Poggio Bustone: a casa di Lucio Battisti
Un piccolo borgo tra i monti reatini, un’area camper panoramica e un museo che racconta l’anima del grande cantautore
di Marzia Mazzoni
Dopo aver concluso la tappa 45 del nostro #NoiconVoiTOUR a Rieti, abbiamo deciso di proseguire verso un luogo che è poesia pura: Poggio Bustone, il paese natale di Lucio Battisti. Un piccolo borgo arroccato tra i monti reatini che, già dal nome, sembra invitare a lasciarsi andare... a "poggiarsi" tra le emozioni.
Non si contano le volte che abbiamo cantato in compagnia La canzone del sole o Acqua azzurra, acqua chiara… Ritrovarsi nei luoghi dove tutto è cominciato fa venire i brividi. È come se ogni nota, ogni parola, qui prendesse vita e ci riportasse a quei ricordi felici,
E parlando di emozioni, come non citare lui, che ha fatto cantare e sognare intere generazioni?
"Tu chiamale, se vuoi... emozioni".
Sì, perché è proprio questo che si prova passeggiando per le viuzze di Poggio Bustone: un tuffo nell’anima musicale di uno dei più grandi cantautori italiani di sempre.
Il Museo di Lucio Battisti
Lasciato il camper nell'area predisposta per la sosta di noi turisti itineranti, ci dirigiamo ai famosi "Giardini di Marzo" dove si trova la statua che ritrae il cantautore mentre suona la chitarra.
Il paese è formato da un pugno di case, le persone che vivono qui seguono i ritmi lenti di chi vive in questi borghi solitari... Chissà quanti di loro conoscevano Lucio?
A pochi passi dalla sua casa natale, si trova un museo interamente dedicato a lui. Un luogo semplice, ma denso di significato, dove ogni oggetto racconta un frammento di vita, ogni fotografia è un pezzo di storia della musica italiana.
Ad accoglierci c'è il signor Pino, una vera e propria enciclopedia vivente su Battisti. Non solo custode del museo, ma anche narratore appassionato: le sue parole ci accompagnano e guidano in un viaggio tra aneddoti, curiosità, dettagli poco noti sulla vita e la carriera di Lucio.
Vi consigliamo di prendervi del tempo, perché ogni racconto del signor Pino merita di essere ascoltato con calma e attenzione.
L’ingresso è a pagamento, ma il valore dell’esperienza è impagabile.
Perché è una tappa imperdibile
Poggio Bustone non è solo un borgo medievale grazioso da visitare: è un luogo dell’anima, dove la musica incontra la memoria, dove ogni pietra, ogni angolo sembra raccontare una canzone.
Un saliscendi di viuzze nel borgo invitano ogni tanto a fermarsi e godersi gli scorci autentici e il panorama circostante.
Questa è una meta ideale per camperisti alla ricerca di esperienze autentiche, di storie da ascoltare e custodire. Una tappa che non può mancare per chi è in viaggio nel Lazio, magari abbinata a una visita alla Valle Santa Reatina.
E se amate Lucio Battisti (e chi non lo ama almeno un po’?), lasciatevi guidare dalle sue note: venite a Poggio Bustone e scoprite dove tutto è cominciato.
Dove sostare in camper
Per chi viaggia su quattro ruote, la sosta è comoda e strategica: c’è una piccola area camper all’ingresso del paese (vicino al cimitero), proprio sopra i celebri Giardini di Marzo.. Un luogo curato, silenzioso, panoramico: il punto perfetto per respirare l’atmosfera del borgo e partire alla sua scoperta a piedi di Poggio Bustone.
Ripartiamo con il camper e lasciamo Poggio Bustone con tanti bei ricordi.
Abbiamo respirato la musica, ascoltato racconti autentici, camminato tra i ricordi di un artista che ha segnato la storia italiana.
E mentre il motore riprende il suo ritmo, le parole di Lucio ci accompagnano come una colonna sonora interiore:
"Sì, viaggiare... evitando le buche più dure, senza per questo cadere nelle tue paure."
Ed è proprio così che vogliamo continuare: viaggiando, scoprendo, emozionandoci. Sempre.