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In vacanza con lo Zio Zeb! 

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Chi è della mia generazione non può dimenticare uno dei protagonisti della serie “Alla conquista del West”, a cui chiedo di fare il testimonial a questo rapido tour nel mondo dei mezzi per il plein air d’oltreoceano.

di Cesare Tomasini

Premetto che cercherò di essere il più possibile completo ma, parlando di una nazione da 328 milioni di abitanti, ovviamente rimarranno fuori quelle cose un po’ particolari che non hanno grande diffusione; l’idea infatti è quella di fare un panorama su tutte le categorie, cercando di confrontarle con gli omologhi europei ma senza cadere un una sorta di enciclopedia. In questo ci aiuta molto la fissazione anglosassone per la classificazione: infatti, diversamente da quel che succede da noi, qui esiste una nomenclatura precisa utilizzata con puntiglio.
Partiamo con la nostra panoramica iniziando dai motorizzati per poi analizzare i rimorchi.



Class-A

Stiamo parlando di quelli che da noi si chiamano “Motorhome” e che qui spesso includono elettrodomestici tipicamente residenziali come lavatrice, asciugatrice, forno microonde, frigorifero giant-size, televisori e impianti hi-fi così come toilette “casalinghe” e mobili da appartamento. Per contenere tutto questo in soli 30 o 40 piedi (9 / 12 metri) i mezzi hanno sezioni estensibili dette “slide-out”, peraltro molto diffuse in USA anche su altre tipologie.
Va da sé che sono i mezzi tra i più costosi e spesso sono scelti da coloro che hanno deciso di vivere on the road, abbandonando completamente l’abitazione fissa, infatti volendo trovare qualcosa di simile in Europa è necessario pensare alle abitazioni di alcuni circensi o giostrai.
Questi mezzi si suddividono poi in due sottoclassi: Class-A Diesel e Class-A Gas (benzina). Giuro, non scherzo.
I Class-A diesel sono generalmente costruiti su telai appositi, nei quali il motore è al posteriore: se vogliamo è un po’ la struttura delle nostre corriere. Sono apprezzati per il tiro che questi grossi propulsori hanno e per la silenziosità data dalla dislocazione lontana dalla cabina.
I Class-A Gas hanno una struttura molto più simile ai nostri motorhome, quindi motore anteriore, ma offrono un po’ meno coppia dei fratelloni diesel anche se sono un po’ meno costosi. Lo dico qui e non lo ripeterò più: ovviamente TUTTI hanno il cambio automatico.

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Class-C 

Questi mezzi sono la versione USA dei nostri “Motorcaravan” o “Mansardati”: per questo motivo li tratto subito dopo i Class-A. Anche in questo caso sono disponibili motorizzazioni diesel o benzina e, analogamente a quelli europei, la cabina rimane quella del veicolo originale: vengono definiti “maneggevoli”, il che ha senso in confronto ai bisonti della strada che abbiamo visto prima, anche se le dimensioni rimangono generose per la scala europea. Quello che colpisce è la presenza frequente degli slide-out, la larghezza consistente rispetto alla cabina e lo sbalzo, che a volte è davvero esagerato e può superare il passo tra le ruote. Sono molto amati da chi non vuole rinunciare alle comodità pur desiderando accedere a luoghi nella natura dove i Class-A non possono arrivare.

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Class-B 

Detti anche “B-Van” o “Camper Van” sono i “Camper puri” o “Furgonati”; abbiamo ovviamente la scelta tra diesel e benzina, che appare la motorizzazione preferita per questi mezzi, con cilindrate che per noi sono assolutamente fuori standard. Le lunghezze si attestano sui 20 / 25 piedi (6 / 7,5 metri) mentre le soluzioni all’interno per forza di cose sono molto simili a quelle che vediamo noi a casa nostra. Viste le abbondanti dimensioni del parco circolante negli USA, un furgone come quelli di base per i Class-B sicuramente non svetta nel traffico come accade da noi, consentendo un uso perfettamente analogo a quello di qualsiasi automobile.
Ultimamente vanno di moda un paio di varianti di categoria, entrambi prevalentemente autocostruiti: i mezzi “stealth” e l’allestimento delle furgonette. Queste ultime sono di fatto modelli molto simili a quelli di casa nostra, dove il privato si sbizzarrisce potendo fare un po’ quello che vuole; i mezzi “stealth” invece sono, come ricorda il nome preso dai mezzi militari anti radar, concepiti per non essere identificati come camper: questo ci dice qualcosa sulla sicurezza in sosta libera negli Stati Uniti.

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Pick-up camper – Roof tent

Non potevano mancare le “Cellule scarrabili”, tipicamente originarie del Nord America: forse questa è la tipologia con più affinità rispetto a quanto si vede da noi, quindi non c’è molto da dire, così come per le tende da tetto, dove peraltro sono molto apprezzate le produzioni europee ed italiana in particolare.

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Ultimamente è uscita una soluzione interessante, che potrebbe essere adottata anche da noi per chi utilizza un pick up per esplorare zone poco urbanizzate: si tratta di tende sagomate per poter trasformare il cassone del mezzo in una sorta di rifugio per il pernotto.

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Fifth Wheel Camper

Passiamo ai “towable”, ovvero ai rimorchi, ed iniziamo con qualcosa che da noi semplicemente non esiste: il “Fifth Wheel” che letteralmente significa “quinta ruota”. Si tratta di una caravan mansardata dotata di aggancio che, invece d’essere sul timone, è affidato ad una ralla montata nel cassone di un pick up, analogamente a quanto accade in scala maggiore per gli autoarticolati (o bilici, o TIR). La mansarda anteriore, differentemente da quella dei Motorcaravan europei, è molto spaziosa anche in altezza, permettendo a volte di ospitare un soggiorno invece che un semplice letto. Il recuperare tutto lo spazio normalmente utilizzato per il timone, unito ai vari slide-out, fa sì che i Fifth Wheel siano tra i mezzi più spaziosi a disposizione degli statunitensi e sicuramente uno dei più apprezzati; tra l’altro la particolare geometria del traino lo rende adatto anche al traino a suo volta di un altro rimorchio, per esempio un carrello con barca: è comune infatti vedere sulle strade treni composti da auto, caravan e rimorchio supplementare (è capitato anche a me di vederne … e andava anche molto forte!!).

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Travel trailer

Si tratta delle nostre “Caravan” o “Roulotte” e forse sono il mezzo con apparentemente meno differenze rispetto agli omologhi europei. Il peso è sempre importante, si parla da circa 4000 a 10000 libbre (1800 – 4500 kg!) e anche qui spesso si hanno gli slide-out, che forse in effetti hanno più senso in una caravan che non in un camper. Quando dico “apparentemente” intendo che andando nei dettagli le differenze sono davvero tante, le vedremo più avanti perché sono cose in comune anche con le altre tipologie; di sicuro la cosa più sconvolgente per un italiano è la possibilità della caravan di trainare a sua volta un rimorchio, come abbiamo visto già per i Fifth Wheel.

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Teardrop Camper / Tiny Trailer

Quando le dimensioni delle caravan si riducono a qualcosa di gestibile, si parla di “Tiny Trailers”, letteralmente “rimorchi minuscoli”: in effetti a volte si tratta di mezzi davvero piccoli, ma altre volte di caravan semplicemente … normali. Altro discorso per le “Teardrop Camper” che anche da noi si chiamano “Teardrop” (lacrima), senonché la T@b negli States entra in questa categoria mentre in Europa la riserviamo ai piccolissimi abitacoli a goccia che offrono solo un matrimoniale all’interno. Diciamo che la differenza sostanziale tra le due sponde dell’oceano è che da noi questa tipologia di rimorchio si abbina spesso ad un fuoristrada per un uso offroad, mentre in nordamerica l’interpretazione è più spesso in chiave “vintage”, con tessuti e rifiniture in stile “nostalgia”, che trova riscontro anche in manifestazioni dedicate che sono dette, appunto, “Tearstock”.

  Teardrop_01.jpg Teardrop_02.jpg Tearstock.jpg

 

Pop-Up Camper

Difficile da tradurre letteralmente in un italiano corretto (magari pensate al Pop-Corn ...), però questi rimorchi non sono altro che un mix tra Caravan pieghevoli rigide e Carrelli tenda: questi ultimi però non nella nostra accezione, perché si tratta praticamente di basi caravan rigide, con tetto sollevabile rigido ma pareti in tela e camere in tela estraibili alle estremità. Capito niente? Normale, guardate le foto e vedrete che è semplicissimo. Molto diffusi per la loro – relativa – leggerezza e per la perfetta adattabilità alle famiglie (negli USA fanno ancora figli …) erano stra-diffusi nei campeggi di qualche tempo fa; adesso la diffusione si è ridotta ma rimangono un mezzo fondamentale per il plein air americano. È utile puntualizzare che i tempi di approntamento di un pop-up camper e il livello di completezza che offrono è molto superiore agli omologhi carrelli tenda europei: se volete vedere qualche esempio, anche se britannico, potete dare un’occhiata al mio reportage dall’MCS di Birmingham che trovate su Youtube.

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Toy Hauler

La traduzione letterale direbbe “Camion per giocattoli”: con un tocco di humor più inglese che americano, qui i giocattoli sono quelli per i bimbi cresciuti: biciclette, motociclette, quad, canoe, barche, surf, auto sportive, motoslitte … in poche parole le attrezzature sportive – o ricreazionali – che uno vuole portare con sé per rendere il proprio tempo libero ancora più piacevole. Non parliamo esclusivamente di rimorchi o di motorizzati, i Toy Hauler possono essere qualsiasi cosa trasporti le attrezzature per il nostro tempo libero. In questa, che più che una sottocategoria é un sottoinsieme dei veicoli presentati precedentemente, stanno quindi veri e propri camper con garage posteriore (garage vero, non quello dei nostri camperoni …), rimorchi con possibilità di caricare attrezzature (se vogliamo un esempio parallelo: la Knaus Deseo attuale), rimorchi veri e propri tipo quelli per trasporto barche. Detto questo, i Toy Hauler più diffusi sono dei Fifth Wheeler, visto che combinano al meglio abitabilità e capacità di carico.
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Differenze 

Bene o male, generalizzando al massimo, abbiamo visto le categorie che descrivono il mondo dei RV (Recreational Vehicle): vorrei concludere con alcune differenze tra dettagli dei due mondi che si affacciano sull’Atlantico.

La finitura interna e la qualità della costruzione è generalmente molto più bassa in America: il mobilio, così come l’estetica esterna, è meno di design rispetto alla produzione europea, e anche la qualità dei materiali è più bassa o, quando buona, più “concreta” ovvero con utilizzo di materiali meno ricercati anche a discapito di una certa pesantezza del mezzo. Se si ha presente la mitica Airstream si tende a pensare ad un livello qualitativo alto, però bisogna considerare che quello è il top della produzione e nonostante questo l’isolamento delle pareti è fatto con materiali abbastanza poco “moderni”; ultimamente però si nota un certo tentativo di rincorrere l’innovazione tecnologica in atto da noi.
Gli accessori e le dotazioni sono a volte molto diversi: la stufa è raramente un modello europeo

  Stufa catalitica.jpg Stufa.jpg

Il “nostro” tendalino è utilizzato ma è diffusissima una versione locale che francamente è molto più pratica che bella

  Tendalino aperto.jpg Tendalino chiuso.jpg

 il boiler è completamente diverso e quasi sempre accessibile dall’esterno

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I mezzi sono dotati quasi sempre di aria condizionata e l’energia – quando non allacciati alla rete – viene più spesso da generatori a benzina che da pannelli solari. In Europa ormai non c’è mezzo che non abbia finestre a “doppi vetri” ma negli USA sono ancora comuni le finestre ad una sola parete e con infissi in alluminio anodizzato di tipo casalingo

  Finestra.jpg finestra 1.jpg

Se andiamo alla toilette, sono ancora diffusissimi anche sulle caravan i WC nautici con serbatoio acque nere, che da noi ormai non si trovano neppure sui motorizzati.

  WC nautico.jpg

Se ci concentriamo sulle caravan, vediamo ancora un ampio uso delle lamiere in alluminio che a noi fanno tanto “anni ‘70”, notiamo che l’asse (o gli assi) delle ruote sono tendenzialmente decentrati sul posteriore, invece che a metà del mezzo: questo a noi fa strano, però ha senso perché aiuta la stabilità in marcia e le manovre in retromarcia a scapito però della svolta in curve strette, probabilmente poco frequenti negli States. Sempre fermandoci alla telaistica, non ci sono i telai zincati standardizzati ma le case li costruiscono in proprio e li verniciano in nero

  Telaio.jpg

poi i piedi stabilizzatori che spesso sono concettualmente diversi dai nostri a vite senza fine

  Stabilizzatori.jpg

Nella zona di aggancio vediamo le ruotine pivottanti che invece di sollevarsi verticalmente vengono ruotate, così come sono completamente diverse le testine di aggancio (e personalmente non ho trovato sistemi antisbandamento).

  Testa aggancio.jpg

Ultima nota di folklore: le bombole del gas sono simpaticamente alloggiate esternamente sul timone, con nessun tipo di gavone o carenatura.

  Bombole 1.jpg Bombole 2.jpg


Spero che questa carrellata vi abbia incuriosito: vi invito come al solito ad approfondire, il mondo di internet offre tantissime possibilità in tal senso.
Visto che siamo a fine luglio, seppure in un anno del tutto singolare, auguro a tutti buone, spensierate e riposanti ferie! L’autunno sarà molto caldo per tutti, facciamo il pieno di energia!

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