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Una 2 ruote… custom!

caravan cesare ristrutturata def

Esiste il prodotto perfetto? Il marketing ci induce a pensare che sì, il tal prodotto è davvero quello che fa per noi, ma è vero?

Giugno 2025

di Cesare Tomasini

Ne abbiamo già parlato in passato ed evidenziammo che la cosa più importante prima dell’acquisto di una caravan, di un camper o di un carrello tenda è chiarirsi bene quello che sarà l’uso realistico del mezzo e avere ben definito le limitazioni oggettive che costituiscono gli argini entro i quali condurremo le nostre ricerche.

La scelta finale, per quanto felice, sarà però comunque un compromesso per la natura stessa delle cose: in effetti tutta la vita è una ricerca continua del miglior compromesso possibile e chi afferma di aver trovato la perfezione nella migliore delle ipotesi è una persona poco analitica.

Con il tempo e con l’esperienza in effetti diventa sempre più complicato trovare una tipologia di veicolo e un modello particolare che vada bene così com’è; tra l’altro le esigenze variano con il passare degli anni, quello che andava bene 30 anni fa adesso è inaccettabile e viceversa, perché magari non ci sono più i figli, oppure i movimenti sono meno fluidi, o si ha più flessibilità nell’uso del tempo e quindi possiamo viaggiare non necessariamente in alta stagione, e via di seguito.

Come vi ho già raccontato precedentemente qui (chi non muore si rivede), ho acquistato una caravan molto particolare: le motivazioni dell’acquisto le trovate nell’articolo che vi ho citato; sempre in quella sede vi anticipavo che avrei modificato pesantemente la caravan per ritagliarla sulle mie esigenze e quindi partiamo da qui.

L’analisi delle esigenze

La caravan verrà utilizzata principalmente per turismo itinerante basato su pernotti di qualche giorno in strutture; nonostante questo dovrà rimanere possibile anche trascorrere uno o due notti “in libera”. Inoltre, l’uso previsto sarà “tre stagioni”, ovvero durante tutto l’anno evitando però le situazioni legate alla neve o comunque a temperature inferiori agli 0°C.

La consapevolezza di potersi appoggiare a strutture nella maggior parte delle soste riduce di molto la necessità di un locale toilette: nello scafo della mia caravan è prevista a catalogo una variante con questo vano, ma è necessariamente troppo ingombrante rispetto allo spazio disponibile pur costringendo a contorsioni per un uso minimale.

La cucina dovrà poter essere utilizzata sia durante i pernottamenti sia nelle soste stradali; durante la buona stagione può avere senso cucinare all’aperto, ma dovrà essere possibile lavare le stoviglie senza appoggiarsi a strutture e senza “emettere deflussi propri”. Il frigorifero dovrà essere utilizzabile sempre, con un buon rendimento anche in piena estate.

Iniziamo ad avere una certa età, quindi apprezziamo il letto fisso o comunque costituito da un materasso e non da un puzzle di cuscini; per lo stesso motivo fa comodo avere un salottino per pranzare quando fuori urla il vento e imperversa la bufera! Inoltre in caso di meteo rigido ci piacerebbe non morire di freddo, quindi vogliamo avere la possibilità di scaldare l’abitacolo, anche in assenza di connessione elettrica.

Infine, viaggiando non solo in Italia vorremmo evitare di avere lo stress delle bombole di gas, diverse da stato a stato; d’altro canto abbiamo l’obbligo di tenere i pesi al minor livello possibile quindi le soluzioni full-electric con pacchi di batterie da centrale atomica non fanno per noi (e neppure per l’ambiente, alla fin fine).

Tutte le esigenze legate alla motrice e alla volontà di viaggiare leggeri ed agili sono state dichiarate nell’articolo precedente ed hanno portato alla scelta della nostra caravan, quindi non starò a ripeterle in questa sede.

Le soluzioni adottate

Le modifiche sono state raggruppate in diversi blocchi da costruire nel corso della stagione invernale: questo permette di lavorare con calma tra serate libere e sabati uggiosi, testando poi in primavera la validità delle modifiche apportate. Al momento è stata terminata la fase 1, testata già in un paio di uscite brevi.

Iniziamo dalla toilette: come detto non abbiamo un vano dedicato, usiamo un porta-potti (soluzione che avevo adottato anche in camper al posto della toilette fissa). Attualmente, durante gli spostamenti il wc viene stoccato nel baule dell’auto, il che non è una soluzione ottimale: sto ancora studiando la possibilità di piazzarlo essere sotto al sedile della dinette anteriore o tra i due sedili. In caso di emergenza “on the road” (e sottolineo EMERGENZA) potremo utilizzare la toilette semplicemente posizionandola nella dinette anteriore, mentre in struttura mettiamo una tenda doccia con il porta-potti a fianco della caravan

250405i Anfo

un lavabo maggiorato, preso dal catalogo Ikea.

Con il lavabo passiamo alla cucina; qui ho pensato di sostituire il piano cottura originale, che richiede l’uso di una bombola, con la stessa soluzione utilizzata per anni con il carrello, ovvero un fornello mobile a cartuccia integrata: avere solo un fuoco per noi non è un problema, inoltre abbiamo sempre anche un fornello tipo trekking per le emergenze. Con questa soluzione possiamo usare lo stesso fornello sia internamente che esternamente; inoltre, le cartucce (tipo Campingaz CP250 per intenderci) sono sufficientemente diffuse ovunque in Europa.

250405f Anfo

 

Nella cucina il frigorifero trivalente ad assorbimento è stato sostituito da uno a compressore di litraggio analogo: questo ci ha anche consentito di ridurre le dimensioni dell’unità, potendo ricavare lo spazio per un cassetto e per la scorta idrica di 10 litri teorici.

La tanica è installata in modo fisso, collegata ad una presa esterna (l’ex-camino del frigo) che consente di ripristinare la scorta partendo da una tanica esterna o anche da un semplice secchio

250315d carico acqua

carico acqua. L’impianto idrico è elementare: per il pompaggio dell’acqua ho optato per le pompe ad immersione, economiche e che non richiedono tubi e connessioni resistenti alla pressione; usiamo un normale rubinetto da casa al posto di quelli dedicati alle caravan, quindi rinunciamo all’interruttore integrato nel comando, soluzione che in passato ci ha procurato solo rogne. La pompa verrà alimentata tramite un pulsante a pedale, un sistema che ci piacque molto nella nostra prima caravan.

Lo scarico attualmente è diretto al suolo, ma sto studiando l’evoluzione che consenta di ottemperare al vincolo dello scarico senza “emettere deflussi propri”: una volta definita, questa modifica verrà implementata nel corso dell’inverno.

Per chiudere l’argomento “cucina”, uno dei contenitori sotto il letto è dedicato allo stoccaggio del cibo non deperibile: come per il fornello, questo consente di portare tutto il materiale in veranda nel caso di soste lunghe.

Per alimentare tutte le utenze elettriche abbiamo scelto una batteria al litio da 100 Ah

250110a Batteria

Batteria, stando ai nostri calcoli dovrebbe assicurarci un’autonomia sufficiente nei termini esposti precedentemente. Per contenere i costi, i pesi e la complessità generale, al momento non abbiamo considerato di montare un pannello fotovoltaico perché quando la caravan è rimessata il pannello non funzionerebbe, quando viaggiamo di solito cerco di stare all’ombra quindi … va bene così, poi se ne sentiremo la necessità potremo sempre implementare la modifica.

Il riscaldamento è tutt’ora argomento di riflessione. La prima idea era di affidarsi ad un riscaldatore a gasolio di costruzione cinese, uno dei cosiddetti “cinebasto”, installato nel vano bombole anteriore: la scelta era stata dettata dalla reperibilità universale del gasolio, evitando così la bombola, e al tempo stesso considerando l’estrema economicità del dispositivo; noi eravamo rimasti molto soddisfatti dal Propex montato sul camper, ma funziona a gas e ha un costo sette volte superiore al cinebasto. Nonostante abbia già acquistato il dispositivo, sto chiedendomi se la potenza non sia troppo esuberante (8 kw), inoltre vorrei essere sicuro al 100% che il calore sviluppato non crei problemi con la vetroresina del vano bombole anteriore.

Abbiamo comunque installato un sensore di sicurezza contro la presenza di monossido di carbonio, strumento che non manca mai nelle mie installazioni.

250308a strumenti

 

Per il letto, ho asportato la dinette posteriore e l’ho sostituita con un telaio molto leggero in compensato ed abete: nella parte inferiore sarà possibile stivare oggetti sfruttando sette contenitori trasparenti in plastica. Il piano per dormire è composto da due materassi singoli in gommapiuma, eseguiti su misura; tra materasso e piano in compensato ho inserito un pannello da 2 cm in EPS (polistirene espanso) per migliorare la planarità senza aumentare il peso in modo significativo.

250405h Anfo

Per quanto riguarda le finestre apribili anteriore e posteriore abbiamo installato delle unità oscuranti / zanzariere a rullo, mentre per le finestre fisse abbaiamo provveduto a costruire due oscuranti trapuntati a misura come quelli che utilizzavamo in camper, fissati con velcro. Non appena troveremo il prodotto giusto, installeremo una zanzariera sulla porta per isolare l’interno dagli insetti volanti.

Per la veranda utilizziamo il telino originale che abbiamo trovato nella caravan: questo viene usato da solo nel caso di sosta breve, oppure fa da raccordo tra la canalina della roulotte e la tenda Quechua Arpenaz Base della Decathlon che abbiamo da tempo e funge tranquillamente da veranda nelle soste di più giorni.

250425a SG

 

Ovviamente in futuro nulla vieterà di utilizzare altri tipi di veranda, incluso quelle per van: noi abbiamo già una veranda van della Obelink, usata più volte sia con il carrello tenda che con la vecchia Trigano Rubis.

Conclusioni

Come avete capito se siete arrivati a leggere fino a qui, le modifiche non sono giusto un paio di cosette ma si tratta di una vera e propria rivoluzione: il lavoro non è ancora terminato, intanto per questa stagione siamo operativi, il che ci permette anche di focalizzarci meglio sulla prossima campagna invernale di lavori.

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