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TRESIGALLO – forme metafisiche

tresigallo portico sant apollinare

L'ufficio turistico è all'interno della Casa della Cultura, un tempo era chiamato “casa del Balilla” e poi “Casa della G.I.L.” e fungeva da luogo per la formazione dei giovani, sia a livello fisico con la palestra che ideologico; buttate la testa dentro e reperite materiale informativo, immancabile e consigliabile è la mappa di Tresigallo dove sono indicati i vari monumenti con le spiegazioni (anche in lingua inglese n.d.r.).
Da qui parte la nostra visita. Curioso è l'edificio adiacente, di un bel colore azzurro pastello, porta in cima la scritta “SOGNI”... E scopriamo che questo è il nome che gli è stato conferito recentemente, attualmente ospita mostre, mentre nel periodo fascista era utilizzato come bagni pubblici al cui interno c'erano anche le docce.
Una breve passeggiata e raggiungiamo il centro di Tresigallo: Piazza della Repubblica (un tempo chiamata Piazza della Rivoluzione Fascista) e qui dedicategli tempo perché sono tante le riflessioni e le prospettive da guardare.
Quanti dettagli studiati, progettati e voluti...
Uno di questi è la forma della piazza, provate ad osservarla bene... È un'enorme D. La forma che ricorda uno Scudo, oppure come un teatro romano (su un lato sorge un edificio dove c'è la migliore acustica della piazza), D come Duce a cui Rossoni voleva rendere onore.
Gli edifici un tempo di colore porpora per ispirazione del colore pompeiano (imperialista), erano abitati sia dai ricchi che dai poveri, le facciate pur essendo uguali per tutti, quello che differiva era l'interno, un frazionamento di nuclei abitativi più numeroso per gli operai e invece appartamenti più ampi per dirigenti e funzionari.
Al centro della piazza spicca una coreografica fontana, la guida ci chiede di indovinare gli animali, ben 4 posti sul bordo vasca. Ognuno di noi cerca di indovinare: cani? Pecore? La spiegazione ci viene data dalla guida: sono 4 gazzelle che rappresentano le 4 colonie che l'Italia aveva conquistato all'epoca: Abissinia (attuale Etiopia), Libia, Eritrea e Somalia, questo perché Rossoni voleva rendere onore ad un imperialismo ispirato a quello dell'antico Impero Romano.
Per chi è affascinato, come noi di foto, il grande fascino è dato dai portici, non ci si stanca di inquadrarli, immortalarli, queste forme geometriche degli archi che ritroveremo anche in altri scorci cittadini. Nel frattempo la nebbia se ne è andata, lasciando spazio ad un tiepido sole, che ci permette con questa luminosità di poter scattare foto con una luce diversa.
Percorrendo viale Ferrara, da notare gli edifici con le insegne in vero stile dell'epoca (ora diremmo “che font strano!?!”), un tratto di via Mazzini e raggiungiamo un parco al cui interno si trova quella che un tempo, nel progetto di Rossoni, era la colonia post-sanatoriale. Un edificio di grandi dimensioni, ben cinque piani, ospitava all'epoca le donne nel periodo di convalescenza, dopo essere state in sanatorio, prima di poter essere nuovamente impiegate nell'attività lavorativa (cucito ecc.). Purtroppo, l'edificio per l'uso che fu destinato durò soltanto un anno, in quanto fu impiegato durante la guerra come centro per i feriti.
Da qui raggiungiamo poi piazza Forlanini, dove ci appare ben evidente quello che fu il “piazzale di rappresentanza” del progetto di razionalismo sociale di Rossoni, su una rotonda che smista il traffico da Ferrara verso il mare, si affacciano gli edifici con la struttura e l'imponenza “imperiale” per il richiamo ancora una volta a quello che fu l'Impero Romano: una villa, il campo sportivo, con un ingresso monumentale dato dall'arco di trionfo razionalista e le scuole elementari, quest'ultime hanno una struttura che molti di noi ritrovano nei propri paesi e cittadine, se risalgono pure loro al periodo fascista!
La guida ci indica come attualmente, per il parcheggio camper, sia possibile sostare presso gli impianti sportivi, ma c'è in progetto un futuro spazio, un'area attrezzata, che verrà riservato ai camperisti... sperando in questo investimento rivolto a noi viaggiatori amanti dell'abitar viaggiando, proseguiamo la visita di Tresigallo.
Svoltando verso via Verdi si nota sull'angolo sinistro, sul lato opposto della scuola elementare, quello che un tempo era la sala da ballo, la "Domus Tea", secondo il progetto di Rossoni, le persone dovevano lavorare ma anche divertirsi. Gli altri edifici che sorgono su via Verdi, apparentemente simili, tutti hanno un perché e un per come. Rallentate il passo e guardate ai lati della strada, a sinistra sorge quello che fu l'Albergo Domus Dea (attualmente adibito a casa protetta), la guida ci spiega che Rossoni invitava qui a Tresigallo persone di un certo pregio, proprietari di aziende che venivano alloggiate in questo hotel, il suo obiettivo era mostrare questa città-modello affinché venissero ad investire, decentrando le loro fabbriche qui.
Poco più avanti si notano due edifici simili tra loro: la casa del Bambino e la casa del Merletto, Rossoni voleva garantire alle donne di poter lavorare e nello stesso di poter trovare un luogo dove accudire i figli neonati, era già la versione di quello che noi chiamiamo “asilo nido”!
Ma l'effetto WOW, da fotografare, ammirare, guardare, osservare e non ci si stanca di scrutarlo in tutte le sue angolazioni è il porticato che anticipa la chiesa di Sant'Apollinare. Ritroviamo qui le forme del porticato di piazza Repubblica, armonioso, elegante, affascinante, questo porticato ha la particolarità di avere nella parte superiore delle formelle in finto marmo rappresentanti gli antichi mestieri del territorio, ecco allora apparire il giogo dei buoi, un aratro e altri attrezzi che riportano col pensiero a quegli oggetti, che chi vive nelle campagne emiliane, come noi, ha più di una volta visto nelle aie dei propri nonni.
Adiacente c'è la chiesa di Sant'Apollinare, di origine romanica, con una facciata settecentesca, senza voler togliere nulla al suo aspetto ordinato e sobrio, il colonnato fa da prima donna in questo spazio urbano!
Un altro edificio da osservare in tutti i suoi messaggi subliminali che la facciata offre come spunto per riflessione del messaggio fascista è l'asilo parrocchiale, che si affaccia su piazza Italia. La balaustra realizzata in serpentino rappresenta i soldati della 1° guerra mondiale, questo voleva essere un modello propagandistico per le nuove generazioni, la scritta sotto “Il sacrificio degli eroi arde perenne” completa il messaggio.
Ultimo tratto del centro cittadino della nostra visita è via Roma, su cui corrono le due vialetti, la guida ci spiega che le piste ciclabili furono realizzate all'epoca di Rossoni affinché le persone potessero agevolmente spostarsi da casa al lavoro e viceversa.
Su questa via si nota quella che fu la casa del Fascio (ora adibita a caserma dei carabinieri), una costruzione monumentale in travertino romano, adiacente il Bar Roma... purtroppo in evidente stato di abbandono, ahimè! Su Via Roma si affaccia anche il teatro, quello che un tempo veniva chiamato “cooperativo”, ora diventato Teatro del '900. Rossoni riuscì a portare qui la grande opera lirica, vennero anche nomi di un certo calibro come Rosetta Pampanini e Mario Basiola. In una via laterale, una tabaccheria/edicola vende i souvenir di Tresigallo... se volete approfittarne, è aperta anche alla domenica mattina!

Via Roma ci riporta di nuovo alla Casa della Cultura. La guida riesce ad ottenere un permesso speciale per farci visitare quello che fu l'acquedotto, una torre di colore rossastro al cui interno si trovano ancora quelli che erano tutti gli ingranaggi atti a portare acqua alle case, ormai arrugginiti e in disuso, rappresentano per noi comunque dettagli di grande fascino da fotografare (siamo o non siamo ad un instameet?!?!).

La fame si fa sentire, decidiamo di pranzare e poi dedicare al pomeriggio l'ultima parte della visita a quello che concluderà la nostra scoperta di Tresigallo.

→ segue Sapori tipici ferraresi

  01 - Tresigallo - Casa della cultura.jpg 02 - Tresigallo - Sogni.jpg 03 - Tresigallo - Piazza della Repubblica.jpg 04 - Tresigallo - Piazza della Repubblica - portico.jpg 05 - Tresigallo - Piazza della Repubblica - fontana.jpg 06 - Tresigallo - Piazza della Repubblica - dettagli fontana.jpg 07 - Tresigallo - scorcio con scritta.jpg 08 - Tresigallo - Piazza Forlanini - scuole e campo sportivo.jpg 09 - Tresigallo - Piazza Forlanini - entrata campo sportivo.jpg 10 - Tresigallo - Piazza Forlanini - scuole e Domus Tea.jpg 11 - Tresigallo - Domus Tea e via Roma.jpg 12 - Tresigallo - Albergo Domus Dea.jpg 13 - Tresigallo - portico Sant Apollinare.jpg 14 - Tresigallo - portico Sant Apollinare.jpg 15 - Tresigallo - portico Sant Apollinare - dettagli.jpg 16 - Tresigallo - chiesa sant Apollinare.jpg 17 - Tresigallo - Asilo Parrocchiale - entrata.jpg 18 - Tresigallo - Via Roma.jpg 19 - Tresigallo - Via Roma - casa del fascio.jpg 20 - Tresigallo - Via Roma - teatro 900.jpg 21 - Tresigallo - via Roma - sfondo Casa della Cultura.jpg 22 - Tresigallo - Via Roma.jpg 23 - Tresigallo - scorcio centro storico.jpg 24 - Tresigallo - acquedotto.jpg 25 - Tresigallo - acquedotto - interno.jpg

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