Cento

Visita delle frazioni

Itinerario 40 Km

 N.B.: questo itinerario è stato pubblicato prima del maggio 2012, ovvero prima del terremoto dell'Emilia, in seguito ci sono alcuni monumenti che sono stati danneggiati e temporaneamente chiusi. Sono in fase di restauro e vengono resi accessibili al pubblico terminati i lavori, quindi vi chiediamo di verificare la loro apertura e se sono visitabili rivolgendovi a:

Ufficio IAT Informaturismo presso Palazzo del Governatore, Piazza Guercino 39 - Cento (Fe)
Tel. 051 6843334Fax 051 6843398Email: informaturismo@comune.cento.fe.it
Orari di apertura al pubblico: dal lunedì al venerdì, dalle 9.00 alle 13.00

CORPORENO (2) 

Situato sulla strada statale che va a Ferrara dista soltanto 2 km da Cento, Corporeno è un paese di oltre 2.000 abitanti e offre al turista la visita della Chiesa di San Giorgio, fondata nel sec. XIV e ristrutturata nel sec. XVIII al cui interno si trovano dipinti del giovane Guercino “Misteri del Rosario” ed una grande pala raffigurante “San Giorgio e il Drago” di Matteo Loves. 

Al lato opposto della strada si trova l'Oratorio del XVIII sec. 

Ogni anni a Corporeno nel mese di giugno si tiene la SAGRA DELLA PORCHETTA, il piatto pur essendo originario del Centro Italia, è stato inserito nel Medioevo nella tradizione gastronomica padana, dove il maiale domina incontrastato. 

RENAZZO (3) 

Dista da Cento soltanto 3 km, è la frazione più grande in quanto conta circa 6000 abitanti. 

Nel centro del paese sorge la Chiesa di San Sebastiano (inizialmente era dedicata a Sant'Antonio, poi a S. Giacomo), sorta nel sec. XV, ristrutturata tra il 1745 e il 1758 ad opera dell'architetto bolognese Carlo Francesco Dotti, conserva all'interno opere del Guercino, capolavori dell'epoca giovanile (“Il miracolo di San Carlo” - “La Madonna in trono e Santi” - “La Madonna in gloria con San Pancrazio e Santa monaca”) ed una tela di Benedetto Gennari nipote del Guercino (“San Sebastiano”). 

Madonna col Bambino in Trono e i Santi Francesco, Antonio Abate e Bovo (1616-17 circa) del Guercino. 

“Un miracolo di San Carlo Borromeo” (1613-1614) del Guercino. 

Al lato della Chiesa si trova una meridiana di recente realizzazione. 

A Renazzo ogni anno si tiene nella prima domenica che cade dopo il 15 luglio la FIERA DELLE PERE, di origini storiche rievoca la raccolta di una particolare tipologia di pere selvatiche della zona, la muscatela, una pera che maturava in brevissimo tempo e veniva consumata in un paio di giorni al massimo e tale raccolto coincideva con la ricorrenza della festa della Madonna del Carmine. 

A giugno invece si tiene la SAGRA DEL CASTRATO (carne fresca ottenuta da ovini maschi sottoposti al processo di castrazione ed aventi peso ed età idonei). Il castrato trova le proprie origini a Renazzo già nell'Ottocento quando le greggi durante la transumanza nelle zone montane tra Bologna e Modena, ritornavano a primavera in pianura per essere poi vendute al mercato di Cento. Le ricette a base di castrato vengono tramandate di generazione in generazione ormai da un paio di secoli (castrato in umido, alla griglia oppure come condimento per i garganelli). 

La SAGRA DELLA FRITTELLA si tiene invece a settembre, all'interno del Parco dei Gorghi (4) si festeggia con spettacoli, balli e musica assaggiando questo delizioso dolce fritto. 

BEVILACQUA (7) 

È una frazione divisa fra i due comuni: Cento (FE) e Crevalcore (BO). 

Al centro del paese si trova la Chiesa in stile neoclassico, eretta in onore a San Giacomo M. nel 1464 fu poi riedificata nel 1818.

Meta di pellegrinaggio e di devozione locale è invece la Madonnina della Valle, un oratorio situato nella campagna circostante a Bevilacqua, si festeggia la seconda domenica di Ottobre fin dal 1888. L'Oratorio è sorto nel 1902, ma il culto della Vergine risale al sec. XVIII quando la valle era coltivata a risaia. 

A Bevilacqua tutti gli anni a luglio si tiene la SAGRA DEL TORTELLONE, una rassegna gastronomica dedicata al tortellone che viene proposto con vari ripieni: dalla zucca alla ricotta, lo scquaquerone e parmigiano, conditi in vari modi. 

A settembre invece si tiene la SAGRA DEI PRIMI PIATTI, una vera e propria rassegna per chi ama le minestre e le pastasciutte (e non solo, in quanto nel menù si trovano anche secondi piatti e dessert della nostra tradizione).

XXII MORELLI (8) 

Posta tra Renazzo ed Alberone è al terzo posto per numero di abitanti nel comune. 

Il paese di irrilevante interesse turistico offre però nel mese di agosto un'interessante sagra dedicata al SALAME ALLA BRACE, un piatto tradizionale delle nostre campagne, in quanto durante l'investitura del maiale si usava cuocere un salame fresco, avvolto in carta di mais, sotto alle ceneri del fuoco. Il salame alla brace è citato per la prima volta in occasione di un sontuoso pranzo offerto dal duca Alessandro II a Pico della Mirandola, l'anno che correva era il 1688. 

Fine ottobre ed inizi novembre si tiene invece la SAGRA DELLA POLENTA.

ALBERONE (9)

È una frazione di Cento che conta un migliaio di abitanti posta sulla strada verso Finale Emilia. Nel centro del paese sorge una bella Chiesa del XVIII sec. dedicata a S. Maria del Salice. 

Ogni anno tra la fine di agosto e l'inizio di settembre si tiene ormai da tempo la SAGRA DEL COTECHINO*, uno dei prodotti gastronomici più famosi della zona. Nel 1999 si è raggiunto il guinnes dei primati per il “cotechino più grande del mondo” raggiungendo un esemplare lungo 137,5 metri e 485 kg di peso! 

* La storia del cotechino nasce a Mirandola (MO) nel 1515, dall'idea ingegnosa di un cuoco che durante un assedio, per non lasciare i maiali alle truppe nemiche, decise di insaccarne la carne tritata dentro ai budelli per poterla conservare. 

RENO CENTESE (11) 

Dista da Cento circa 13 km, è la frazione che si trova al confine con la provincia di Modena, conta un migliaio di abitanti, viene ricordata per aver dato i natali al S. Elia Facchini (1839-1900). Al centro del paese sorge la Chiesa di Sant'Anna del XIX sec. con la statua del Santo.

Il campanile si eleva isolato sul lato opposto della piazza. Dal 1988 a Reno Centese si tiene ogni anno tra la fine di giugno e gli inizi di luglio la famosa SAGRA DEL TORTELLINO (o come si dice da noi "TURTLEN"), un estimato appuntamento per gli amanti di questo piatto tipico. La sagra si è migliorata nel corso degli anni raggiungendo negli ultimi anni circa 7500 presenze.

CASUMARO (12) 

Un paese di oltre 2.000 abitanti, è posto sulla strada che porta verso Bondeno (FE), dista da Cento una quindicina di chilometri. Nel centro del paese si trova un Oratorio del XVIII sec. Al lato opposto delle strada si trova l'imponente Chiesa di San Lorenzo eretta nel XV sec e parzialmente rifatta nei sec. XVIII e XIX. 

La visita all'interno è sicuramente consigliata per ammirare il soffitto ligneo a lacunari ellittici dipinti di pregevole bellezza, l'opera è databile verso il 1650 da parte del capomastro modenese Domenico Maria Parenti. Oltre ad alcuni dipinti ad opera di Carlo Bononi (1569-1632) e della Bottega del Guercino. 

Il grande affresco della Volta del Presbiterio ad opera del grande pittore ferrarese Carlo Bononi.  Dietro all'altare maggiore si trova il dipinto “La Gloria del Martirio” dei Santi Lorenzo e Pancrazio ad opera di Carlo Bononi, datato 1608.

Il dipinto ad opera del nipote del Guercino, ovvero Benedetto Gennari – il giovane – (1633-1715) datato 1670 dedicato alla B.V. col Bambino e a Sant'Antonio da Padova.

Tutti gli anni nel periodo natalizio (viene aperto nella notte del 24 dicembre, dopo la S.Messa della mezzanotte) si tiene a lato della Chiesa un bellissimo “Presepe artistico”. Viene realizzato con circa 2 mesi lavoro su una superficie di circa 70 metri quadrati si sviluppa una vera e propria ambientazione della Natività con statue animate seguendo il ciclo del giorno.

A circa 300 metri dalla chiesa sulla strada principale si trovano i “tigli monumentali”, un paio di alberi di notevoli dimensioni. 

A Casumaro ogni anno tra la fine di luglio e gli inizi di agosto si tiene la SAGRA DELLA LUMACA, rassegna gastronomica iniziata nel 1974 che richiama sempre un notevole numero di assaggiatori di questo prelibatezza. Ricetta del territorio è il piatto “Lumache alla casumarese”. Questa specialità, che veniva cucinata in periodo natalizio, risale al tempo degli Estensi e la troviamo negli scritti del 1600. Dal 1999 a Casumaro è stato dato il titolo di “Città della Lumaca” conferitogli dall'Associazione Italiana Elicicoltori. 

BUONACOMPRA (13)

È la frazione meno popolata del comune, si trova sulla strada che da Cento va a Casumaro. Al termine del paese, verso Casumaro, si trova la Chiesa dedicata a San Martino di Tours, patrono di Buonacompra (11 novembre). Il campanile sorge staccato dalla Chiesa. 

Dal 1974 ogni anno a luglio si tiene a BUONACOMPRA la sagra della salama da sugo.

PILASTRELLO (14) 

È un gruzzolo di case che si trova tra il crocevia in direzione Casumaro, Reno Centese e Finale Emilia. Tutti gli anni nei giorni che coincidono con la festa della Beata Vergine Assunta (alla fine di agosto) si tiene la SAGRA DELL'ANITRA, ispirata a questo volatile caratteristico di queste zone acquitrinose e di canali, piatto forte nelle tavole dei contadini, già il Guercino dipinse nel 1615 un bellissimo episodio di caccia all'anatra (dipinto conservato nella Pinacoteca di Cento). Dal 1980 è diventato il protagonista della manifestazione.

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