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La fioritura di Castelluccio di Norcia

castelluccio copertina2019

Ci sono luoghi magici dove la natura regala dei colori che sembrano usciti dalla mano di un pittore. Benvenuti a Castelluccio di Norcia!


di Marzia Mazzoni

Chi conosce Castelluccio lo sa bene che la sua piana è un acquerello soprattutto nel periodo della fioritura, un quadro della natura che ogni anno cambia perché alla natura non si ordina né si comanda!
Eravamo stati nel 2006 a CASTELLUCCIO DI NORCIA (PG – m 1452 slm) in occasione del nostro tour ai Monti Sibillini, tanti anni fa, ci aveva affascinato paesaggio caratterizzato da un  gruzzolo di case che spunta da questa piana, un altopiano carsico alluvionale, dove le montagne fanno da contorno. Eravamo rimasti affascinati da questo luogo, perché Castelluccio è così, ha quel fascino primordiale, quel fascino che cattura e quel magnetismo che attrae a chi ama la natura selvaggia.


La fioritura di Castelluccio

copertina castelluccio def

Ora Castelluccio non esiste più o meglio esistono le macerie, la zona rossa, ferite lasciate dal terribile terremoto del 2016, ma il terremoto non ferma le fioriture, anzi c'è chi dice che l'anno successivo fu talmente generosa e colorata che sembrava un messaggio della natura che “con una mano da e con l'altra toglie”* (qualcuno nei commenti sotto ci ha scritto il contrario. Noi abbiamo riportato ciò che ci è stato detto in loco...).
Ci siamo tornati quest'anno (2019), siamo arrivati in una calda domenica di inizio luglio, nel tardo pomeriggio perché ci avevano consigliato di non salire né il sabato né la domenica per la troppo affluenza di persone, camper, visitatori, pullman. Abbiamo atteso che la maggior parte delle persone scendesse dall'altopiano per poi salire.

Dopo la salita che regala bellissimi scorci verso la vallata dove si trova Norcia, si arriva a Pian Grande. E il sipario si alza e il grande spettacolo della natura può iniziare. Protagonista della Piana di Castelluccio è la coltivazione della lenticchia, prodotto tipico, che regala al paesaggio fiori di colore bianco con una tonalità viola chiaro (e non gialli come molti pensano).
Non è il quadro che ci aspettavamo, visto su internet, ammirato in tante foto, ma i puntini colorati ci invitano ad avvicinarci per scoprire da vicino ed entrare in questo acquerello.
Parcheggiamo il camper e scendiamo per una bella passeggiata. I campi di fiori non sono tantissimi quest'anno. Il mese di maggio troppo freddo e l'assenza di precipitazioni ora hanno penalizzato la fioritura, quella bella, quella rigogliosa, quella delle foto viste.
“Mancano i fiori bianchi” qualcuno dice. A noi piace comunque. Ci perdiamo ad ammirare e fotografare i fiordalisi misti a papaveri, i rotoballe, i cavalli selvaggi, l'oro dei campi e Castelluccio all'orizzonte, ma anche la sagoma dell'Italia realizzata con alberi di conifere.
Siamo felici, perché Castelluccio è così. La natura rende felici e qui è veramente protagonista indiscussa. Siamo persone semplici e ci basta poco per essere felici.
Decidiamo di non visitare il paesino distrutto, preferiamo ricordarlo com'era nel 2006 quando lo vedemmo per la prima volta. Optiamo per scendere a Norcia.

→ Per controllare in tempo reale la situazione della fioritura di Castelluccio vi consigliamo di dare un'occhiata alla WEBCAM e sito PRO LOCO

ANNO 2023: info per visitare la fioritura di Castelluccio → ecco il piano di mobilità sostenibile 2023 sul sito ufficiale del Comune di Norcia

Un'idea in più

Trekking ai Piani di Castelluccio: una camminata di 3 ore accompagnati da una guida alla scoperta di questo meraviglioso territorio. Per prenotare la propria esperienza ecco il link → CIVITATIS - Trekking ai Piani di Castelluccio

 

  01 - salita verso Castelluccio - la piana di Norcia.jpg 02 - fioritura di Castelluccio - che bella.jpg 03 - fioritura di Castelluccio - sosta camper.jpg 04 - fioritura di Castelluccio - sosta camper.jpg 05 - fioritura di Castelluccio - scorcio.jpg 06 - fioritura di Castelluccio - scorcio.jpg 07 - fioritura di Castelluccio - scorcio.jpg 08 - fioritura di Castelluccio - fiordalisi.jpg 09 - fioritura di Castelluccio - scorcio.jpg 10 - fioritua di Castelluccio - calesse.jpg 11 - fioritura di Castelluccio - scorcio.jpg 12 - fioritura di Castelluccio - la piana e Italia bosco.jpg 13 - Castelluccio dalla finestra del camper.jpg

NORCIA nel cuore

norcia cuore

Per noi è un pugno allo stomaco ritornare qui e vedere le ferite e i segni lasciati dal terremoto. Noi che abbiamo vissuto quello dell'Emilia, comprendiamo bene la situazione, anche se non ci si abitua mai a vedere rovine, distruzione e ponteggi. Lasciamo il camper nel parcheggio vicino al campo sportivo e a piedi raggiungiamo il centro storico. Ovunque ci sono cartelli appesi che indicano attività chiuse e ora decentrate, o ponteggi che reggono edifici messi in sicurezza o da ristrutturare.
Del monastero di San Benedetto rimane poco, la facciata, le macerie e la statua del Santo che un tempo dava il benvenuto ora invece sembra voglia fare da guardiana a questo luogo storico affinché possa essere ricostruito in fretta e al meglio.
Per mandare giù il boccone amaro di questa dura realtà, ci catapultiamo nello shopping dei prodotti tipici di cui Norcia vanta in tutto il mondo la tipicità: il tartufo e la norcineria con salumi molto caratteristici come i coglioni di mulo e il prosciutto IGP, ma anche il cioccolato.
Cerchiamo la storica cioccolateria Vetusta Nursia che ricordavamo in centro storico e scopriamo che il terremoto non ha risparmiato neppure i locali di questo negozio. Ora si trova in uno dei negozi temporanei in legno, allestiti per accogliere i negozianti che hanno i locali non agibili fuori porta Ascolana.
Il cioccolato è buono, dolce e delizioso... Qui si trova sottoforma di liquore, forme varie, cioccolatini. Il cioccolato, l'elisir del buonumore, sembra voler addolcire e cancellare i segni del terremoto, un buonumore che si trova anche tra le persone umbre che con il loro modo di fare gioviale sembra non siano state scalfite dal terremoto, ma in realtà è solo un'apparenza, dentro di loro soffrono di questa lenta ricostruzione.
Decidiamo di trasferirci per la notte in un agricampeggio di recente apertura.

L'azienda agricola Brandimarte è poco fuori Norcia, circa 3 chilometri. È il luogo dove ti senti subito a casa appena arrivi. Tre generazioni che hanno ricominciato da zero dopo che hanno perso tutto dopo il terremoto.

Il piccolo Vincenzo di 7 anni ci porta a vedere le pecore, mentre il nonno le munge, quel latte che si trasforma in formaggi buoni e genuini che assaggiamo poco dopo.
La ricotta è squisita, sembra panna, l'hanno preparata al mattino. E che dire dei pecorini? Gustosi, molto golosi... Provare per credere!
Prima di dormire in camper ci fermiamo Lorenzo ed io ad ammirare il cielo stellato e ad ascoltare il silenzio, sì avete letto bene. Qui il silenzio si ascolta in un full immersion della natura, qui padrona indiscussa.
Il mattino seguente dopo la scorta di formaggi e prodotti tipici, ripartiamo, salutiamo queste fantastiche e gentilissime persone e proseguiamo.

Prossima tappa: andiamo a fare scorta di “norcineria”.

Alcuni amici camperisti ci hanno segnalato un posticino carino carino e tipico del luogo. Poco fuori Norcia c'è il Casale de li Tappi, un allevamento con lavorazione del suino nero cinghiato (un tipo di maiale di origini antiche contraddistinto da una fascia retroscapolare chiara). Scopriamo che c'è pure la sosta camper e una zona dedicata al barbecue dove le persone possono cuocere la carne, della serie “dal produttore al consumatore”.
Il negozio è ben fornito. Da marzo abbiamo il frigo a compressore con cella freezer, così ci sentiamo più sicuri a fare acquisti, avendo la certezza che la carne non si deteriori e si mantenga alla temperatura giusta di conservazione.
I prezzi sono buoni e la carne di qualità, ma anche i macellai sono particolarmente simpatici... ed ecco nuovamente la conferma del buonumore degli umbri che scrivevo poco prima.
Riempiamo frigo e freezer di salsicce, prosciutto tipico di Norcia IGP, altro ben di Dio e ripartiamo.
Abbiamo mezza giornata a disposizione, così decidiamo di visitare Roccaporena che tralasciammo nel viaggio precedente.

  01 - I love Norcia.jpg 02 - Norcia - monastero San Benedetto.jpg 03 - Norcia - centro storico.jpg 04 - Norcia - porta romana.jpg 05 - Norcia - cioccolateria Vetusta Nursia - degustazione liquore.jpg 06 - Norcia - azienda agricola Brandimarte - sosta camper.jpg 07 - Norcia - azienda agricola Brandimarte - degustazione formaggi.jpg 08 - Norcia - azienda agricola Brandimarte - allevamento pecore.jpg 09 - Norcia - azienda agricola Brandimarte - sosta camper.jpg 10 - Norcia - azienda agricola Brandimarte - vendita prodotti tipici.jpg 11 - Norcia - azienda agricola Brandimarte - vendita prodotti tipici.jpg 12 - Norcia - il Casale de Li Tappi.jpg 13 - Norcia - il Casale de Li Tappi - dettagli.jpg 14 - Norcia - il Casale de Li Tappi - allevamento suini.jpg 15 - Norcia - il Casale de Li Tappi - prosciutti.jpg

 



ROCCAPORENA – paese natale di Santa Rita

roccaporena scoglio santa rita

Dista una ventina di chilometri da Norcia, si passa anche il paese di CASCIA dove la statua della santa da il benvenuto, nel paese dove si trova il Santuario a lei dedicato che contiene le sue spoglie.
Raggiungiamo invece il piccolo paese di ROCCAPORENA (m 707 slm), fermiamo il camper nel parcheggio ad inizio paese e ci incamminiamo alla scoperta di questo luogo famoso per aver dato i natali alla Santa e ai luoghi della sua preghiera e del suo vissuto. Viene chiamata anche la “santa dell'impossibile” perché invocata in quei casi disperati in cerca di aiuto, la sua storia di vita fu pure un “caso disperato”, perse il marito, che fu violento e dispotico, e pure i due figli gemelli.
Andiamo a scoprire il paesino per conoscere meglio i luoghi dove si svolse la maggior parte della sua vita.
Il primo edificio che incontriamo è la “casa maritale” ovvero l'edificio dove visse Rita dall'anno del matrimonio fino al giorno in cui fu ammessa a vestire l'abito dell'Ordine di Sant'Agostino.
Il luogo più suggestivo è lo scoglio della Preghiera. 319 gradini per salire in vetta a questa collina dove secondo la tradizione, Rita si recava regolarmente per meditare e pregare. Durante la salita con le tappe della Via Crucis, notiamo le lastre di marmo con i nomi di coloro che hanno, attraverso una donazione, “firmato” questo pellegrinaggio come devoti della Santa. In cima allo scoglio si ammira un bellissimo panorama sul paesaggio circostante e sul punto più alto si trova una cappellina che racchiude lo sperone di roccia su cui Rita pregava. Due concavità contigue scavate vengono descritte nelle guide come le impronte delle ginocchia di Rita e quelle più piccole invece come le impronte dei gomiti. Una fontanella con acqua fresca che da ristoro in questa calda giornata estiva, viene chiamata l'acqua di santa Rita.
Prossima “scalata” è l'orto dei miracoli, il luogo dove ora si trova una statua in bronzo di santa Rita ad opera dello scultore romano Rodolfo Maleci e qui si narra avvenne il miracolo della rosa fiorita nel mese di gennaio.
Visitiamo poi il Santuario, un edificio candido. Entriamo. Il luogo di preghiera custodisce il manto in pelle che secondo la tradizione appartenne a Rita.
Nelle adiacenze si trova la Chiesa di S. Montano, un sobrio edificio del dodicesimo secolo, luogo molto importante nella vita della santa, non soltanto perché qui si sposò con Paolo di Ferdinando, ma anche per altri momenti religiosi della sua vita.
La casa natale della Santa è un edificio a due piani, conosciuta come la “casa sei Mancini”. Fu definito questo edificio come il luogo dove nacque Rita, in quanto non si possiede una biografia della santa. All'interno della casa sono presenti suppellettili e arredi per ricreare l'ambiente dell'epoca.
Il lazzaretto lo troviamo chiuso, qui la Santa si recava spesso per visitare i malati di peste.
Ultima tappa qui a Roccaporena, è di nuovo una salita (avete capito che per visitare questo paese sono necessarie scarpe comode!), verso la Grotta d'oro, una nicchia rocciosa dove si trova una croce, qui secondo la tradizione popolare Rita avrebbe sostato in preghiera.
Il camper è in sosta proprio sotto alla Grotta d'Oro, ce ne rendiamo conto proprio ora, all'arrivo non avevamo rivolto lo sguardo verso l'altro...

Lasciamo Roccaporena. Decidiamo di rientrare a casa passando per San Benedetto del Tronto, all'andata eravamo scesi dall'E45, ci fermeremo per incontrare amici.
Il viaggio verso la località marittima marchigiana è di una tristezza infinita. Strada a tratti interrotta per lavori in corso, causa terremoto ma soprattutto dobbiamo vedere con i nostri occhi quello che la televisione ci mostrò: paesi distrutti e ormai inesistenti come Arquata del Tronto.
Qui avevamo visitato il paesino e il castello, ora vedere tanta distruzione ci da un altro colpo allo stomaco, come quello provato il giorno prima a Norcia.
In località Trisungo, un piccolo paese poco lontano da Arquata del Tronto, un tempo c'era il Molino Petrucci, un'impresa storica, che il terremoto ha penalizzato in quanto la strada non è più agibile per raggiungere l'azienda.
Arriviamo al nuovo deposito del Molino Petrucci a MALTIGNANO (AP) dove c'è anche lo spaccio.
Chi mi conosce sa che sono una "che ama pasticciare in cucina” amante delle cose buone e genuine, delle tradizioni. Ho conosciuto il Molino Petrucci attraverso un gruppo facebook dove si parla di lievitati e ricette. Faccio scorta di farine di ogni tipo.
Siamo felici io e Lorenzo di aver il camper pieno di cose buone da portare a casa, siamo soddisfatti di aver dato il nostro piccolo contributo ad una terra che vuole rinascere.
Proseguiamo il nostro viaggio verso San Benedetto del Tronto parlando di quanto è stato bello essere stati qui in Umbria, terra che portiamo nel cuore e ogni volta ci regala sempre tante emozioni...

   01 - Cascia - statua Santa Rita e paese .jpg 02 - Roccaporena - mappa luoghi Santa Rita.jpg 03 - Roccaporena - casa maritale Rita.jpg 04 - Roccaporena - scoglio preghiera - salita.jpg 05 - Roccaporena - lastre marmo salita scoglio preghiera.jpg 06 - Roccaporena - scoglio preghiera - salita.jpg 07 - Roccaporena - scoglio preghiera - stazioni via Crucis.jpg 08 - Roccaporena - scoglio preghiera - acqua di Rita.jpg 09 - Roccaporena - scoglio preghiera - cappellina.jpg 10 - Roccaporena - scoglio preghiera - cappellina - interno.jpg 11 - Roccaporena - panorama da scoglio preghiera.jpg 12 - Roccaporena - salita verso orto del miracolo.jpg 13 - Roccaporena - scoglio preghiera visto da orto del miracolo.jpg 14 - Roccaporena - orto del miracolo.jpg 15 - Roccaporena - santuario.jpg 16 - Roccaporena - santuario - facciata.jpg 17 - Roccaporena - santuario - interno.jpg 18 - Roccaporena - chiesa S. Montano.jpg 19 - Roccaporena - chiesa S. Montano - interno.jpg 20 - Roccaporena - scorcio.jpg 21 - Roccaporena - casa natale Santa Rita.jpg 22 - Roccaporena - casa natale Santa Rita - interno.jpg 23 - Roccaporena - lazzaretto.jpg 24 - Roccaporena - panorama.jpg 25 - Roccaporena - grotta d oro.jpg 26 - Roccaporena - sosta camper.jpg 27 - Maltignano - molino Petrucci.jpg 28 - Maltignano - molino Petrucci.jpg

Dove sostare

 norcia soste camper

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Commenti   

0 #4 Marzia 2021-06-29 09:23
Citazione Stefaniasperanza:
Mi permetto di apportare una correzione, la fioritura successiva al terremoto, quella del 2017, fu un flop totale.
Nel primo fine settimana di luglio, causa il grande caldo, i fiori sparirono in una notte.

Grazie Stefania della precisazione! Quello riportato nel testo ci fu detto dai titolari dell'Agricamping Brandimarte e noi abbiamo riportato quanto ci fu raccontato... Metteremo un asterisco per puntualizzare la tua testimonianza.
0 #3 Stefaniasperanza 2021-06-28 14:14
Mi permetto di apportare una correzione, la fioritura successiva al terremoto, quella del 2017, fu un flop totale.
Nel primo fine settimana di luglio, causa il grande caldo, i fiorisparirono in una notte.
0 #2 Marzia 2021-04-29 14:16
Citazione Davide Giovannini:
Buongiorno

Bellissimo articolo sulla fioritura delle lenticchie a Castelluccio.

Mi potreste gentilmente consigliare su dove posso sostare con il camper per una o due notti? C'è una bellissima vostra foto in cui il camper sembra parcheggiato su un prato lontano dalla confusione in mezzo al verde...dove mi consigliate di fermarmi per vostra esperienza?

Grazie ancora e complimenti

Davide
buon pomeriggio! Nella piana di Castelluccio c'è un grande parcheggio dove è possibile sostare e pernottare, noi preferimmo invece raggiungere Norcia, l'agriturismo Brandimarte. Info e dettagli li trova nella parte finale dell'articolo nella sezione "dove sostare".
Grazie di cuore per i complimenti :-)
+1 #1 Davide Giovannini 2021-04-29 11:44
Buongiorno

Bellissimo articolo sulla fioritura delle lenticchie a Castelluccio.

Mi potreste gentilmente consigliare su dove posso sostare con il camper per una o due notti? C'è una bellissima vostra foto in cui il camper sembra parcheggiato su un prato lontano dalla confusione in mezzo al verde...dove mi consigliate di fermarmi per vostra esperienza?

Grazie ancora e complimenti

Davide

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