per fare rimanere il camper entro il peso ammesso da una legge ormai obsoleta e che andrebbe rivista: cerchiamo ovviamente di fare il possibile prima di ogni partenza per limitare il peso, ma è praticamente impossibile con un equipaggio di 4 persone rimanere sempre nei limiti imposti.
I nostri mezzi sono rispettivamente due mansardati:
- Benimar europe 760
- Adria Coral A690 DK
1. A parte i modi sgarbati degli agenti e le modalità non chiare dei rilievi, come è possibile che per entrambi i mezzi il peso eccedente è risultato identico?
2. Perché a fronte di una violazione palese di sicurezza rilevata dopo aver pagato la multa gli agenti ci hanno lasciato proseguire di nuovo il viaggio senza prendere provvedimenti del caso per fare rientrare i mezzi nel peso di marcia corretto?
3. Perché usare modi così sgarbati e intimidatori durante un controllo comunque doveroso verso persone che altro non sono che turisti desiderosi di conoscere nuovi luoghi e socializzare con altre persone?
4. Perché forzare controlli sui pesi dei camper sapendo già che con leggi attuali ben difficilmente gli stessi potranno essere in regola con il solo fine di fare “cassa”???
Sono molto deluso.
La vacanza è stata rovinata da questo evento: i bambini si sono spaventati e giunti alle Terme siamo rimasti in tensione per tutto il tempo non trovando il relax che invece cercavamo dovendo fronteggiare anche una spesa imprevista spropositata.
Ho già visitato la Slovenia quattro volte, ma Vi comunico che con dispiacere questa è stata per me l’ultima!
Proprio per far sentire più forte la voce di questa vicenda negativa, ho inserito in copia conoscenza a questa mail anche il direttore della rivista e del sito “Camperlife” del quale sono tesserato e l’amica Marzia responsabile del sito “Vacanzelandia”, entrambi consolidati riferimenti per noi campeggiatori.
Da parte mia e da quella del mio amico campeggiatore Stefano visto il trattamento subìto, per quanto ci sarà possibile, cercheremo di dissuadere da ora in poi amici camperisti e non a recarsi in Slovenia.
I turisti italiani sono una risorsa non una gallina da spennare a freddo.
Grazie dell’attenzione
Distinti saluti
Enzo Notarnicola
Noi di Vacanzelandi@ siamo molto dispiaciuti dell'accaduto e soprattutto costernati di fronte al comportamento delle forze dell'ordine slovene che ci lascia tanti dubbi sul loro atteggiamento e ci dà adito di pensare, leggendo la lettera di Enzo, che abbiano voluto racimolare danaro da camperisti italiani. Comprendiamo anche la rabbia e la delusione di Enzo, che si è sentito raggirato e come scrive lui "galline da spennare"!
Si aspettano le vacanze per poterle trascorrere serenamente con la propria famiglia e farsele rovinare per eventi che riteniamo ingiusti è ancora più avvilente e mortificante.
multa camper Enzo |
peso camper Enzo | multa camper Stefano | peso camper Stefano |
Pubblicazione 7 gennaio 2015