Piccoli campeggiatori crescono
- adolescenti in viaggio con i genitori -
Help! I ragazzi non vogliono più viaggiare con noi... come si fa?
Come ritornare felici e rilassati da una vacanza con i figli adolescenti?
di Marzia Mazzoni
Problema ricorrente che arriva quando in casa si hanno dei “teenagers”, non si vorrebbe mai giungesse questo momento, ma prima o poi capita in tutte le famiglie con i figli che stanno diventando grandi e vorrebbero dimostrare la loro autonomia anche nel momento in cui si parla di vacanze o di uscite per il week-end. Noi genitori fatichiamo a prendere atto di questa cosa e soprattutto abbiamo difficoltà nel gestirla al meglio. Il passaggio non è semplice da "cuccioli d'uomo" che viaggiano con noi in maniera passiva a dover gestire discussioni o aggiustamenti anche per quanto riguarda il tempo libero.
Avevamo affrontato anni fa l'argomento di “Come fare per....viaggiare con i bambini” nella sezione ABC Pleinair e oggi con un figlio di 14 anni ci chiediamo come tanti di voi, come si può continuare a viaggiare cercando di motivare e coinvolgerlo nelle uscite e soprattutto riuscire a portarlo con sé nelle varie uscite.
Ci sentivamo molto più afferrati sull'argomento precedente, i bambini piccoli si fanno trascinare con maggior trasporto nelle imprese dei genitori, dove è ancora facile applicare la propria autorità e soprattutto le proprie scelte.
La cosa si complica quando si ha di fronte un figlio adolescente o ancora più complicato se sono due (o addirittura tre), presi nel loro mondo sconvolto dalla “tempesta ormonale” dove la presenza dei genitori, figure indiscusse nell'infanzia, ora visti come veri e propri rompiscatole!
Quindi come si fa a partire serenamente per un'uscita di un week-end in camper/caravan/tenda o una vacanza lunga con figli adolescenti cercando di minimizzare i conflitti pre-vacanzieri e i musi lunghi durante il soggiorno?
Riteniamo che un vademecum con consigli ad hoc non riusciremo certo a proporlo, se si considera che l'adolescenza viene considerato uno dei periodi più complicati della vita, metaforicamente parlando una barca in balìa del vento di bonaccia, non saremo sicuramente noi ad avere la bacchetta magica e dare soluzioni, possiamo però tentare di dare qualche consiglio che abbiamo raccolto parlando con amici campeggiatori che ormai hanno sperimentato qualche piccolo stratagemma nell'affrontare la cosa.
Fino a quando si arriverà all'età in cui potranno restare a casa da soli (e anche lì riteniamo che non si potrà star via comunque tranquilli, almeno per i primi tempi!!!)....ecco alcuni suggerimenti per arrivare a tale traguardo:
- coinvolgerli nella scelta della meta, cercando destinazioni che possano essere di loro interesse per affinità allo sport che praticano, alla musica che seguono, ad un determinato studio che li ha appassionati;
- viaggiare con altri equipaggi che abbiano figli coetanei (scelti e condivisi anche da loro, altrimenti se li abbiamo proposti noi, sicuramente non saranno graditi!!!)
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invitare uno o due amici ad aggregarsi, proponendo una vacanza insieme e facendo loro pernottare insieme a nostro figlio in una tendina adiacente al mezzo ricreazionale, si sentiranno indipendenti pur rimanendo nei paraggi dei genitori (abbiamo dedicato a questo argomento anche ad un post sul nostro BLOG - clicca QUI)
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non dare troppo peso a certi comportamenti di indifferenza durante la vacanza, a volte è più un atteggiamento che vogliono mantenere, spesso si stanno comunque divertendo, ma preferiscono non esternarlo
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qualora si sia ospiti di una struttura gestita (area attrezzata, campeggio) si può patteggiare di lasciarli soli e non rinunciare ad una meta a cui loro non vogliono partecipare, è utopistico pensare che loro si entusiasmino a tutto ciò che noi adulti vogliamo fare (dobbiamo rassegnarci, ahimè purtroppo, che per loro è meglio stare ore a giocare al cellulare piuttosto che vedere una mostra!!!)
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organizzare un “viaggione” (inteso come importanza, spettacolarità, distanza, complessità di pianificazione strade/itinerario ecc) degno di essere raccontato e renderli partecipi dell'organizzazione
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durante la vacanza nel momento in cui si nota il calo di interesse e che gli umori si fanno più tesi, fissare dei piccoli obiettivi intesi come promesse (portarlo in un locale “figo” a mangiare qualcosa che gradisce particolarmente o negozio particolare o parco a tema) sicuramente questi entusiasmi stemperano gli animi e si va avanti in attesa dell'obiettivo successivo
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approfittare di quando loro sono impegnati con uscite diverse dalle nostre (scout, i nonni, gite scolastiche ecc.) per effettuare viaggi che sappiamo a priori che a loro non potrebbero mai piacere!
E ricordiamoci che siamo stati adolescenti anche noi, quindi proviamo a far mente locale e pensare che cosa ci sarebbe piaciuto ci fosse stato proposto in vacanza......non barate, la risposta non è sempre “a casa da soli senza i genitori!!!”.
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